Certe storie non si scrivono con l’inchiostro, ma con il sudore, la passione e la determinazione. La salvezza del Castrovillari in Eccellenza nel campionato 2024/2025 è una di quelle storie che meritano di essere raccontate con il cuore in mano e la voce rotta dall’emozione. Una di quelle imprese che resteranno indelebili nel cuore dei tifosi e degli appassionati di un calcio che, specialmente nelle categorie minori, sa ancora regalare certe emozioni.
Una stagione da incubo
Il cammino dei rossoneri è stato tutto fuorché lineare, eppure hanno conquistato la salvezza del Castrovillari in Eccellenza. Quattro presidenti si sono alternati alla guida del club, tre allenatori hanno provato a dare un’identità a una squadra in crisi, e il mercato di dicembre ha rivoluzionato completamente la rosa. A tutto questo si è aggiunta una penalizzazione di 9 punti, di cui 8 da scontare nella prossima stagione2. Un fardello pesante, che avrebbe potuto affondare chiunque. Ma non il Castrovillari.
Il miracolo di Ardore
Il 25 maggio 2025, allo stadio di Contrada Vescovado, si è giocato il play-out decisivo contro l’Ardore e il Castrovillari si è giocato fuori casa la salvezza in Eccellenza. I padroni di casa avevano due risultati su tre a disposizione. Il Castrovillari, invece, aveva un solo obiettivo: vincere. E lo ha fatto, con il cuore oltre l’ostacolo e conquistando la salvezza per rimanere in Eccellenza.
Sotto di un gol dopo mezz’ora, i ragazzi di mister Eugenio Micieli non si sono arresi. Falzone ha pareggiato prima dell’intervallo, poi nei supplementari Montano ha segnato un eurogol da 35 metri e Habachi ha chiuso i conti su rigore. Il triplice fischio ha sancito una salvezza che sa di leggenda.
Il condottiero Micieli
Il tecnico Eugenio Micieli è stato l’anima di questa rinascita e della salvezza del Castrovillari in Eccellenza. Tornato a Castrovillari per amore della maglia, ha saputo trasmettere ai suoi ragazzi non solo schemi e tattiche, ma soprattutto valori. “Ho cercato di insegnare loro prima l’essere uomini, poi l’essere calciatori”, ha dichiarato a fine gara. E ci è riuscito. La passione condivisa ha alimentato la determinazione di ogni singolo atleta, trasformando ogni partita in una battaglia epica per la salvezza. I protagonisti dell’impresa hanno usato il cuore e la testa e si sono scontrati in duelli emozionanti.
Il valore della comunità
Dietro questa impresa di conquista della salvezza del Castrovillari in Eccellenza c’è anche una città intera. I tifosi rossoneri non hanno mai smesso di credere, seguendo la squadra ovunque, anche nei momenti più bui. La salvezza è anche loro, di chi ha cantato sugli spalti, di chi ha pianto di gioia ad Ardore, di chi ha difeso questi colori con orgoglio.
La penalizzazione
Il Castrovillari ha vinto una battaglia, ma la guerra per la stabilità societaria è ancora lunga. Gli 8 punti di penalizzazione per la prossima stagione sono una montagna da scalare, ma non è detto che non si possa sperare in un futuro ancora più brillante. Serviranno programmazione, investimenti e, soprattutto, la stessa passione che ha permesso di compiere questo miracolo sportivo.
Un futuro ancora da scrivere
La salvezza del Castrovillari in Eccellenza è una lezione di sport e di vita. È la dimostrazione che, anche quando tutto sembra perduto, il coraggio e la determinazione possono ribaltare ogni pronostico. Ciò che ha fatto davvero la differenza è stata l’unità di squadra: i giocatori hanno dimostrato un forte senso di appartenenza, sostenendosi a vicenda e credendo fino in fondo nelle proprie possibilità. È una storia che merita di essere ricordata, raccontata e celebrata. Perché il calcio, quello vero, vive di emozioni come queste. E il Castrovillari, oggi, è il simbolo di un calcio che non si arrende mai.