Il calcio femminile sta per tornare protagonista, manca poco infatti al fischio d’inizio degli Europei femminili 2025, che si disputeranno proprio in Svizzera, la cui Nazionale è finita in questi giorni nell’occhio del ciclone. Le elvetiche sono state sconfitte per 7-1 in un’amichevole a porte chiuse contro la squadra Under 15 maschile del Lucerna.
Doveva restare un segreto
Parte del mondo del calcio femminile è rimasto scosso da un risultato che doveva restare quanto più possibile segreto, ma che è diventato virale dopo che uno dei giovani calciatori ha pubblicato foto e punteggio sui social. L’amichevole si è disputata a Nottwil, sulle rive del lago di Sempach, in un contesto blindato: niente stampa, niente pubblico, solo un test fisico e tattico per prepararsi all’Europeo. Ma il silenzio è durato poco. Le immagini postate da un ragazzo del Lucerna hanno fatto il giro del web, scatenando polemiche e ironie.
Competizione
La ASF (Associazione Svizzera di Calcio) ha cercato di minimizzare: “Nel calcio femminile non è raro affrontare squadre giovanili maschili. L’obiettivo è introdurre un certo livello di competizione. In questa fase della preparazione, l’enfasi è sul lavoro fisico. Questa partita non doveva essere pubblicizzata perché si trattava di un test interno, utile a valutare la condizione fisica e la reattività delle ragazze. Non era in discussione il risultato, ma il carico di lavoro. Purtroppo, la fuga di notizie ha distorto il senso dell’allenamento, trasformandolo in un caso mediatico che non giova a nessuno, tantomeno alle calciatrici che stanno lavorando con serietà e impegno in vista dell’Europeo”.
La Difesa di Ramona Bachmann
A rompere il silenzio è stata Ramona Bachmann, attaccante simbolo della Nazionale e del calcio femminile svizzero: “Sì, abbiamo perso 7-1. Ma si chiama genetica. I ragazzi sviluppano più massa muscolare, velocità e forza grazie al testosterone. È una questione biologica, non di abilità”. Una dichiarazione che ha diviso l’opinione pubblica: da un lato chi apprezza la trasparenza, dall’altro chi teme che il confronto con squadre maschili possa danneggiare l’immagine del calcio femminile.
Pia Sundhage e il silenzio della panchina
La CT Pia Sundhage, ex leggenda del calcio svedese, ha scelto la via del silenzio. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma il suo lavoro con la nazionale di calcio femminile continua: la Svizzera affronterà Norvegia, Islanda e Finlandia nel girone A dell’Europeo. Una sfida difficile, resa ancora più delicata da questo scivolone mediatico.
Il contesto: non è un caso isolato
Non è la prima volta che una Nazionale di calcio femminile perde contro una squadra giovanile maschile. È successo anche agli USA contro il Dallas U15 (5-2), all’Australia contro il Newcastle Jets U15 (7-0) e al Brasile contro il Gremio U16 (6-0). Questi test servono a simulare ritmi e intensità simili a quelli internazionali, ma il rischio di figuracce è sempre dietro l’angolo.
Il danno d’immagine
Il vero problema non è il risultato, ma la gestione della comunicazione. Cercare di nascondere la sconfitta ha generato così un effetto boomerang e ha coinvolto sia appassionati che detrattori del calcio femminile. La trasparenza avrebbe forse evitato il clamore. In questo momento la squadra deve ricompattarsi e concentrarsi sull’obiettivo: onorare l’Europeo in casa.
Obiettivi e riscatto
La squadra svizzera può e deve essere protagonista dell’Europeo di casa, sia per una questione di orgoglio, che per i mezzi di cui assolutamente dispone. Il calcio femminile è sempre bersagliato, con una certa maestria, bisognerà dimostrare invece che il professionismo femminile, in questo sport terra di maschi, non toglie niente a nessuno, anzi, arricchisce un universo bellissimo che non deve conoscere differenze, né di genere, né di stazza fisica.
Protagoniste
“Non potrei essere più felice di rappresentare il mio Paese agli Europei. Sono così grata per quest’opportunità. Rendiamo la Svizzera orgogliosa e mostriamo quanto sta crescendo il calcio femminile. Siamo la Svizzera” ha dichiarato Alicia Lehmann, una delle calciatrici più seguite al mondo, che nonostante le polemiche legate all’amichevole, ha scelto di concentrarsi sul messaggio positivo e sull’importanza di rappresentare il proprio Paese in un evento storico. E la svolta in positivo c’è già stata perché le elvetiche hanno battuto la Repubblica Ceca in amichevole per 4-1. La bruciante sconfitta con gli Under sarà il detonatore di un Europeo pazzesco? Vedremo.