La Nuova Sondrio in Serie D rappresenta un’intera provincia, un punto di riferimento per la Valtellina e per chi crede nel calcio come espressione di identità e passione. Con ben 22 partecipazioni al campionato di Serie D, il club biancazzurro ha scritto pagine importanti nella storia del calcio interregionale, mantenendo viva una tradizione che affonda le radici nel 1932, anno della fondazione della Sondrio Sportiva.
Nel corso dei decenni, la società ha attraversato momenti di gloria e difficoltà, ma ha sempre saputo rialzarsi. Dopo la rifondazione del 2021, il progetto è ripartito con entusiasmo, puntando su una struttura solida e su un forte legame con il territorio. Oggi, la Nuova Sondrio in Serie D affronta una stagione complicata nel Girone B di Serie D, ma lo fa con la dignità e la determinazione che da sempre la contraddistinguono.
Nuova Sondrio in Serie D: campionato in salita
La stagione della Nuova Sondrio in Serie D 2025/2026 si sta rivelando particolarmente ostica per la formazione allenata da Marco Amelia, ex portiere campione del mondo. Dopo dieci giornate, la squadra è ancora alla ricerca della prima vittoria, e l’ultima trasferta sul campo della CasateseMerate ha confermato le difficoltà del momento. Il risultato finale, un 4-2 per i padroni di casa, ha lasciato l’amaro in bocca, ma anche qualche segnale positivo.
La partita, giocata sotto una pioggia battente e su un terreno pesante, ha visto il Sondrio combattere con generosità. I tifosi del Grupp Sasèla e dei Boys Sondrio, presenti nonostante le condizioni atmosferiche, hanno incitato la squadra per tutta la durata dell’incontro, dimostrando ancora una volta quanto sia profondo il legame tra la città e il suo club.
Nuova Sondrio in Serie D: cronaca di una sfida combattuta
Il match si è aperto con grande intensità. Dopo alcune occasioni da entrambe le parti, è stato Ndao a sbloccare il risultato al 10’ con una conclusione potente da fuori area. Sei minuti più tardi, Avinci ha raddoppiato in una situazione di fuorigioco non segnalata, portando la CasateseMerate sul 2-0. Il Sondrio ha reagito con orgoglio, trovando il gol del 2-1 su rigore con Marras allo scadere del primo tempo.
Nella ripresa, l’espulsione di Kayro ha complicato i piani dei valtellinesi, costretti a giocare in inferiorità numerica. Nonostante ciò, la squadra ha continuato a lottare, accorciando le distanze all’81’ con Longo, servito da un assist preciso di Tomaselli. Ma un altro episodio controverso, con un fallo non fischiato su Marras e il secondo giallo a Marie Sainte, ha lasciato il Sondrio in nove. Il definitivo 4-2 è arrivato nel finale con un colpo di testa di Pozzoli su calcio d’angolo.
La gara si è chiusa con l’espulsione di Carannante per un intervento su Zaccone, a coronamento di una sfida nervosa e ricca di colpi di scena. Nonostante la sconfitta, la Nuova Sondrio ha mostrato carattere, confermando quanto visto nella precedente sfida casalinga contro il Chievo.
Prossima tappa, Milan Futuro
Ora l’attenzione si sposta sulla prossima sfida alla Castellina, dove i biancazzurri ospiteranno il Milan Futuro, formazione allenata da Massimo Oddo. Un appuntamento prestigioso, che rappresenta un’opportunità per misurarsi con una delle realtà più interessanti del panorama dilettantistico. Per il Sondrio, sarà l’occasione per cercare riscatto e per continuare a costruire, passo dopo passo, un percorso di crescita.
La società, guidata dal presidente Michele Rigamonti, continua a lavorare con serietà e passione, investendo nel settore giovanile e nel rafforzamento della struttura tecnica. Il progetto della Nuova Sondrio in Serie D è ambizioso, ma fondato su valori autentici e su una visione a lungo termine.
Una storia che merita rispetto
La Nuova Sondrio in Serie D non è solo una squadra in difficoltà. È una realtà che ha saputo resistere alle intemperie del tempo, che ha affrontato crisi e rinascite, e che oggi continua a rappresentare con orgoglio la propria comunità. Le 22 partecipazioni della Nuova Sondrio in Serie D sono il segno di una continuità rara, di una passione che non si spegne.
Il futuro è ancora tutto da scrivere, ma la base è solida. Con il sostegno dei tifosi, la competenza dello staff tecnico e la determinazione dei giocatori, il Sondrio può guardare avanti con fiducia. Il cammino è lungo, ma ogni passo è un tributo alla storia e all’identità di un club che non ha mai smesso di credere.
