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sabato 6 Dicembre 2025
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La nazionale femminile italiana del futsal scrive la storia

La nazionale femminile italiana del futsal è pronta a vivere un momento destinato a entrare nella storia dello sport azzurro. Fra pochi giorni, infatti, le Azzurre scenderanno in campo per la prima volta nella Coppa del Mondo FIFA di Futsal Femminile, inaugurando un’avventura che rappresenta molto più di una semplice competizione: è un riconoscimento del lungo percorso di crescita e passione che il futsal femminile ha costruito nel tempo.

Dal 3 novembre, la squadra guidata da Francesca Salvatore è in ritiro al Centro di Preparazione Olimpica di Roma, dove resterà fino al 12, prima di volare nelle Filippine. Qui si giocherà il primo Mondiale della storia, un traguardo che le ragazze azzurre si sono conquistate passo dopo passo, con sacrificio, determinazione e un sogno comune: portare in alto i colori dell’Italia.

Il valore storico del primo Mondiale di futsal femminile

Il torneo, organizzato dalla FIFA e ospitato dalle Filippine dal 21 novembre al 7 dicembre 2025, segna la nascita ufficiale di una competizione mondiale dedicata al futsal femminile. Per la nazionale femminile italiana del futsal, questo appuntamento è una pietra miliare. Mai prima d’ora la squadra azzurra aveva avuto l’opportunità di competere su un palcoscenico globale così importante.

L’esordio sarà contro Panama, domenica 23 novembre alle 10 italiane, seguito dalle sfide con Brasile e Iran. Le prime due squadre del girone avanzeranno ai quarti di finale, e l’obiettivo è chiaro: giocarsela fino in fondo, con coraggio e orgoglio. “Poter giocare la prima Coppa del Mondo della storia è un qualcosa di talmente grande che nessuno può avere idea di cosa ci aspetterà”, ha raccontato la Ct Francesca Salvatore dal raduno di Roma.

Roma, cuore del sogno azzurro

Nel ritiro romano si respira un’atmosfera intensa, fatta di emozioni e concentrazione. La nazionale femminile italiana del futsal lavora ogni giorno su tecnica, tattica, condizione fisica e coesione di gruppo. Non è solo allenamento: è costruzione di un’identità collettiva, di una squadra che deve imparare a pensare e muoversi come un organismo unico. “In questo raduno dobbiamo sintetizzare le emozioni e lavorare in sintonia – spiega la Ct – concentrate sull’obiettivo sapendo di dover dare il 100%”. Ogni sessione, ogni gesto, ogni parola serve a consolidare una convinzione: quella di poter essere protagoniste.

Il clima è carico ma sereno. Le giocatrici alternano momenti di lavoro intenso a riflessioni sul significato di questo traguardo. “Non dobbiamo dimenticarci che ci siamo regalate un grande privilegio”, ricorda la Salvatore. E in queste parole c’è tutta la consapevolezza di una missione che va oltre il campo.

Il calendario e gli avversari

La nazionale femminile italiana del futsal debutterà nel gruppo D contro Panama, poi affronterà Brasile e Iran, due potenze del movimento internazionale. Ogni partita sarà una prova di carattere e lucidità. Il torneo sarà inaugurato da Marocco-Argentina il 21 novembre, mentre le Azzurre scenderanno in campo due giorni dopo. In preparazione al grande evento, sono previste due amichevoli fondamentali: contro l’Argentina sabato 8 novembre (a porte chiuse, a Roma) e contro il Giappone martedì 18 novembre a Manila.

“Vogliamo abituarci ai ritmi extraeuropei – spiega la Ct –. Le sfide con Argentina e Giappone saranno molto impegnative, ma servono proprio a questo: a testare la tenuta, la velocità, la prontezza mentale delle ragazze”. L’idea è chiara: arrivare al Mondiale con la miglior forma possibile, ma anche con fiducia e spirito d’appartenenza.

Le protagoniste di un sogno azzurro

Dietro il successo della nazionale femminile italiana del futsal c’è un gruppo coeso, un mosaico di talenti e storie personali che si intrecciano. Tra le convocate figurano le portiere Ana Carolina Sestari (Women Roma), Denise Carturan (Città di Falconara) e Anthea Polloni (Soccer Altamura). Le giocatrici di movimento includono Adrieli Berté (Women Roma), Gaby Vanelli (Women Roma), Rebecca De Siena (TikiTaka Francavilla), Brenda Bettioli (TikiTaka Francavilla), Sara Boutimah (TikiTaka Francavilla), Nicoletta Mansueto (TikiTaka Francavilla), Bruna Borges (Kick Off), Arianna Bovo (Kick Off), Ludovica Coppari (Kick Off), Erika Ferrara (Città di Falconara), Greta Ghilardi (Bitonto), Alessia Grieco (Bitonto), Alice Virdis (Cagliari), Rafaela Dal’Maz (Poio Pescamar) e Renata Adamatti (CMB).

Tra le veterane spicca Sara Boutimah, leader carismatica e bomber della squadra, che con la sua esperienza incarna la crescita del movimento femminile. Al suo fianco, un gruppo giovane e motivato, in grado di fondere entusiasmo e solidità. Lo staff tecnico – guidato dalla Ct Francesca Salvatore, con l’assistente Sebastiano Giuffrida, il preparatore atletico Gianni Colagiovanni e il preparatore dei portieri Antonio Maggi – rappresenta un pilastro fondamentale di questa avventura.

Scelte difficili e futuro del movimento

Ogni Mondiale porta con sé momenti complessi, e la selezione finale delle 14 convocate è uno di questi. La Salvatore non lo nasconde: “Fa parte del gioco purtroppo, ma questo nulla toglie al fatto che sia una ingiustizia, perché so che ognuna di loro ha lavorato e si è sacrificata per sognare il Mondiale. Cercherò di fare delle scelte coscienziose per il bene della squadra e chi resterà fuori la porteremo comunque in campo con noi. Non dobbiamo dimenticarci che la Nazionale e il futsal non finiscono a Manila: il Mondiale nelle Filippine è solo un punto di partenza. Chi ci sarà avrà la responsabilità di produrre futuro e continuità per chi nei prossimi anni indosserà questa maglia”.

È un messaggio che va oltre il calcio, un richiamo a costruire un’eredità duratura, una rete di ispirazione per le giovani atlete italiane che sognano di calcare lo stesso parquet.

Una preparazione totale: mente, corpo e cuore

La fase di preparazione è un percorso fisico ma anche mentale. Ogni allenamento è pensato per affrontare il futsal moderno: rapidità, resistenza, intensità e gestione dello spazio. Nel futsal, ogni decisione deve essere immediata. “Abbiamo prodotto un risultato che è stato creato assemblando un pezzetto di puzzle alla volta. Lo abbiamo fatto con sacrificio, quasi a fari spenti, e questo ha fatto in modo di non disperdere energie che ci permettono quest’oggi di essere pronte e determinate a vivere questo evento. Per non sbagliare dobbiamo essere belle come il sole che ci ha accolto ieri a Roma”.

Il gruppo lavora su schemi tattici flessibili, alternando pressing alto e transizioni rapide. L’obiettivo è costruire una squadra dinamica, capace di adattarsi agli stili di gioco internazionali e mantenere lucidità nei momenti decisivi.

Il valore simbolico: rappresentare un movimento

La nazionale femminile italiana del futsal rappresenta oggi l’intero movimento del calcio a 5 femminile italiano. Ogni gol, ogni parata, ogni vittoria racconta una storia collettiva fatta di passione, sacrifici e crescita silenziosa. Negli ultimi anni, il numero di tesserate e società dedicate al futsal femminile è aumentato costantemente, segno di un interesse sempre più diffuso. L’ingresso nel circuito mondiale è dunque il coronamento di un lungo percorso, ma anche una spinta per investire di più in formazione, visibilità e infrastrutture. Partecipare al Mondiale significa anche mandare un messaggio chiaro: le donne nel futsal meritano pari dignità sportiva, mediatica e organizzativa. L’Italia, in questo senso, si fa portavoce di un cambiamento culturale.

Come seguire le Azzurre e sostenere la squadra

Le partite della nazionale femminile italiana del futsal saranno trasmesse in streaming e aggiornate sui canali ufficiali della FIGC e della Divisione Calcio a 5. I social offriranno aggiornamenti, highlights e interviste esclusive, mentre le testate sportive dedicheranno approfondimenti quotidiani. Tifare per le Azzurre significa abbracciare un progetto di crescita sportiva e sociale, riconoscendo il valore di chi ogni giorno lavora per dare visibilità a un movimento in espansione. Anche Golix.it seguirà l’avventura azzurra, con aggiornamenti costanti della spedizione nelle Filippine.

Un sogno che unisce: l’Italia del futsal femminile

C’è un sentimento che attraversa l’intero gruppo: la consapevolezza di essere parte di qualcosa di più grande. La nazionale femminile italiana del futsal non porta solo una maglia, ma un simbolo di riscatto e di speranza. Quando le giocatrici canteranno l’inno prima del fischio d’inizio, nelle Filippine, rappresenteranno tutte le bambine che giocano nei palazzetti italiani, tutte le società che credono nel futsal come strumento di crescita, tutti i tifosi che hanno atteso questo momento per anni. Il futuro del movimento femminile passa anche da qui: da una generazione che non si accontenta, che sogna e lavora, che vuole lasciare un segno.

La nazionale femminile italiana del futsal all’appuntamento con la storia

Tra emozione e orgoglio, la nazionale femminile italiana del futsal è pronta a scrivere la prima pagina del suo libro mondiale. Non sarà un cammino facile: ci saranno ostacoli, imprevisti, momenti di tensione. Ma ci sarà anche la magia del debutto, la forza del gruppo, la passione di chi sa che la storia si scrive con il coraggio. Per le Azzurre, questo Mondiale rappresenta il compimento di un sogno e l’inizio di una nuova era. Un trampolino per il futuro, una vetrina per tutto il futsal italiano. Il mondo osserverà le Filippine, ma noi guarderemo l’Italia: le nostre ragazze, la nostra maglia, la nostra storia. In bocca al lupo, nazionale femminile italiana del futsal. È il vostro momento.

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