Ferrandina in Serie D resiste. Al “Marcello Torre” di Pagani è andata in scena una partita tutta tensione e determinazione in occasione della 12esima giornata del campionato di Serie D Girone H. Scopriamo i momenti cruciali del match che ha visto il Ferrandina conquistare un importante punto in trasferta.
Ferrandina resiste con orgoglio contro la Paganese
La Paganese parte con grande slancio e controlla il gioco sin dai primi minuti, cercando la via del gol con buona qualità offensiva. Ma il Ferrandina respinge l’ondata azzurrostellata, compatta in difesa e pronta ad arginare ogni tentativo. Nonostante il dominio territoriale della squadra di Novelli, lo specchio della porta resta inviolato.
Nel primo tempo la pressione dei padroni di casa cresce, ma la retroguardia lucana sembra ben organizzata e attenta. Negli ultimi minuti della frazione la Paganese sfiora il vantaggio con tentativi di Costanzo e Labriola, ma l’estremo difensore della Ferrandina, Galiano, è reattivo e chiude ogni varco. Un possibile episodio conteso alimenta proteste: un presunto tocco di mano di Quaranta sugli sviluppi di un cross, ma l’arbitro Nencioli lascia correre. Al termine dei primi quarantacinque minuti il punteggio è fermo sullo 0-0.
Ferrandina, secondo tempo di grande intensità
La ripresa conferma l’assedio azzurrostellato. La Paganese non abbassa mai il ritmo e si rende protagonista di numerose occasioni da rete. Arganaraz e Di Biagio colpiscono entrambi la traversa in momenti diversi: la prima su un tiro piazzato, la seconda su una conclusione potente da fuori. Labriola e Piga, con tentativi dalla distanza, sfiorano il gol ma il destino della partita sembra non voler arridersi agli attaccanti di casa.
Il Ferrandina, dal canto suo, non si limita ad assistere al predominio avversario: risponde con pazienza, interrompe il gioco quando serve, opera cambi strategici e costruisce una barriera difensiva che regge con ordine. Il ritmo incalzante della Paganese trova molte volte un muro nei reparti bassi della squadra ospite, sostenuto anche da un Galiano in ottima giornata.
Il finale: brividi e sofferenza
Nel finale la pressione della Paganese cresce ulteriormente. Gli azzurrostellati cercano con insistenza il guizzo che potrebbe decidere il match, puntando su cross, inserimenti e tiri da fuori area. Ma il Ferrandina non vacilla, mantiene la concentrazione e resiste all’urto incessante. Nel recupero arriva l’ultimo assalto, ma la difesa materana e il portiere negano il gol decisivo.
Al triplice fischio il pari è il risultato giusto per quanto visto in campo: la Paganese ha dominato dal punto di vista territoriale, ma non ha saputo tradurre in gol il suo dominio; il Ferrandina, invece, può festeggiare una prestazione caparbia, che premia l’ordine tattico, il sacrificio e la voglia di non cedere.
Organizzazione e tenacia: la chiave della Ferrandina
Il pareggio conquistato a Pagani non è frutto del caso, ma il risultato di un progetto ben costruito. L’allenatore Summa ha messo in campo una squadra pronta a soffrire, ma anche a sfruttare ogni occasione per ripartire. Il modulo difensivo scelto, una difesa a tre con cinque centrocampisti, ha permesso di limitare la manovra offensiva della Paganese e di mantenere un assetto solido anche nei momenti più delicati.
La scelta di rinforzare il centrocampo ha dato i suoi frutti: Mastromarino, Incerti e Brancati hanno garantito equilibrio e inserimenti, mentre Canavese e Kisseih in attacco sono stati pronti a farsi trovare quando la squadra ha avuto spazi per ripartire. Galiano tra i pali ha svolto un ruolo decisivo, intervenendo con sicurezza e guadagnandosi il rispetto degli avversari.
Le formazioni in campo
La Paganese ha schierato un 4-3-3 ricco di rotazioni: Gallo in porta, il reparto difensivo con Gatto, De Nova, Figueras e Piga, un centrocampo dinamico con Mancino, Pierce e Labriola, mentre davanti sono partiti Pierdomenico, Arganaraz e Costanzo. Novelli ha poi inserito Di Biagio e El Haddadi nel corso della ripresa, cercando di dare freschezza alla squadra.
Dall’altra parte il Ferrandina ha risposto con un 3-5-2 molto compatto: il portiere Galiano è protetto da Quaranta, Sepe e Gianfreda. A centrocampo Mastromarino, Incerti, Brancati, Cisse e Otero hanno garantito densità, mentre in attacco Canavese e Kisseih hanno cercato di dare profondità.
Situazione attuale in Serie D del Ferrandina
In questo momento il Ferrandina milita nel Girone H della Serie D e attraversa una fase in cui ogni punto conquistato assume un valore importante. Secondo i dati più recenti, il club si trova attorno alla 15ª posizione del girone. Nelle prime undici partite stagionali il Ferrandina ha messo a referto 9 gol segnati, con una media non elevatissima ma coerente con un progetto che punta su compattezza difensiva e momenti di ripartenza. La classifica attuale rispecchia la difficoltà di trovare continuità in trasferta: il Ferrandina ha infatti raccolto molti dei suoi punti tra le mura amiche.
Prossima sfida: Città di Fasano nel mirino
Dopo questo pareggio importante ottenuto sul campo della Paganese, il Ferrandina si prepara già al prossimo impegno di campionato. La prossima partita la vedrà affrontare il Città di Fasano, una trasferta insidiosa che può rivelarsi decisiva per le ambizioni dei rossoblu lucani.
Il Fasano è una delle realtà più ambiziose del girone, e il confronto promette di essere intenso e determinante anche dal punto di vista morale: guadagnare punti in questo match significherebbe per il Ferrandina dare continuità alle proprie prestazioni difensive e consolidare la fiducia acquisita in questo pareggio “di carattere”.
Il significato di questo pareggio per il Ferrandina
Il 0-0 di Pagani non è solo un punto in classifica, ma un segnale chiaro: il Ferrandina ha idee, forza e compattezza morale per fronteggiare squadre di livello superiore. In un campionato come la Serie D, dove spesso le differenze tecniche emergono, mantenere la porta inviolata contro un’avversaria aggressiva e ben strutturata come la Paganese dimostra che il progetto tecnico è sulla strada giusta.
La prestazione corale, la capacità di restare concentrati nei momenti più rischiosi e la lucidità nella gestione della pressione sono elementi che possono costituire la base di una stagione solida, in cui ogni punto conquistato può pesare in chiave salvezza o rilancio.
Un pareggio che vale più di quanto sembri
Alla fine della partita, la sensazione è che il Ferrandina abbia guadagnato molto più di un semplice punto. Ha dimostrato equilibrio, carattere e la capacità di crescere sotto pressione. Non ha trionfato, ma ha resistito, neutralizzato gli attacchi avversari e risposto colpo su colpo.
La sfida al Città di Fasano sarà un altro banco di prova, ma se la squadra riuscirà a replicare la solidità mostrata oggi potrà ambire non solo a mantenere la categoria, ma anche a costruire qualcosa di più concreto in chiave futura.
In un calcio dilettantistico dove ogni occasione conta, il pareggio con la Paganese può trasformarsi in una delle pietre angolari della stagione del Ferrandina: non un trionfo, forse, ma una dimostrazione di cuore e professionalità che può fare la differenza.



