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sabato 6 Dicembre 2025
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UEFA Regions’Cup: Piemonte Valle d’Aosta conquista l’Europa

Il percorso che porta alla UEFA Regions’Cup 2026/2027, la massima competizione continentale riservata alle selezioni dilettantistiche, ha trovato la sua protagonista italiana. Al termine di una doppia sfida intensa, combattuta e ricca di tensione sportiva, il Piemonte Valle d’Aosta ha ottenuto la qualificazione superando il Friuli Venezia Giulia, ultimo ostacolo verso il palcoscenico europeo. La partita decisiva della UEFA Regions’Cup si è disputata allo stadio “Valentino Mazzola” di Orbassano, dove la selezione piemontese-valdostana ha resistito al ritorno degli avversari, imponendosi ai calci di rigore dopo aver chiuso i tempi regolamentari sotto per 1-0.

UEFA Regions’Cup: Piemonte Valle d’Aosta conquista l’Europa

La gara di andata dell’UEFA Regions’Cup, vinta dal Piemonte Valle d’Aosta per 2-1 in terra triestina, aveva già indirizzato la qualificazione, ma la sfida di Orbassano ha confermato tutte le insidie tipiche degli spareggi nazionali. Le due rappresentative, vincitrici nelle ultime edizioni del Torneo delle Regioni Juniores, hanno dato vita a un confronto equilibrato e senza un attimo di pausa, portando in campo l’orgoglio di chi ambisce a rappresentare l’Italia nel calcio dilettantistico europeo.

UEFA Regions’Cup, una cornice d’eccezione per una gara dal peso storico

L’importanza dell’appuntamento dell’UEFA Regions’Cup era evidente anche dalla presenza di numerose figure istituzionali della Lega Nazionale Dilettanti. A Orbassano sono arrivati il presidente della LND Giancarlo Abete, il vicario Christian Mossino, il presidente del Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta Mauro Foschia, il vicario del CR Friuli Venezia Giulia Christian Vaccher, il presidente del CR Abruzzo Concezio Memmo, oltre al segretario generale della LND Massimo Ciaccolini e al segretario del CR Piemonte Valle d’Aosta Roberto Scrofani.

Una cornice importante per una gara che non rappresentava soltanto un confronto sportivo, ma anche una vetrina nazionale per due territori che investono molto nella crescita dei giovani dilettanti. Il risultato finale, giunto solo dopo l’epilogo dal dischetto, ha premiato la compattezza e la tenacia del gruppo piemontese-valdostano, capace di resistere e sfruttare al meglio la propria freddezza nei momenti decisivi.

Il racconto del match: equilibrio, intensità e un rigore che riapre tutto

I novanta minuti dell’UEFA Regions’Cup hanno confermato quanto la sfida fosse aperta a qualsiasi soluzione. Il Friuli Venezia Giulia, chiamato a ribaltare il risultato dell’andata, ha approcciato la partita con grande determinazione, gestendo il pallone con ordine e cercando spazi tra le linee di una squadra piemontese attenta e ben disposta.

Il primo tempo ha visto le due selezioni impegnate in una lotta soprattutto a centrocampo, dove nessuna delle due contendenti è riuscita a trovare con facilità verticalizzazioni o rapidità d’esecuzione. Le occasioni da gol sono state limitate, ma la tensione dell’evento ha reso ogni passaggio potenzialmente decisivo. Il risultato di 0-0 all’intervallo rispecchiava fedelmente l’equilibrio in campo.

La ripresa ha invece offerto ben altro ritmo. Il Friuli Venezia Giulia ha alzato la pressione, consapevole che un solo gol avrebbe riportato la qualificazione in bilico. La rete è arrivata nel secondo tempo supplementare dell’UEFA Regions’Cup, precisamente al 52’, quando Sellan ha trasformato un calcio di rigore che ha riportato la doppia sfida in perfetta parità nel suo complesso. A quel punto, l’inerzia sembrava favorire gli ospiti, mentre il Piemonte V.A. doveva ritrovare ordine e lucidità per evitare il tracollo.

Il finale dell’UEFA Regions’Cup è stato ulteriormente complicato dall’espulsione di Molon, che ha lasciato i piemontesi in dieci uomini. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di casa ha resistito, stringendo i denti e puntando tutto sulla fase difensiva per raggiungere i calci di rigore.

Il verdetto dal dischetto: quattro esecuzioni perfette valgono l’Europa

Ai rigori si è vista la migliore versione del Piemonte Valle d’Aosta. Mentre il Friuli Venezia Giulia ha pagato una conclusione imprecisa, i piemontesi non hanno tremato: Di Francesco, Bieller, Rizza e Villa hanno infilato quattro penalty impeccabili, precisi e imparabili per il portiere.

Il punteggio finale, 4-3 dopo i calci di rigore, ha sancito una qualificazione costruita nell’arco dei 180 minuti, fatta di carattere, determinazione e capacità di soffrire. Il Piemonte V.A. ha mostrato solidità tecnica e mentale, qualità indispensabili per fronteggiare selezioni estere nella fase successiva della competizione. L’ingresso nella UEFA Regions’Cup non è soltanto un risultato sportivo, ma il coronamento di un percorso che valorizza il movimento dilettantistico regionale e la sua capacità di competere ad alti livelli.

I protagonisti in campo: organizzazione, equilibrio e sacrificio

Uno sguardo alle formazioni che hanno partecipato all’UEFA Regions’Cup conferma la qualità media elevata delle due selezioni. Il Piemonte Valle d’Aosta ha scelto un 4-2-3-1 equilibrato, con Proietti tra i pali, una difesa solida guidata da Villa e Delsanto e una mediana costruita sul dinamismo di Ardissone e Capogna. In avanti, Valleriani, Bieller e Bionaz hanno agito alle spalle di una punta di movimento, creando densità e collaborazioni nelle transizioni.

Il Friuli Venezia Giulia si è presentato con un più classico 4-4-2, compatto, fisico e pronto a sfruttare gli inserimenti. La coppia Polvar-Sinigaglia ha portato intensità al centro del campo, mentre Toffolini e Venier hanno cercato profondità sulle fasce. Sellan, subentrato, è stato decisivo trasformando il rigore che ha prolungato la sfida.

L’espulsione di Molon ha complicato notevolmente il finale per i piemontesi, ma la squadra ha saputo compattarsi, stringendo le linee e limitando il volume offensivo avversario. Le sostituzioni nel finale, come gli ingressi di El Hlimi, Bonicco e Rizza, hanno permesso di rinfrescare la formazione e mantenere equilibrio fino al termine dei tempi regolamentari.

Una qualificazione che valorizza il lavoro giovanile regionale

Il risultato ottenuto in UEFA Regions’ Cup dal Piemonte Valle d’Aosta è significativo per diversi motivi. Da un lato, certifica la qualità del lavoro svolto nelle selezioni giovanili dei comitati regionali, capaci di formare atleti competitivi che rappresentano in modo credibile il calcio dilettantistico italiano. Dall’altro, permette al movimento piemontese e valdostano di affermarsi in una competizione che negli anni ha acquisito prestigio, diventando una vetrina europea per giocatori e tecnici.

La UEFA Regions’ Cup, regolata dalla stessa UEFA e strutturata con criteri simili alle competizioni professionistiche, è un’opportunità che trascende i confini regionali. Per i calciatori si traduce in un’esperienza internazionale unica; per le società, in un riconoscimento del lavoro svolto quotidianamente; per i comitati regionali, in un’occasione di crescita e visibilità.
Per approfondire la struttura della competizione è possibile consultare la sezione dedicata sul sito della FIGC e della LND.

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