Il 23 novembre sarà una giornata storica per la Serie B Femminile, non soltanto per Hellas Verona Women e per i tifosi gialloblù, ma per l’intero movimento del calcio femminile italiano. Domenica, allo stadio Bentegodi di Verona, andrà in scena il Double Header, un appuntamento in cui la prima squadra maschile e quella femminile calcheranno lo stesso terreno di gioco, una dopo l’altra, in un pomeriggio che promette emozioni autentiche. Ma sarebbe riduttivo fermarsi all’aspetto sportivo.
Accanto al clamore dell’evento, infatti, si intreccia una potente iniziativa sociale legata alla lotta contro la violenza di genere, un tema che attraversa il mondo dello sport con la stessa urgenza con cui attraversa la società. Questa giornata, che coinvolge la Serie B Femminile e che precede di pochi giorni la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, sarà un vero e proprio manifesto di responsabilità collettiva.
Il calcio, ancora una volta, diventa linguaggio universale capace di dare voce a chi non ne ha, di trasformare un match in una dichiarazione di valori, di trasformare una tribuna in un luogo di consapevolezza. La Serie B femminile sarà dunque capofila di questa importante iniziativa.
Serie B femminile, il Double Header: un passo avanti per il calcio femminile
L’Hellas Verona Women farà il suo debutto al Bentegodi, un passaggio simbolico e concreto al tempo stesso. La cornice dello stadio, da sempre luogo identitario per il popolo gialloblù, accoglierà per la prima volta la squadra femminile in un evento unico nel suo genere. Prima della gara delle ragazze, scenderà in campo la formazione maschile, creando un passaggio di testimone che non è soltanto tecnico, ma culturale. E accadrà in Serie B femminile.
Perché il Double Header non è un semplice esperimento organizzativo. È un modo per dire che il calcio femminile merita spazi importanti, che le atlete meritano visibilità, che il movimento della Serie B Femminile sta crescendo e vuole crescere ancora. Coinvolgere lo stesso pubblico, lo stesso ambiente, lo stesso impianto significa incoraggiare un cambiamento di prospettiva. Significa riconoscere la dignità di due spettacoli sportivi che non devono più camminare su binari paralleli.
Nella sua costante evoluzione, il calcio femminile italiano si sta spingendo verso scenari sempre più prestigiosi. L’introduzione del professionismo in Serie A Femminile e la riforma della Serie B Femminile sono già segnali evidenti di questa crescita. E l’Hellas Verona Women, con questo evento, contribuisce a un passo ulteriore, dimostrando quanto le società possano essere protagoniste della trasformazione culturale del movimento.
Serie B femminile, un weekend di campionato che racconta a suo modo una storia
La 10ª giornata della Serie B Femminile, che si aprirà sabato con Lumezzane-Arezzo, vivrà il suo momento più atteso proprio con Hellas Verona-Res Donna Roma. Una sfida intrigante dal punto di vista sportivo, certo, ma soprattutto simbolica se inserita nella cornice del Bentegodi. I tifosi avranno l’opportunità di assistere a due partite con un unico biglietto, un’iniziativa pensata per coinvolgere la città e per avvicinare sempre più persone al movimento femminile.
Le due squadre di Serie B femminile scenderanno in campo alle 14.45, subito dopo il match della formazione maschile contro il Parma in programma alle 12.30. In tribuna saranno presenti figure istituzionali come il sindaco di Verona Damiano Tommasi, da sempre promotore di un calcio inclusivo, e la presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari. La loro presenza non è casuale. È un messaggio chiaro: il movimento femminile merita attenzione, sostegno e investimenti concreti.
Il match tra Hellas e Res Roma in Serie B femminile arriva in un momento emotivamente importante per la squadra veronese, reduce dalla vittoria casalinga contro la capolista Como 1907. Un successo ottenuto con carattere e determinazione, che ha regalato fiducia al gruppo e che farà da spinta emotiva anche per il debutto al Bentegodi. Contro le capitoline, la squadra cercherà conferme tecniche ma anche una prestazione che onori il valore dell’evento.
Un impegno che supera lo sport: “Nemmeno con un fiore”
Il cuore sociale della giornata, però, batte forte dietro un’iniziativa che racconta molto più del calcio. Le capitane delle due squadre di Serie B femminile porteranno al braccio la fascia con la scritta “Nemmeno con un fiore”, un messaggio semplice e diretto, che da anni è simbolo della lotta contro la violenza di genere. L’iniziativa rientra nel progetto “Ogni Passaggio Conta”, nato dal confronto tra Francesco Accordini, giocatore dell’Alpo Lepanto, e Sofia Meneghini, calciatrice del Brescia e attivista impegnata da tempo nella sensibilizzazione sul tema.
Le fasce saranno messe in vendita e il ricavato sarà destinato ad associazioni che lavorano quotidianamente per prevenire e combattere la violenza sulle donne. Un gesto concreto che trasforma la visibilità del calcio in un sostegno reale, tangibile e immediato. Non si tratta soltanto di accendere i riflettori su un problema, ma di contribuire nella pratica alla soluzione.
Questa iniziativa non coinvolgerà soltanto Hellas Verona e Res Roma. Tutte le capitane della Serie B Femminile indosseranno la fascia nelle partite in programma tra il 6 e il 7 dicembre, alla ripresa del campionato dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali. È un gesto collettivo, un’unione di intenti che mostra una volta di più quanto il calcio femminile italiano sia maturo e sensibile nel porsi come motore di cambiamento sociale.
La partnership con associazioni che combattono ogni giorno
L’impegno dell’Hellas Verona non si ferma alle fasce speciali. La società, attraverso la sua fondazione, ha deciso che le maglie indossate dai giocatori e dalle giocatrici durante i due match saranno messe all’asta su MatchWornShirt. Il ricavato sarà interamente devoluto a due realtà fondamentali nel territorio veronese: il Centro Antiviolenza Petra e l’associazione A.C.I.S.J.F. Protezione della Giovane.
Il Centro Petra rappresenta un punto di riferimento nel sostegno alle donne che vivono situazioni di violenza domestica, psicologica o economica. Offre supporto legale, psicologico e percorsi di autonomia, lavorando ogni giorno a fianco di chi cerca una via per ricominciare. L’A.C.I.S.J.F. Protezione della Giovane, dal canto suo, si dedica al supporto di giovani donne in difficoltà, spesso sole e prive di reti familiari su cui contare. L’Hellas Verona Foundation collabora da anni con entrambe, e questo evento non fa che ribadire la volontà del club di essere presente nei luoghi dove c’è bisogno.
In un momento storico in cui i dati Istat confermano una crescita preoccupante delle segnalazioni di violenze domestiche e di abusi, iniziative come questa assumono un valore ancora più importante. Il calcio non può cambiare tutto, ma può fare molto di più di quanto spesso si creda. Può educare, può sensibilizzare, può finanziare. Può essere una voce forte in difesa di chi, troppo spesso, resta in silenzio. La Serie B femminile dà loro voce.
Il pubblico del Bentegodi come protagonista di un messaggio collettivo
Il coinvolgimento del pubblico sarà fondamentale. Il Bentegodi, con la sua imponenza, sarà lo scenario perfetto per un messaggio che non deve rimanere confinato nei comunicati ufficiali. La presenza dei tifosi, delle famiglie, dei ragazzi e delle ragazze rappresenta una parte vitale del significato dell’evento.
Chi entrerà allo stadio non lo farà soltanto per tifare. Lo farà per far parte di una comunità che prende posizione. Lo farà con la consapevolezza che il calcio è anche cultura, responsabilità, capacità di educare. In un contesto come quello della Serie B Femminile, dove l’identità sociale e quella sportiva spesso si intrecciano, la valenza simbolica si amplifica. L’Hellas Verona lo ha capito e ha costruito un evento in cui ogni elemento è pensato per coinvolgere, per far riflettere, per far sentire il pubblico parte di qualcosa di più grande della partita.
Una giornata che resterà nella memoria del movimento
Eventi come il Double Header non sono solo un esperimento. Sono un seme. Sono un passo in avanti verso un futuro in cui le partite femminili nei grandi stadi non saranno più un’eccezione, ma una normalità. Sono un segnale per le giovani calciatrici che sognano grandi palcoscenici. Sono un segnale per le società, affinché comprendano che investire nel femminile è investire nel futuro.
L’Hellas Verona Women scenderà in campo con la consapevolezza di rappresentare molto più di una squadra. Porterà su quel rettangolo di gioco un messaggio, una responsabilità, una storia. E lo farà davanti a un pubblico che ha finalmente l’occasione di abbracciare la squadra femminile nella casa principale del calcio veronese.
Serie B Femminile oltre il calcio, un messaggio che unisce
La Serie B Femminile dimostra ancora una volta di essere un campionato che non vive soltanto di tattiche e classifiche. Vive di identità, di cultura, di coraggio. La giornata del Bentegodi sarà la testimonianza tangibile di quanto il calcio femminile italiano stia cambiando e di quanto sia capace di cambiare ciò che ha intorno.
Hellas Verona-Res Donna Roma e Hellas Verona-Parma diventano così molto più di due partite. Diventano un narrato comune, una storia condivisa tra sport e impegno civile. La lotta contro la violenza di genere passa anche da qui, dalle fasce al braccio delle capitane, dalle patch speciali, dal ricavato destinato alle associazioni, dalla scelta di creare un evento che unisce uomini e donne, atleti e atlete, sport e società.
Il calcio non può cambiare il mondo da solo, ma può illuminarne una parte. E domenica, al Bentegodi, la Serie B Femminile accenderà una luce importante.



