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sabato 6 Dicembre 2025
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Italia femminile: sconfitta Usa, una lezione per crescere

La tournée americana dell’Italia femminile si chiude con una sconfitta per 2‑0 contro le padrone di casa degli Stati Uniti, ma anche con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza di grande crescita. Non capita tutti i giorni di affrontare due volte in tre giorni una selezione storica come la nazionale a stelle e strisce, e il Ct ha deciso di interpretare il secondo match come un test aperto: l’undici iniziale subisce una vera e propria “rivoluzione”.

Italia femminile di scena negli Stati Uniti con undici inedito e tanto coraggio

Nel 3‑5‑2 schierato alla vigilia dall’Italia Femminile, solo Lenzini, capitan Linari e Caruso confermano la maglia da titolari rispetto al match precedente; tra i pali debutta la giovane Durante, tra i pali anche nell’amichevole di ottobre contro il Brasile, a centrocampo si puntano su freschezza e corsa con Schatzer e Dragoni, incorniciate sulle fasce da Bonfantini e Di Guglielmo. In attacco per l’Italia Femminile Corelli affianca Piemonte, alla sua seconda presenza in maglia azzurra. Nessuno vuoto in panchina: ma il segnale è chiaro: dare minuti e opportunità a tutte — o quasi — le convocate, valorizzando la profondità della rosa.

Chi si aspettava un’Italia Femminile intimorita dall’enorme blasone avversario viene subito smentito: la squadra parte con personalità, contrasta aggressivamente la velocità delle americane e prova da subito a ripartire con contropiedi guidati dalla velocità di Dragoni e dalla fisicità di Corelli. Piemonte sfiora il vantaggio in due occasioni, creando scompiglio nella retroguardia Usa. È evidente che l’approccio mentale delle azzurre è differente: non si tratta di una cronaca difensiva, ma di un confronto vibrante, combattuto e aggredito.

Italia Femminile, due colpi Usa puniscono, ma l’Italia esce a testa alta

Il vantaggio americano arriva al 20’: sull’out di destra, la stella Macario — autrice già di una doppietta venerdì ad Orlando — si libera con un guizzo di potenza, si accentra e lascia partire un tiro dal limite che batte Durante. È l’episodio che sblocca la partita. Le Usa non rallentano; al 28’ uno dei traversoni in area coglie la traversa con Heaps. Diventa una gara di verticalizzazioni e ritmo, con la difesa azzurra costretta a stringere i denti. Guidata da una Salvai reattiva e ordinata, l’Italia Femminile tiene botta finché al 41’ Shaw, con un tiro a giro dal limite dell’area, trova l’incrocio dei pali: 2‑0 e partita chiusa prima dell’intervallo.

Nel secondo tempo il tecnico italiano inserisce Cantore al posto di Bonfantini, ritoccando la fascia sinistra. Le americane mantengono un ritmo forsennato, muovendo palla e avversarie senza sosta. Di fronte a tanta concretezza, l’Italia femminile – pur non rinunciando a provarci – fatica a creare pericoli consistenti.

Un lampo però arriva: la neo‑entrata Sears colpisce una traversa con un tiro potente, poi le azzurre vivono un momento di pressione insistita, con tre occasioni nitide: due su conclusione di Sears, una su un sinistro di Dragoni da buona posizione, terminato di poco alto. Ma niente rete nel finale. Nell’ultima mezz’ora, Cambio su cambio: il Ct concede spazio a D’Auria e Pavan, ma la protagonista resta Durante, che con due interventi provvidenziali impedisce il 3‑0 e consente all’Italia Femminile di chiudere con dignità.

Al termine del match le giocatrici azzurre salutano i concittadini italiani presenti negli spalti — circa duecento sparsi nei settori — ricevendo applausi e incoraggiamenti. Nonostante la trasferta americana si chiuda con un doppio ko, non può cancellare la straordinaria annata vissuta dall’italia femminile tra Nations League ed Europeo.

Un bilancio che guarda avanti: tra speranze e Mondiale 2027

La sconfitta dell’Italia Femminile contro gli Stati Uniti rischia di essere letta come un passo falso, ma per l’Italia femminile rappresenta piuttosto un test utile e realistico: confrontarsi con la nazionale che rappresenta da sempre un punto di riferimento nel calcio femminile mondiale significa misurare il proprio gap, esaminare limiti e potenzialità. E le risposte non mancano. La scelta di sorprendere con un undici rinnovato dimostra la profondità della rosa e la fiducia nel futuro. La solidità difensiva mostrata per oltre un tempo, la capacità di costruire occasioni con rapidità e fluidità, la determinazione delle singole giocatrici lasciano intravedere margini di miglioramento.

L’Italia femminile ora ha in mente un obiettivo chiaro: il cammino verso il Mondiale 2027. Con la Nations League e le qualificazioni in vista, queste gare servono da banco di prova, da palestra ricca di stimoli e insegnamenti. Il clima che si respira nella squadra, la crescita del gruppo e la continuità che emerge dalle scelte del Ct sono elementi concreti per guardare con fiducia al futuro.

Questa esperienza in terra americana, pur non coronata da una vittoria, aggiunge un tassello prezioso al percorso della Nazionale dell’Italia Femminile. Le sconfitte — se affrontate con onestà e spirito di crescita — diventano riflessioni, allenamenti e punti di partenza per migliorare. La reazione delle azzurre, la maturità mostrata da molte giovani, la consapevolezza tattica e la determinazione nel capitale umano e tecnico tracciato in queste due gare confermano che il cammino è in salita, eppure promettente.

Quando a marzo si darà il via al percorso verso il Mondiale 2027, l’esito di questa trasferta potrebbe farsi sentire: nelle scelte, nella leadership, nella fiducia. Perché l’Italia femminile non è solo un gruppo di giocatrici: è un progetto ambizioso, è un movimento in crescita, è la voce di chi crede che il calcio possa unire, emozionare e ispirare.

Alla fine, anche se il risultato non sorride, la strada imboccata resta quella giusta. E le Azzurre — con la consapevolezza delle proprie qualità e la determinazione di chi vuole ancora migliorarsi — torneranno in campo con un’unica certezza: l’orgoglio di indossare la maglia azzurra non si misura in vittorie o sconfitte, ma nell’impegno, nella crescita e nella voglia di lasciare un segno.

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