L’US Città di Fasano ha annunciato ufficialmente il cambio in panchina: al posto di Luigi Agnelli (e del suo vice Vittorio Triarico) arriva come nuovo allenatore l’esperto Pasquale Padalino, classe 1972. Il comunicato societario recita che la decisione è maturata per “intraprendere una nuova direzione e perseguire con determinazione gli obiettivi stagionali preposti”, ringraziando Agnelli e Triarico “per la professionalità, l’impegno quotidiano e il valore umano e tecnico portato in società”.
Fasano cambia passo: Padalino nuova guida tecnica
Ad accogliere la scelta con favore è stato anche il presidente del club, segnale chiaro dell’intenzione di puntare su una guida di esperienza e personalità, capace di dare stabilità e nuove ambizioni al progetto biancazzurro.
Fasano, chi è Pasquale Padalino: una carriera tra campo e panchina
Pasquale Padalino nasce a Foggia il 26 luglio 1972. Dopo un lungo percorso nelle giovanili, fa il suo esordio in prima squadra con il Foggia negli anni ’90, inizialmente come centrocampista, poi spostato in difesa con l’arrivo di un certo Zdeněk Zeman. Con i rossoneri conquista la promozione in Serie A nella stagione 1990-1991.
Durante la sua carriera da calciatore ha indossato le maglie di Bologna, Lecce, Fiorentina, Inter e Como, collezionando oltre 330 presenze tra i professionisti, molte delle quali in Serie A. Con la Fiorentina ha vissuto stagioni importanti, conquistando anche una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Da allenatore, la sua carriera inizia nel 2009 (alla guida della Nocerina), e nel tempo passa sulle panchine di club come Foggia, Grosseto, Matera, Lecce, Juve Stabia, Siena, Turris e Latina.
La sua è una figura che combina esperienza da atleta ad alti livelli e conoscenza delle dinamiche dei campionati professionistici: per il Fasano, che milita nel girone H della Serie D, rappresenta un profilo di grande valore e ambizione.
Perché la scelta di Padalino: obiettivi e prospettive per il Fasano
Il cambio in panchina a Fasano arriva in un momento delicato della stagione. La società, guidata dal presidente Ivan Ghilardi, ha deciso di virare verso una guida che potesse garantire esperienza, solidità e un progetto a medio termine. Il nome di Padalino si è imposto con decisione grazie al suo bagaglio di conoscenza del calcio, al mix tra passato da professionista e carriera da allenatore in vari contesti, spesso con risultati significativi.
Padalino arriva con la convinzione di poter imprimere una svolta. La sua capacità di adattarsi a situazioni diverse, di gestire gruppi con esigenze e ambizioni differenti, di trasmettere disciplina e mentalità professionale lo rende l’uomo ideale per una piazza desiderosa di risalire la classifica e competere con determinazione.
In un contesto come quello della Serie D, spesso imprevedibile e ricco di insidie, avere un tecnico con esperienza in Serie B, C e D può rappresentare un vantaggio importante. Il Fasano spera che questa mossa possa consolidare il progetto societario e ridare slancio alla squadra.
Le aspettative della piazza: tra fiducia e necessità di risultati
Tra i tifosi biancazzurri si respira un misto di speranza e attesa: la nomina di Padalino viene accolta come un segnale concreto di ambizione. Non si tratta solo di un cambio tecnico, ma di un messaggio chiaro da parte della società: la squadra vuole puntare in alto, vuole costruire qualcosa di stabile e duraturo.
La fiducia nel nuovo tecnico si basa non solo sul suo curriculum, ma anche sulla consapevolezza che serva un cambio di marcia per raggiungere gli obiettivi stagionali. I biancazzurri sapranno guardare con equilibrio e pazienza al nuovo corso, aspettando segnali di crescita e una mentalità vincente sul campo.
Il contesto sportivo e societario del Fasano: una piazza con ambizioni
L’US Città di Fasano è una realtà con un progetto chiaro: conciliare sostenibilità, programmazione e crescita sportiva. La stagione 2025/26 era iniziata con la nomina di Agnelli (tecnico foggiano classe ’83), accompagnato da uno staff rinnovato.
Ma le difficoltà incontrate finora hanno spinto la società a cambiare pelle e a puntare su un profilo che potesse garantire maggiore esperienza e solidità. Il passaggio a Padalino non rappresenta un semplice azzardo di mercato, ma una scelta ponderata, che guarda all’equilibrio tra presente e futuro. Obiettivo: dare stabilità, credibilità e una guida capace di rendere competitivo il club in un campionato difficile come la Serie D.
Padalino al lavoro: cosa aspettarsi nei prossimi giorni
Con l’ufficialità finalmente arrivata, Padalino inizierà subito a lavorare con la squadra. L’obiettivo è imprimere un cambio di mentalità, consolidare la struttura tattica, valorizzare le qualità dei giocatori e definire un’identità precisa. I primi giorni saranno fondamentali per stabilire un contatto con lo spogliatoio, conoscere le caratteristiche della rosa, valutare le priorità e preparare il calendario delle prossime sfide.
Sarà importante osservare come il gruppo reagirà al cambio in panchina: spesso nei momenti di transizione emergono nuova energia, motivazione e senso di responsabilità. Il fascino del nome e l’esperienza di Padalino potrebbero rappresentare risorse decisive per dare una scossa a un campionato che non concede pause.
Per i tifosi e per la comunità fasanese l’inizio del lavoro di Padalino coincide con un momento di speranza: la sensazione è che la squadra non sia più sola, che abbia ritrovato una guida capace di dare direzione e costruire un progetto credibile. Le prime settimane serviranno a capire se le promesse saranno tradotte in fatti concreti.
Un nuovo inizio per il Fasano con Padalino
La nomina di Pasquale Padalino alla guida dell’US Città di Fasano segna l’apertura di un nuovo capitolo nella storia recente del club. Con la sua esperienza da calciatore e da allenatore, la sua conoscenza profonda del calcio professionistico e la sua capacità di adattarsi a contesti diversi, Padalino rappresenta una scelta di qualità, ambizione e visione.
La piazza biancazzurra spera che questo cambio in panchina possa portare risultati tangibili, rilancio, stabilità e un progetto di crescita che vada oltre la singola stagione. I valori di professionalità, disciplina e mentalità vincente che Padalino porta con sé sono un investimento sul futuro, un segnale concreto che in Serie D non basta solo la buona volontà: serve un progetto costruito con cura, passo dopo passo.
Nei prossimi mesi, la vera prova non sarà nelle parole, ma sul campo. Il Fasano ha scelto un nuovo capitano per guidare la nave: toccherà a Padalino e ai suoi giocatori dimostrare che la fiducia riposta dalla società non è stata vana. Per i tifosi, per la comunità, per ogni uomo biancazzurro, questa è una nuova speranza. Un nuovo inizio.



