Il Monastir ha firmato un risultato di grande prestigio nel girone G della Serie D, strappando un pareggio 2-2 sul campo della vice capolista Nocerina. I sardi di Marcello Angheleddu hanno dimostrato carattere e qualità, riuscendo a impattare con i gol di Piro e Arbau, mentre per la Nocerina erano andati a segno Nunes e Simeri.
Il punto conquistato fuori casa ha un doppio valore per il Monastir: non solo per la classifica, ma anche per il morale della squadra, che ha confermato di poter competere con le squadre più quotate del torneo. Al contrario, la Nocerina incassa l’ennesima battuta d’arresto, il terzo pareggio consecutivo, di cui due tra le mura amiche, complicando il cammino verso le zone di vertice.
Monastir trova un clima surreale al San Francesco
La partita si è giocata in uno scenario insolito e teso. La Curva Sud “Silvio Adinolfi” dello stadio San Francesco era completamente deserta, con uno striscione eloquente che recitava: “Per l’impegno e le parole date, questo è quello che meritate”. Un chiaro segnale di protesta della tifoseria nei confronti della dirigenza, accusata di aver deluso le aspettative della piazza. La contestazione ha fatto da sfondo a una gara in cui la Nocerina, nonostante i proclami e le ambizioni di inizio stagione, rischia di salutare ogni velleità di salto di categoria già a dicembre.
Monastir e Nocerina, due squadre a confronto
Mister Fabiano ha deciso di schierare il neo acquisto Nunes subito dal primo minuto, affiancato da Aliperta nella gestione del centrocampo. Le fasce erano presidiate da Kernezo e De Crescenzo, mentre la difesa vedeva confermato tra i pali Wodzicki, con Lupi nel ruolo di braccetto al fianco di Tazza e Morales a completare il reparto. In attacco Giannone agiva alle spalle delle due punte Simeri e Felleca.
Dall’altra parte, il Monastir ha confermato l’ottimo momento di forma. La squadra sarda, neo promossa, è a ridosso della zona playoff grazie a un calcio spregiudicato e concreto. Angheleddu ha puntato sul 4-3-3, affidando la finalizzazione a Pisano, Aloja e Leone, con la squadra pronta a non subire il fascino della capolista.
Primo tempo, vantaggi alternati e spettacolo in campo
Il Monastir parte subito forte. Piro sfiora il vantaggio all’8’ con una conclusione di controbalzo che termina di poco sul fondo, mentre due minuti dopo ci prova di nuovo da distanza ravvicinata, trovando però pronto Wodzicki.
Al 27’ è Nunes a firmare il vantaggio per la Nocerina, con un gol dai trenta metri che sorprende Fusco e infiamma il pubblico, seppur contenuto. Il Monastir non si scoraggia e trova il pari al 37’: Piro, puntuale in area, finalizza con un colpo di testa imparabile, ristabilendo la parità. La prima frazione di gioco vede ancora la Nocerina vicina al gol con Morales e Felleca, senza però riuscire a concretizzare le occasioni.
Ripresa, la Nocerina ci prova ma il Monastir resiste
La ripresa si apre con un ritmo altissimo. La Nocerina sfiora il vantaggio immediato con Aliperta, mentre il Monastir risponde con Pisano e Leone, vicino al gol. Al 7’ Jah colpisce la traversa sugli sviluppi di un cross di Giannone, confermando la concretezza offensiva dei sardi. Il momento decisivo arriva al 41’ quando Simeri firma il nuovo vantaggio dei molossi su assist di Kernezo. Sembra l’azione che possa consegnare i tre punti ai padroni di casa, ma in pieno recupero la solita disattenzione difensiva permette a Corcione di trovare il 2-2 definitivo, regalando un punto prezioso al Monastir.
Il valore del pareggio per il Monastir
Per il Monastir si tratta di un risultato fondamentale. La squadra conferma di poter competere contro le prime del girone e di avere tutte le qualità per inseguire la zona playoff. Il tecnico Angheleddu può sorridere, nonostante la trasferta difficile, per la prova di carattere dei suoi giocatori, capaci di riprendere una squadra in vantaggio per due volte e strappare un pari meritato.
La crisi della Nocerina
Il pareggio casalingo accentua le difficoltà della Nocerina, che ormai colleziona tre pareggi consecutivi. La contestazione dei tifosi ne è la diretta conseguenza: la curva vuota e gli striscioni eloquenti rappresentano la frustrazione della piazza, che vede vanificati gli sforzi profusi sul mercato e le promesse della dirigenza. Il morale dei molossi rischia di subire ulteriori contraccolpi se non arriveranno risposte concrete nelle prossime settimane.
Monastir, una squadra in crescita
La neo promossa Monastir conferma il proprio ottimo stato di forma. Gli schemi di Angheleddu, il 4-3-3 spregiudicato e l’intesa tra i reparti fanno della squadra sarda una vera sorpresa del girone G. La qualità dei gol di Piro e Arbau, unita alla solidità difensiva mostrata nei momenti chiave, mette in evidenza un gruppo che non ha paura di affrontare le big e che punta a dare filo da torcere a tutti gli avversari.
La reazione dei tifosi e il contesto della Serie D
Il contesto della Serie D spesso vede una forte interazione tra squadra e tifoseria. Nel caso della Nocerina, la protesta organizzata della Curva Sud “Silvio Adinolfi” sottolinea quanto le aspettative della piazza siano alte e quanto ogni risultato negativo possa influenzare il clima intorno alla squadra. Un dato di contesto importante per comprendere la pressione che grava sui molossi, che devono reagire rapidamente per mantenere vive le ambizioni stagionali.
Le prospettive per il girone G
Il pareggio di Nocera rappresenta una tappa importante nel cammino del Monastir verso la zona playoff, mentre la Nocerina deve ritrovare equilibrio e concentrazione. La Serie D girone G si conferma un torneo equilibrato e combattuto, in cui la differenza tra successo e delusione può essere determinata dai dettagli, come dimostrano le reti segnate e subite nei minuti finali.
Una partita ad alta intensità
Il 2-2 tra Nocerina e Monastir racconta una partita intensa, equilibrata e ricca di emozioni, giocata sotto l’ombra di tensioni extra-campo. Per il Monastir è un segnale di forza e ambizione, per la Nocerina un monito a rimediare alle lacune difensive e a riconquistare la fiducia dei tifosi. Una partita che resterà nella memoria di entrambe le squadre e che dimostra quanto la Serie D possa regalare spettacolo, passione e colpi di scena fino all’ultimo minuto.



