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mercoledì 17 Dicembre 2025
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Roma femminile, orgoglio europeo: ultima sfida da vincere

Roma femminile scende in campo questa sera al Tre Fontane con una consapevolezza chiara e, allo stesso tempo, dolorosa. La sfida contro il St. Pölten non cambierà il destino europeo delle giallorosse, già eliminate dalla Champions League femminile, ma rappresenta comunque un passaggio fondamentale di questa stagione. Non per la classifica, ormai cristallizzata, ma per l’identità, per il rispetto della maglia e per il bisogno di chiudere la campagna continentale con una vittoria che avrebbe un peso simbolico enorme.

Alle 21, davanti a circa 1.200 tifosi attesi sugli spalti e con la diretta streaming su Disney+, la Roma femminile giocherà una partita che vale soprattutto sul piano morale. È l’ultima occasione per evitare di archiviare l’avventura europea con un solo punto, un bottino considerato insufficiente alla luce delle prestazioni offerte e delle aspettative che accompagnavano la squadra a inizio torneo.

Roma femminile, un cammino europeo sotto le attese

Il percorso della Roma femminile in Champions League è stato complesso e, per certi versi, deludente. Alla vigilia della competizione, in molti immaginavano una squadra pronta a giocarsi fino all’ultimo il passaggio del turno. Le ambizioni erano alte, sostenute dai successi nelle competizioni nazionali e da una crescita costante del progetto giallorosso. La realtà del campo, però, ha raccontato una storia diversa.

Le sfide contro le grandi d’Europa hanno messo in luce un gap ancora evidente, soprattutto sul piano dell’esperienza e dell’intensità. Partite come quella persa a Londra hanno lasciato il segno, non solo nel punteggio ma anche nella consapevolezza di quanto sia alto il livello richiesto per competere stabilmente in Champions.

Lo ha ammesso senza giri di parole anche il tecnico Rossettini, che ha affrontato il tema con grande onestà in conferenza stampa. «Per noi è una partita Importante, veniamo da una brutta sconfitta a Londra contro una squadra difficile. Questa è una delle tre partite che pensavamo di poter vincere, ma le prime due non sono andate bene. Abbiamo raccolto troppo poco per le prestazioni che abbiamo fatto. La nostra ultima occasione per vincere un match e non vogliamo finire a un punto».

Roma femminile, l’importanza dell’orgoglio e del Tre Fontane

Anche se la classifica non offre più appigli, la Roma femminile sente il dovere di onorare l’impegno. Il Tre Fontane, casa simbolica del calcio femminile romanista, è il luogo giusto per cercare una risposta. Vincere significherebbe salutare l’Europa con dignità, ma anche regalare una soddisfazione ai tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.

Il pubblico giallorosso rappresenta una componente fondamentale di questo progetto. La crescita del movimento passa anche da serate come questa, che pur senza obiettivi di classifica mantengono viva la connessione tra squadra e ambiente. Per la Roma femminile, l’Europa resta una tappa imprescindibile del percorso di maturazione.

Rossettini tra autocritica e visione futura

Il tecnico giallorosso ha affrontato il momento con grande lucidità, assumendosi le responsabilità per un’eliminazione arrivata prima del previsto. «Ci aspettavamo di arrivare a preparare questa gara con la possibilità e la speranza di poter andare avanti nel torneo. Questo non è successo e me ne assumo la responsabilità. Sarà una delle tre partite del percorso che consideravamo abbordabili, Non vogliamo chiudere il girone con un solo punto e di questo le ragazze sono pienamente consapevoli».

Parole che raccontano un allenatore conscio dei limiti attuali ma anche convinto del potenziale del gruppo. Rossettini ha sottolineato come questa Champions debba essere vista come un’esperienza formativa, utile per comprendere cosa serve per avvicinarsi al livello delle big europee. «Che insegnamento mi porto da questa Champions? Intanto il livello, le top d’Europa ci costringono a dire che certe partite sono proibitive. Per arrivare a quel livello c’è grossa squadra da fare. Secondo me è un gruppo il nostro che se migliorato può provare a competere a certi livelli».

Il tema mercato e le difficoltà della rosa

Accanto all’analisi tecnica, inevitabilmente, emerge il tema del mercato e della profondità della rosa. La Roma femminile ha dovuto fare i conti con infortuni pesanti e con una stagione estremamente dispendiosa sul piano fisico. Van Diemen ha già chiuso la stagione a causa di un grave infortunio, mentre la situazione di Di Guglielmo è legata a una possibile offerta proveniente dagli Stati Uniti.

Rossettini ha chiarito come il dialogo con la società sia costante. «Ogni giorno ci confrontiamo con la società, Van Diemen sarà fuori per l’intera stagione, di Di Guglielmo ho letto ma ne abbiamo parlato, c’è questa offerta. Sicuramente la società si sta muovendo, conosce le mie idee a riguardo e le possibilità che ci sono per migliorare quello di buono che stiamo facendo».

Il messaggio è chiaro: per crescere in Europa servono investimenti mirati, maggiore esperienza e una rosa più profonda, capace di reggere il doppio impegno tra competizioni nazionali e internazionali.

Le parole di Rachele Baldi e la crescita personale

Accanto a Rossettini, in conferenza stampa, c’era anche Rachele Baldi, diventata titolare tra i pali dopo aver superato Lukasova nelle gerarchie. Il suo racconto è quello di una crescita costruita con pazienza e sacrificio. «Sono venuta per accettare un sfida, mi sono dovuta sudare la titolarità sempre e questa cosa mi ha fatto crescere. Quando sono arrivata non l’ho fatta con aspettative, ma volendo crescere e sudarmi il posto».

Baldi ha ringraziato il tecnico per la fiducia e ha evidenziato quanto questa stagione, nonostante le difficoltà, sia stata formativa. «Il mister mi ha dato fiducia e lo ringrazio, spero di averla ripagata. Anche se dovrò lavorare ancora». Un messaggio che rispecchia lo spirito della Roma femminile, fatta di ambizione ma anche di lavoro quotidiano.

Stanchezza, infortuni e gestione delle energie

Uno dei temi centrali di questa fase della stagione è la stanchezza. Il calendario fitto, gli impegni delle nazionali e i numerosi infortuni hanno costretto lo staff a spremere alcune giocatrici oltre il previsto. «La stanchezza in questo momento si fa sentire. Il carico soprattutto per le nazionali è stato importante. Anche gli infortuni ci hanno portato a spremere altre giocatrici. Il bilancio è positivo. La sosta ci servirà per ricaricare le energie».

Parole che spiegano bene il contesto in cui si inserisce questa ultima gara europea. La Roma femminile arriverà alla partita con la miglior formazione possibile, ma senza forzare recuperi inutili. «Comunque scenderà in campo la formazione migliore possibile, tenendo conto dei recuperi e delle condizioni fisiche e del lavoro straordinario che stanno facendo le ragazze anche alla luce degli infortuni che abbiamo».

Probabili scelte e rotazioni

Galli ha svolto lavoro differenziato per un problema alla caviglia, ma sarà della partita, anche se resta da valutare un suo eventuale impiego dal primo minuto. Non è escluso che Rossettini possa concedere spazio a chi ha giocato meno, pur mantenendo un assetto competitivo.

In difesa le opzioni sono limitate, mentre a centrocampo Pandini e Kuhl scalpitano per una maglia dal primo minuto, con Rieke possibile riferimento davanti alla mediana. In attacco si valutano le soluzioni Pante o Babajide dall’inizio, con Viens come terminale offensivo.

Dopo l’Europa, Coppa Italia e Supercoppa

Archiviata la Champions League, la Roma femminile non avrà tempo di fermarsi. Nel fine settimana c’è la Coppa Italia, un obiettivo concreto e alla portata, prima di una breve pausa e poi della Supercoppa contro la Juventus, primo grande appuntamento del 2026. Una sfida che riaccenderà immediatamente i riflettori e offrirà alle giallorosse la possibilità di misurarsi ancora una volta con il vertice del calcio italiano.

Il percorso europeo, per quanto amaro, può diventare una base di partenza. Le competizioni organizzate dalla FIGC e il confronto costante con il panorama internazionale rappresentano un’opportunità di crescita strutturale, non solo sportiva ma anche culturale, come dimostrano i dati sul movimento femminile pubblicati da istituti come Istat.

Roma femminile, una sfida da vincere comunque

Roma femminile-St. Pölten non dirà molto sulla classifica, ma dirà tanto sul carattere di questa squadra. Vincere significherebbe chiudere un capitolo difficile con un sorriso, ritrovare fiducia e presentarsi ai prossimi impegni con una spinta emotiva diversa.

L’Europa, per ora, resta un sogno rimandato. Ma il percorso della Roma Femminile è tracciato. E anche una partita senza valore aritmetico può diventare fondamentale per costruire il futuro.

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