venerdì 18 Luglio 2025
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Svizzera femminile: esordio amaro a Euro 2025

Esordio amaro per le padrone di casa della Svizzera femminile che, davanti a oltre 34.000 spettatori al St. Jakob-Park di Basilea, hanno vissuto un debutto difficile a UEFA EURO 2025. La sconfitta per 2-1 contro la Norvegia ha lasciato l’amaro in bocca, ma anche segnali incoraggianti per il futuro.

Il racconto della partita

La Svizzera femminile parte forte, colpisce una traversa con Reuteler e trova il vantaggio al 28’ con un gran destro di Riesen. Il pubblico esplode, la squadra sembra in controllo. Ma nella ripresa, la Norvegia cambia marcia: Hegerberg pareggia con un’incornata al 54’ e, pochi minuti dopo, un’autorete di Stierli ribalta il risultato. Nonostante il possesso palla equilibrato e 10 tiri totali, le elvetiche non riescono a concretizzare. La Norvegia, più cinica, porta a casa i tre punti.

Le reazioni

Le protagoniste della Svizzera Femminile hanno reagito in maniera resiliente alla prima batosta in campo. “Abbiamo mostrato compattezza e coraggio, ma dobbiamo migliorare nella gestione dei momenti chiave. Questa sconfitta ci insegna molto”, ha dichiarato la Ct svedese Pia Sundhage, leggenda del calcio femminile. “Queste sconfitte non mi preoccupano più di tanto. Siamo un gruppo: vinciamo e perdiamo insieme. Abbiamo ancora tempo per sistemare i dettagli”, ha aggiunto la capitana Lia Wälti, sottolineando lo spirito di resilienza della squadra. “È frustrante, ma anche motivante. Vogliamo dimostrare che possiamo competere con le migliori”, ha commentato la centrocampista Smilla Vallotto, esprimendo la determinazione del gruppo.

Un’icona in panchina

La ct della Svizzera femminile, Pia Sundhagem, è stata FIFA World Coach of the Year nel 2012, Coach dell’anno WUSA nel 2003, immagine su un francobollo svedese nel 1988 ed è considerata tra le migliori allenatrici della storia del calcio femminile.

La prima vittoria cruciale

A margine della sfida con la Svizzera femminile, la Ct Gemma Grainger, sottolineando la resilienza del gruppo norvegese “Siamo fiere di come abbiamo reagito. Dopo un primo tempo difficile, la squadra ha mostrato carattere e determinazione. Vincere in rimonta contro la Svizzera, padrona di casa, è un segnale forte: siamo qui per competere ad alti livelli”. “Segnare il mio 50° gol con la Nazionale in una partita così importante è un’emozione indescrivibile. Ma la cosa più bella è vedere come la squadra ha lottato insieme. Questo è solo l’inizio”, ha commentato Ada Hegerberg, protagonista della rimonta con un gol e un rigore sbagliato.

Statistiche chiave

Ecco le statistiche chiave del match, che confermano una partita non troppo sbilanciata a sfavore della Svizzera Femminile, ma sostanzialmente bilanciata. Possesso palla: Svizzera 47% – Norvegia 53%. Tiri totali: Svizzera 10 – Norvegia 9. Tiri in porta: Svizzera 4 – Norvegia 5. Falli commessi: Svizzera 12 – Norvegia 10.

L’atmosfera e il pubblico

Il pubblico della Svizzera Femminile ha risposto con entusiasmo: cori, bandiere e una partecipazione che ha reso l’esordio memorabile, nonostante il risultato. L’impatto dell’Europeo in casa è già tangibile, con oltre 600.000 biglietti venduti e un ritorno economico stimato tra i 180 e 193 milioni di franchi.

Cosa significa questa sconfitta

Non è solo una battuta d’arresto. È un’opportunità per crescere. La Svizzera femminile ha mostrato qualità, ma anche fragilità. L’assenza di Alisha Lehmann, tra le più seguite e talentuose, si è fatta sentire, ma ci saranno ancora le sfide con Islanda e Finlandia per cercare la qualificazione. La strada è in salita, ma la voglia di riscatto è palpabile.

Fiducia nel progetto

Le autorità federali non si sono scomposte per la sconfitta della Nazionale femminile all’esordio di UEFA EURO 2025 Il calcio femminile svizzero sta crescendo in modo strutturato, e questa partita rappresenta un passaggio importante nel percorso di maturazione e la Svizzera continua a investire in formazione, visibilità e infrastrutture. L’Europeo in casa è una vetrina storica e c’è la volontà da parte della federazione che ogni giovane calciatrice svizzera si senta ispirata da ciò che sta accadendo.

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