Il calcio regionale del Trentino entra nella pausa invernale con un carico di tensione tutt’altro che trascurabile. Nonostante la Prima Categoria abbia già chiuso i battenti per la sosta, il lavoro del Giudice Sportivo continua a incidere profondamente sugli equilibri dei campionati superiori. Eccellenza e Promozione in Trentino, infatti, si ritrovano a dover fare i conti con ben dodici squalifiche per diffida, un dato che restituisce la misura dell’intensità agonistica di un girone d’andata combattuto fino all’ultimo minuto.
Trentino, pioggia di squalifiche: dodici stop tra Eccellenza e Promozione
In un momento in cui le squadre cercano di tirare il fiato, riorganizzare le idee e pianificare il girone di ritorno, l’elenco dei giocatori indisponibili diventa un elemento cruciale. Le squalifiche, soprattutto quelle derivate da recidività in ammonizione, rischiano di influenzare la partenza del 2025 e di determinare assetti tattici completamente diversi da quelli che gli allenatori di tante squadre del Trentino avevano immaginato.
Trentino: le due giornate a Cia e la stangata che cambia la corsa del Brixen
Fra i provvedimenti più pesanti delle squadre del Trentino spicca senza dubbio la squalifica di due giornate inflitta a Michael Cia del Brixen. Un giocatore esperto, determinante, capace di incidere nei momenti chiave delle partite. La sua assenza obbligata arriverà proprio nel momento in cui il Brixen avrebbe bisogno di stabilità e continuità per restare attaccato alle posizioni che contano.
Il Giudice Sportivo ha comunicato la decisione dopo un episodio che, pur non essendo stato particolarmente eclatante, ha evidenziato l’eccesso di foga agonistica di Cia. Un segnale che conferma quanto la pressione del finale d’anno possa influenzare anche i profili più navigati. Per il Brixen si apre così uno scenario complesso: perdere un leader tecnico e caratteriale per due turni consecutivi significa dover reinventare meccanismi consolidati, soprattutto in una squadra che fa della coralità il proprio marchio distintivo.
Zeni out per un turno: il Bozner perde un pilastro del centrocampo
La squalifica di una giornata inflitta a Mattia Zeni del Bozner completa il quadro delle sospensioni più significative della settimana. Zeni è uno di quei centrocampisti che garantiscono equilibrio, quantità e ordine tattico, caratteristiche che non sempre emergono nelle statistiche ma che risultano decisive nello sviluppo del gioco.
Il Bozner dovrà dunque affrontare la ripartenza del campionato senza uno dei suoi interpreti più affidabili. Una mancanza che potrebbe pesare soprattutto nella fase di transizione difensiva, dove Zeni rappresenta spesso la prima barriera capace di limitare le imbucate avversarie.
Sette diffidati saltano il primo turno del 2025: l’Eccellenza cambia volto
Il vero scossone arriva però dalla lunga lista di giocatori che, raggiunta la quinta ammonizione, dovranno fermarsi nel primo turno del girone di ritorno. Una serie di assenze che rischia di alterare profondamente la competitività della prima giornata del nuovo anno.
Il più colpito è senza dubbio il campionato di Eccellenza del Trentino, che vede ben sette protagonisti fermarsi ai box. A iniziare da Stefan Pareiner del Valle Aurina, giocatore di temperamento e punto di riferimento per la fase difensiva della sua squadra. La sua assenza costringerà la retroguardia a modificare automatismi consolidati, un aspetto mai semplice da gestire dopo una lunga sosta.
Accanto a lui si fermano Samuel Angerer del Gherdeina e Riccardo Ceccarini del Lavis, due elementi che rappresentano molto più di semplici pedine nello scacchiere delle rispettive formazioni. Angerer incarna lo spirito combattivo del Gherdeina, mentre Ceccarini è uno di quei giocatori capaci di interpretare più ruoli, risultando fondamentale nelle rotazioni stagionali.
Proseguendo nell’elenco dei diffidati squalificati delle formazioni del Trentino, ci sono Mattia Turra del Mori S. Stefano, Maximilian Frank del Parcines, Thomas Niederkofler del San Giorgio e Massimiliano Gretter dell’Union Trento. Tutti profili che hanno garantito finora rendimento costante e che ora dovranno osservare un turno di riposo forzato.
Queste assenze arrivano in un momento chiave del campionato: ripartire con il piede giusto significa non solo muovere la classifica, ma anche consolidare le ambizioni di medio periodo. Per molte squadre la prima partita dell’anno rappresenta il termometro della condizione fisica e mentale dopo la pausa. Farlo senza titolari di riferimento rende tutto più complicato.
Unico espulso di giornata: la frenata di Nervo pesa sul Dro Cavedine
L’ultimo turno del girone d’andata ha visto un solo cartellino rosso estratto sul campo, e a farne le spese è stato Michael Nervo del Dro Cavedine. Un’espulsione che ha sorpreso per le modalità e il momento della partita, arrivando in una fase in cui il Dro stava provando a consolidare la propria prestazione.
La sua squalifica per il prossimo turno aggiunge un’ulteriore nota amara per la squadra, già alle prese con un percorso stagionale altalenante. L’assenza di Nervo priverà la formazione trentina di uno dei suoi principali punti di forza sul piano fisico e nel gioco aereo, due caratteristiche fondamentali nel contesto della Promozione, campionato dove il duello individuale e la capacità di vincere le seconde palle fanno la differenza.
Le ulteriori squalifiche per recidiva in Promozione aggravano la situazione
Alla squalifica di Nervo si aggiunge una lista ulteriore di giocatori fermati per recidività in ammonizione, cinque in tutto. Nomi che raccontano quanto la Promozione sia un campionato ricco di intensità e contatti, spesso giocato su ritmi che non lasciano spazio a cali di concentrazione.
A saltare il prossimo turno ci saranno Lorenzo Moscatelli e Christian Trainotti dell’Alense, Matteo Conci dell’Altavalsugana, Mattias Tessaro del Molvenospor e Christian Corradi della Settaurense. Tutte assenze che pesano e che mettono alla prova la profondità delle rose.
L’Alense, in particolare, perderà contemporaneamente due elementi centrali nel proprio gioco. Moscatelli e Trainotti garantivano solidità e presenza nelle due fasi, aspetti che ora dovranno essere compensati con rotazioni non sempre scontate. L’Altavalsugana sarà invece priva di Conci, pedina insostituibile negli equilibri interni della squadra.
Il Molvenospor, già alle prese con un campionato denso di alti e bassi, dovrà rinunciare alla freschezza atletica di Tessaro, mentre la Settaurense si ritroverà senza Corradi, giocatore che porta con sé esperienza e letture tattiche preziose.
Perché la recidività pesa così tanto in Eccellenza e Promozione
Le squalifiche per recidiva, soprattutto nei campionati dilettantistici, hanno un impatto spesso sottovalutato dagli osservatori occasionali. A differenza dei campionati professionistici, dove la profondità della rosa permette di limitare i danni, nelle categorie regionali ogni giocatore rappresenta una componente essenziale dell’identità di squadra.
Le ammonizioni accumulate sono spesso frutto dell’intensità del gioco, della fisicità dei contrasti e dell’atteggiamento propositivo che molte squadre adottano per non perdere contatto con la zona alta o per allontanarsi dai rischi di classifica. Quando le diffide vengono raggiunte a cavallo tra un girone e l’altro, il rischio è di compromettere l’avvio della fase più delicata della stagione: quella in cui si decide davvero la lotta per il titolo, per i playoff o per la salvezza.
Ecco perché i dodici stop di questa settimana assumono un peso specifico superiore rispetto al semplice numero. Si tratta di assenze che influenzano l’assetto delle tante squadre del Trentino, che modificano le scelte tattiche e che costringono gli allenatori a reinventarsi dopo settimane trascorse a lavorare su meccanismi rodatissimi.
Proiezioni per il girone di ritorno: un equilibrio destinato a cambiare
Il girone di ritorno, alla luce di queste squalifiche, rischia di iniziare in maniera completamente diversa rispetto a quanto previsto. Le squadre del Trentino che puntano alla testa della classifica, come Union Trento, San Giorgio o Parcines, si ritroveranno a dover gestire l’assenza di uomini chiave nel momento in cui la lotta per i punti diventerà più serrata.
Chi invece naviga in zone di metà classifica potrebbe approfittarne, cercando una partenza sprint che possa cambiare radicalmente le ambizioni stagionali. Ma il calcio regionale insegna che nulla è scontato: spesso sono proprio le difficoltà iniziali a cementare un gruppo, a creare nuove gerarchie e a far emergere giocatori che fino a quel momento avevano trovato poco spazio.
L’Eccellenza e la Promozione in Trentino si preparano dunque a un gennaio incandescente. La pausa servirà per recuperare energie e lavorare sugli aspetti tattici, ma la consapevolezza che mancheranno pedine importanti condizionerà inevitabilmente i piani di molte squadre.
Un calcio regionale sempre più competitivo e seguito
Il movimento calcistico in Trentino si conferma ancora una volta estremamente vivo, combattuto e capace di regalare emozioni a ogni turno. Le squalifiche, per quanto penalizzanti, fanno parte del gioco e testimoniano il livello agonistico che queste categorie hanno raggiunto.
Chi segue da vicino il calcio dilettantistico sa quanto il Trentino tenga alla propria identità sportiva. Eccellenza e Promozione in Trentino non sono semplici campionati: rappresentano una tradizione, un punto di riferimento per tante comunità, un luogo in cui il calcio è vissuto con passione autentica.
Dodici squalifiche che accendono l’attesa
Il Trentino non smette mai di sorprendere. Anche in un weekend apparentemente tranquillo, con un calendario ridotto, il Giudice Sportivo è riuscito a plasmare nuovi scenari e a ridisegnare l’equilibrio dei campionati. Le dodici squalifiche per diffida rappresentano una sorta di spartiacque: una linea che separa ciò che è stato da ciò che sarà nel girone di ritorno.
Le squadre in Trentino si preparano a riprendere il cammino con la consapevolezza di dover affrontare ostacoli imprevisti. Il pubblico, invece, sa già che gennaio offrirà un calcio vibrante, ricco di imprevisti e colpi di scena. Perché se è vero che le squalifiche possono stravolgere gli equilibri, è altrettanto vero che il calcio regionale sa sempre trovare nuovi protagonisti pronti a stupire.



