La Fidelis Andria attraversa uno di quei momenti della stagione in cui i numeri non raccontano fino in fondo ciò che accade sul campo. Le ultime sconfitte hanno lasciato scorie evidenti, soprattutto nell’umore di una piazza esigente e passionale, ma all’interno della società il clima è improntato alla lucidità e alla volontà di analizzare in profondità il percorso intrapreso. Le parole del direttore sportivo Gianni Califano, rilasciate ai microfoni del Corriere dello Sport, rappresentano un manifesto di responsabilità e autocritica, ma anche di fiducia nel lavoro svolto e nella crescita del collettivo.
La Fidelis Andria non vuole nascondersi dietro gli alibi, ma allo stesso tempo rifiuta letture superficiali di un periodo che va inserito in un contesto più ampio. Il campionato è ancora lungo, le partite da giocare sono molte e il margine per invertire la rotta passa soprattutto dalla capacità di restare uniti nei momenti complicati.
Fidelis Andria e il valore della prestazione
Uno dei passaggi più significativi dell’intervento di Gianni Califano riguarda proprio l’analisi delle prestazioni, spesso distanti dal risultato finale. Il direttore sportivo ha scelto parole chiare, che raccontano una realtà meno scontata di quanto possa apparire osservando la classifica. «Paradossalmente abbiamo prodotto tantissimo. Non sono state brutte prestazioni, abbiamo giocato meglio di altre partite che magari avevamo vinto. Ognuno, a partire da me, deve fare meglio il proprio lavoro e guardare meno a cosa sbaglia l’altro».
In questa dichiarazione c’è tutta la filosofia di un dirigente che non cerca scorciatoie. La Fidelis Andria, secondo Califano, ha espresso un calcio credibile, capace di creare occasioni e di tenere il campo con personalità. I fischi arrivati nell’ultima gara casalinga vengono letti come la somma di più delusioni, non come una bocciatura totale di quanto visto in campo. «I fischi di domenica racchiudono un po’ le tre sconfitte, bisogna essere lucidi. Ma sulla prestazione dico che vorrei che l’andamento delle prossime 18 partite sia come quella di domenica».
Fidelis Andria e la fiducia nell’allenatore
Nel calcio, soprattutto in piazze calde come Andria, l’allenatore è spesso il primo a finire sotto esame nei momenti di difficoltà. Anche su questo tema Gianni Califano ha voluto fare chiarezza, ribadendo un concetto fondamentale per la stabilità del progetto tecnico. «Ci sono sconfitte e sconfitte, non sono queste le partite che mettono in discussione l’operato dell’allenatore».
La Fidelis Andria sceglie quindi la strada della continuità, rifiutando processi affrettati e giudizi emotivi. Il focus non è sull’errore del singolo, ma sulla crescita del gruppo, sulla capacità di migliorare determinate situazioni attraverso il lavoro quotidiano. «È inutile in questa fase concentrarsi sull’errore del singolo ma sulla crescita del collettivo per migliorare determinate situazioni».
Califano non si sottrae comunque al senso di responsabilità che accompagna il ruolo di direttore sportivo. «Poi allenatori e ds sono sempre in discussione ed è giusto sentirsi così. Io mi ci sento sempre, è il fattore che oggi mi permette di lavorare meglio di ieri». Una frase che racconta il valore dell’autocritica come motore di crescita, personale e professionale.
Fidelis Andria e le strategie di mercato
Il mercato rappresenta un altro snodo fondamentale per il presente e il futuro della Fidelis Andria. Le scelte fatte e quelle ancora da valutare sono parte integrante di un progetto che mira a rafforzare la squadra senza stravolgerne l’identità. Califano ha spiegato con chiarezza il senso degli ultimi innesti. «Due giocatori che conoscono bene il nostro girone. Gatto ci dà caratteristiche diverse in attacco, Correnti ti permette di giocare in un centrocampo a tre».
L’esperienza nel girone viene considerata un valore aggiunto, soprattutto in un campionato complesso come quello della Serie D. Il direttore sportivo si sbilancia anche su uno dei nuovi arrivati. «Mi sbilancio: Riccardo sarà protagonista nel girone di ritorno». Una dichiarazione che testimonia la fiducia nelle scelte fatte e nella capacità dei nuovi innesti di incidere sul rendimento della squadra.
Il mercato, però, non è ancora chiuso nelle idee della Fidelis Andria. «Mi piacerebbe aggiungere un attaccante. Con il rientro di Barberini a centrocampo saremo tanti anche lì. Valutiamo un terzo portiere under, vista la poca esperienza di Spera e la carta di identità di Giardino». Parole che raccontano una pianificazione attenta, basata sull’equilibrio della rosa e sulla gestione delle risorse.
Fidelis Andria e i primi 18 mesi di Califano
Il bilancio dei primi 18 mesi di Gianni Califano alla Fidelis Andria è carico di emozioni e orgoglio. «Questo è un dato che mi riempie di orgoglio. Spero che siano sempre di più». Il percorso non è stato lineare, ma caratterizzato da alti e bassi, come lo stesso direttore sportivo ha ammesso senza esitazioni. «È stata un’altalena, da montagne russe».
Il racconto della stagione passata restituisce l’immagine di una squadra costruita con grandi ambizioni, capace di raggiungere la vetta prima di Natale. «Ero arrivato qui l’anno scorso con grandi ambizioni, abbiamo costruito una squadra forte. Eravamo primi a Natale e se ci fosse stata una situazione normale saremmo arrivati fino in fondo». Una frase che lascia intravedere rimpianti, ma anche la consapevolezza di aver lavorato nella giusta direzione.
L’attuale stagione viene vissuta con un senso di responsabilità ancora maggiore. «Questa stagione una nuova proprietà ha creduto in me e ha alimentato in me un senso di responsabilità enorme. Ogni sconfitta mi pesa incredibilmente. Sono il primo a star male quando non arrivano i risultati». La Fidelis Andria, dunque, non è solo un incarico professionale, ma una realtà vissuta con partecipazione emotiva.
Fidelis Andria e il rapporto con l’ambiente
Uno dei passaggi più intensi dell’intervista riguarda il rapporto con la città e con l’ambiente andriese. «C’è un rapporto umano solidissimo, se un giorno dovessi andare via da Andria resterà un grandissimo legame con tutto l’ambiente. Nel post calcio è il luogo dove mi sono sentito più amato». Parole che raccontano un legame profondo, costruito nel tempo e rafforzato dalla sincerità.
La Fidelis Andria vive in simbiosi con la sua piazza, e Califano non nasconde la delusione per un avvio di stagione al di sotto delle aspettative. «La prima cosa è la sincerità nei confronti della piazza. Oggi siamo dispiaciuti perché i ragazzi in campo a inizio stagione avevano alzato l’asticella delle ambizioni con risultati e prestazioni».
Allo stesso tempo, viene ribadita la natura di un’annata particolare. «Sapevamo che sarebbe stato un anno di transizione e ristrutturazione. Serve grande lucidità nei momenti complicati e mi sento molto focalizzato sull’obiettivo». La Fidelis Andria chiede quindi pazienza e fiducia, elementi indispensabili per superare le difficoltà.
Fidelis Andria e l’ostacolo Pompei
Tra le prossime sfide spicca quella contro il Pompei, squadra che sta mettendo in difficoltà molti avversari. Anche in questo caso Califano invita all’umiltà e al rispetto dell’avversario. «Sì, stanno facendo tribolare tante squadre. Bisogna essere umili. Se rispetti il problema, lo risolvi. Occorre rispetto quotidiano dell’elemento negativo».
La Fidelis Andria sa che le vittorie non arrivano per caso, ma sono il frutto di prestazioni importanti e di un atteggiamento mentale corretto. «Le vittorie non arrivano da sole, arrivano con umiltà e una prestazione importante. Servirà quella, soprattutto in un periodo così». Un messaggio chiaro, che chiama in causa squadra, staff e ambiente.
Fidelis Andria e le aspettative future
Lo sguardo finale è rivolto al futuro, con la speranza di vedere crescere l’entusiasmo intorno alla squadra. «Dal punto di vista calcistico, spero di vivere sempre intensamente e di vedere crescere questo entusiasmo. Lo meritano la città e una società che ha fatto enormi sacrifici per competere». La Fidelis Andria vuole continuare a essere protagonista, onorando la propria storia e il sostegno di una tifoseria che non ha mai smesso di crederci.
In un contesto regolato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Fidelis Andria opera con l’obiettivo di consolidarsi e crescere nel rispetto delle regole e della sostenibilità. La stagione è ancora lunga e la Fidelis Andria ha tutte le carte in regola per invertire la tendenza. Le parole di Gianni Califano non sono solo un’analisi, ma un invito alla compattezza, alla fiducia e alla responsabilità condivisa. È da qui che passa il rilancio di una squadra e di una piazza che non hanno mai smesso di sognare.



