La notizia è arrivata come un lampo capace di attraversare un periodo complesso e di rilanciare entusiasmo e ambizione. Alberto Locati, centrocampista classe 2006 del Caldiero, ha ricevuto la chiamata della Rappresentativa Serie D per lo stage programmato a Calmasino di Bardolino, sui campi del centro sportivo di Veronello, sede storica e simbolica per chi vive di calcio e formazione.
Caldiero, Locati convocato: straordinaria occasione in Serie D
Per il giovane diciottenne, arrivato al Caldiero dopo aver attraversato realtà importanti come Cremonese e Sampdoria, questa convocazione rappresenta una conferma del proprio valore, oltre a un segnale potente: il lavoro paga sempre, anche quando le circostanze sembrano remare contro. La convocazione non è un premio effimero ma un riconoscimento concreto della sua crescita e della sua capacità di interpretare il calcio con maturità rara per la sua età.
Lo stage di Veronello, guidato da Giuliano Giannicchedda, è il secondo raduno dedicato ai talenti del Nord Italia. Il primo, riservato ai giocatori del Centro Sud, si era svolto a Guidonia pochi giorni prima. Un percorso strutturato, parte integrante del progetto della Lega Nazionale Dilettanti per valorizzare i giovani più interessanti del massimo campionato dilettantistico. informazioni e aggiornamenti sul lavoro della LND possono essere consultati direttamente sul sito ufficiale della FIGC.
Caldiero in rappresentativa Serie D, un percorso costruito con determinazione e sacrificio
Locati del Caldiero non ha mai fatto mistero della sua ambizione: crescere, imparare e conquistarsi ogni spazio possibile sul campo. Dopo il passaggio dalle giovanili della Cremonese e il successivo approdo alla Sampdoria, realtà di altissimo livello formativo, la scelta di sposare il progetto Caldiero è stata dettata dalla volontà di giocare, mettersi alla prova e confrontarsi con il calcio dei grandi.
E infatti, appena arrivato, Alberto è diventato titolare inamovibile in un centrocampo dinamico, tecnico, abituato a costruire gioco con intelligenza e velocità. La sua mezzala moderna, capace di unire inserimenti, copertura e qualità nel palleggio, ha subito convinto lo staff tecnico e ha trovato spazio nell’undici di Cristian Soave. Poi il percorso, come spesso succede nel calcio, ha cambiato direzione. Il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 ha modificato equilibri, ruoli, priorità.
Con l’inserimento di Liberati e l’esigenza di impiegare l’under classe 2007 da schierare a sinistra tra Borgna e Parisi, Locati ha dovuto fare un passo indietro, accettando la panchina con la maturità di chi sa che il calcio è un flusso, non una fotografia. Questa fase avrebbe potuto frenarlo, ma invece è diventata un banco di prova. Ha continuato ad allenarsi, a insistere, a non perdere mai la testa. E quando è arrivata la chiamata della Rappresentativa, la soddisfazione è stata doppia, perché conquistata in un momento non semplice.
La chiamata che cambia la prospettiva
Nella partita contro il Villa Valle, disputata domenica scorsa, Locati è tornato in campo a inizio secondo tempo, inserito da Soave per sostituire l’infortunato Borgna. Nonostante una settimana complicata da sintomi influenzali, il centrocampista gialloverde ha giocato quaranta minuti intensi, mostrando quella lucidità e quella cattiveria agonistica che l’hanno sempre contraddistinto. Una prestazione che ha fatto bene al Caldiero, ma che soprattutto ha confermato a Giannicchedda di aver convocato il giocatore giusto.
Lo staff della Rappresentativa Serie D monitora con attenzione il rendimento degli under più promettenti, spesso confrontando dati, minutaggi, statistiche e progressioni tecniche.
Per Locati del Caldiero, lo stage di Veronello non è soltanto un premio, ma un vero banco di prova: un contesto competitivo, ricco di colleghi talentuosi provenienti da diversi club del Nord Italia, dove ogni dettaglio può fare la differenza. Gli allenamenti guidati da Giannicchedda non sono semplici sessioni tecniche, ma momenti di osservazione, studio, confronto. La presenza di figure tecniche in grado di cogliere sfumature tattiche e caratteriali offre ai giovani la possibilità di emergere con personalità.
Il valore simbolico di Veronello e l’eredità di una storia calcistica
Il centro sportivo di Veronello evoca ricordi, tradizioni, un senso quasi romantico del calcio che si costruisce attraverso passione e quotidianità. Molti giocatori, negli anni, hanno calcato quei campi per allenarsi, formarsi, sognare un futuro nel professionismo. Per Locati, entrare in quell’ambiente con la maglia della Rappresentativa significa compiere un passo fondamentale nel proprio cammino sportivo.
Qui non si valuta solo il talento, ma la mentalità. La capacità di inserirsi in un gruppo sconosciuto, di interpretare le indicazioni dello staff, di mostrare equilibrio e spirito competitivo. Locati, che ha già dimostrato di saper affrontare con determinazione i cambiamenti tattici e le diverse richieste di gioco, arriva a Veronello con la consapevolezza di chi sa che ogni minuto conta.
Un Caldiero che osserva con orgoglio
Il club può ritenersi orgoglioso della convocazione del suo giovane centrocampista. La filosofia della società veneta da sempre punta sui giovani, su un progetto tecnico fondato sulla crescita e sulla valorizzazione. Vedere un proprio tesserato selezionato tra i migliori del Nord Italia è motivo di prestigio e testimonia la qualità del lavoro svolto quotidianamente dallo staff tecnico.
Non è un caso che allo stesso raduno siano stati convocati anche Tonica e Fortun del Legnago e Jassey del Chievo, segno che in questa parte di Veneto il calcio sta vivendo un periodo florido per quanto riguarda la formazione dei giovani.
Le prospettive future e gli scenari possibili
La partecipazione allo stage della Rappresentativa non garantisce automaticamente un posto nella rosa definitiva che affronterà tornei, amichevoli o competizioni ufficiali, ma aumenta esponenzialmente la visibilità del giocatore. Molti club professionistici seguono con attenzione gli stage organizzati dalla LND, alla ricerca di profili emergenti che possano rinforzare i propri settori giovanili o, nei casi più maturi, entrare in orbita prima squadra.
Locati, per età e qualità, rientra perfettamente nella categoria dei talenti che potrebbero attirare l’interesse di realtà superiori. Tuttavia, il giovane centrocampista sembra ben radicato nel suo presente. Ritiene Caldiero un ambiente ideale: stimolante, tecnico, capace di offrirgli la possibilità di crescere senza pressioni eccessive. L’obiettivo è chiaro: lavorare, migliorare, ascoltare i consigli di chi lo segue quotidianamente.
Ciò che accadrà dopo lo stage dipenderà molto da come saprà interpretare questo momento. Il calcio è un’onda, e Locati ora è nel punto più alto: starà a lui continuare a cavalcarla senza perdere equilibrio, puntando sempre alla versione migliore di sé stesso.
Una storia che ispira e un messaggio ai giovani calciatori
Il percorso di Locati rappresenta un esempio chiaro di ciò che significa perseverare. Non basta un talento naturale. Non basta una buona partenza nelle giovanili di club professionistici. Ciò che fa davvero la differenza è la capacità di reggere il peso dei cambiamenti, l’intelligenza di adattarsi, la determinazione nel non abbattersi di fronte a una scelta tattica o a un periodo difficile.
Il suo approdo allo stage della Rappresentativa Serie D è un messaggio forte per tutti i giovani che militano nei settori dilettantistici. Ogni allenamento conta, ogni minuto in campo racconta qualcosa, ogni sacrificio costruisce un mattone della propria carriera. Nessun percorso è lineare, nessun ruolo è garantito, nessun risultato è definitivo. Ma la possibilità di emergere è reale e concreta, come dimostra la storia del giovane centrocampista del Caldiero.
Il presente come trampolino, il domani tutto da scrivere
La storia di Locati del Caldiero convocato continuerà a far parlare nelle prossime settimane. Lo stage di Veronello potrebbe rappresentare solo un capitolo, oppure la svolta. Ma ciò che conta oggi è la consapevolezza che un giovane con talento, personalità e resilienza ha ottenuto un riconoscimento meritato. Il resto sarà il campo a scriverlo, come sempre nel calcio.
Il Caldiero osserva, tifa, sostiene. La Rappresentativa attende di vederlo all’opera. E Locati, con il suo passo sicuro e la sua visione lucida, è pronto a dimostrare di essere non solo una promessa, ma un giocatore in piena crescita.
Il calcio vive di storie come questa: autentiche, appassionate, costruite giorno dopo giorno senza rumore ma con la forza delle cose che contano davvero.



