L’Este in Serie D ha aggiunto un altro tassello alla sua stagione impeccabile, mantenendo l’imbattibilità dopo undici giornate di campionato. Il pareggio ottenuto sul campo del Bassano, in una sfida intensa e combattuta, ha confermato la solidità e la maturità della squadra allenata da Andrea Pagan. Al “Mercante”, i giallorossi hanno mostrato carattere e organizzazione, andando in vantaggio al 39’ con Gabriele Dalla Bernardina, abile a sfruttare una respinta e a insaccare con precisione.
Il Bassano ha reagito al 49’ con Cecchin, riportando il punteggio in parità. Nella ripresa, l’Este ha gestito con intelligenza, abbassando il baricentro e difendendo il risultato con compattezza. Il punto conquistato consente alla squadra di salire a quota 19, restando in scia del Legnago e del Mestre, e confermandosi come l’unica formazione ancora imbattuta nel Girone C.
Este in Serie D, le radici di una passione centenaria
Fondata nel 1920 dal Cavaliere Domenico Meneghello, l’Associazione Calcio Este in Serie D è una delle società più longeve del calcio dilettantistico veneto. Nata come Unione Sportiva Estense, la squadra ha attraversato diverse epoche, disputando campionati di Terza e Quarta Divisione durante il periodo fascista, per poi tornare alla denominazione originaria. La città di Este, in provincia di Padova, ha sempre rappresentato il cuore pulsante del progetto sportivo, alimentando una passione che si rinnova da oltre un secolo.
Uno degli episodi più significativi della storia giallorossa risale alla stagione 1960-1961, quando l’Este vinse il Girone C di Prima Categoria, superando il Rovigo con due punti di vantaggio. Nonostante il successo, la squadra non ottenne la promozione diretta in Serie D, a causa delle regole dell’epoca. Quella vittoria rimase per anni il simbolo di un sogno sfiorato, ma mai dimenticato.
Este in Serie D, ventuno stagioni di orgoglio dilettantistico
Nel corso della sua lunga storia, l’Este in Serie D ha disputato ben 21 stagioni, confermandosi come una delle realtà più stabili e competitive del girone. Il “Nuovo Stadio Comunale” di Este, con una capienza di circa 1.300 posti, è il teatro delle emozioni calcistiche locali, dove ogni domenica si rinnova il legame tra squadra e tifosi. La società ha saputo costruire una struttura solida, investendo nel settore giovanile e consolidando la propria presenza nel panorama dilettantistico.
Negli ultimi anni, sotto la presidenza di Renzo Lucchiari e la guida tecnica di Andrea Pagan, l’Este in Serie D ha intrapreso un percorso di crescita ambizioso, puntando su una rosa giovane e su una mentalità vincente. La stagione in corso, con l’imbattibilità ancora intatta, è la testimonianza di un gruppo maturo e determinato, capace di affrontare ogni sfida con equilibrio e intensità.
Una squadra che sa soffrire e reagire
Il pareggio contro il Bassano ha mostrato una delle qualità più preziose dell’Este: la capacità di soffrire e di reagire con lucidità. Dopo il gol subito, la squadra non si è disunita, ma ha saputo gestire la pressione e difendere il risultato con ordine. Pagan ha dimostrato ancora una volta di saper leggere le partite, adattando il piano tattico alle esigenze del momento. La prossima sfida contro il Brian Lignano sarà un ulteriore banco di prova, ma l’Este ha già dimostrato di avere le carte in regola per competere ai vertici.
Un progetto che guarda al futuro
L’Este non è solo una squadra, ma un progetto che guarda al futuro con ambizione e responsabilità. La valorizzazione dei talenti locali, l’investimento nelle infrastrutture e il legame con il territorio sono i pilastri di una visione che punta a consolidare la presenza dell’Este in Serie D e a costruire una base solida per eventuali traguardi superiori. La società lavora con attenzione anche sul piano organizzativo, mantenendo una gestione sostenibile e orientata alla crescita.
La forza di una comunità
La storia dell’Este è fatta di passione, sacrificio e orgoglio. Un secolo di calcio, 21 stagioni dell’Este in Serie D, e una comunità che continua a sostenere con entusiasmo i colori giallorossi. Ogni partita è un’occasione per rinnovare il senso di appartenenza, ogni risultato è il frutto di un lavoro collettivo che coinvolge dirigenti, staff tecnico, giocatori e tifosi. Il futuro è aperto, e l’Este è pronta a scrivere nuove pagine, con la stessa dedizione che ha accompagnato ogni passo del suo lungo cammino.



