Il successo del Martina per 3-2 nel derby del Girone H di Serie D non è stato soltanto un risultato importante per la classifica, ma un’autentica dichiarazione d’intenti. La squadra di Laterza ha superato una prova di maturità, mostrando qualità tecniche, carattere indomabile e una nuova consapevolezza di sé. Un successo fondamentale, arrivato nel giorno in cui un ragazzo del 2005 ha deciso di prendersi la scena con la naturalezza dei predestinati. Paolo Virgilio, ex Monopoli, ha firmato una doppietta da applausi, regalando un pomeriggio che resterà nella memoria dei tifosi.
Il Martina cercava conferme dopo un avvio di stagione fatto di alti e bassi, segnali di crescita alternati a momenti di tensione. La vittoria della scorsa settimana aveva acceso una fiamma di fiducia, ma serviva un test più complesso per comprendere il reale spessore della squadra. E il derby con il Fasano, in un girone competitivo e ricco di rivalità territoriali come l’H di Serie D, era la prova perfetta per misurare ambizione, identità e solidità.
Martina: segnali di crescita
Il derby parte a ritmo altissimo tra mosse tattiche e occasioni. Fin dai primi minuti, l’intensità della gara è stata evidente. Il Martina è entrato in campo con la voglia di imporre ritmo, pressing e qualità. Dopo appena tre minuti, Resouf si è messo in moto, dimostrando la sua forza nell’uno contro uno e la capacità di spezzare le linee avversarie. Il suo affondo ha portato subito alla prima occasione per D’Arcangelo, fermato sul più bello dalla difesa del Fasano. Passano pochi istanti e un altro cross velenoso del franco-congolese sfiora la deviazione del centravanti biancoazzurro.
Martina, un derby da ricordare: trionfo spettacolare col Fasano
Il Fasano non è rimasto a guardare e ha risposto con concretezza. Le giocate di Corvino, la qualità di Zenelaj e la fisicità di Santarpia hanno tenuto costantemente in allerta la retroguardia martinese. Al 20’ Lombardo si è superato su Zenelaj, mentre un minuto dopo la barriera ha respinto una punizione insidiosa del solito Corvino.
Il primo tempo è stato un continuo botta e risposta, con episodi che avrebbero potuto cambiare più volte il volto della gara. Il Martina ci ha provato con Piriz e poi con De Mori, mentre il Fasano ha sfiorato l’eurogol quando Corvino ha centrato l’incrocio dei pali da calcio piazzato, un gesto tecnico che ha fatto trattenere il fiato ai presenti. Lombardo, portiere ospite, è stato strepitoso nel respingere il colpo di testa di D’Arcangelo e il tiro di Santarpia nel recupero.
Sembrava che il primo tempo dovesse chiudersi senza reti, ma la storia del derby aveva altri piani.
La scintilla di Virgilio che accende il Martina
Al 45’+2, su un calcio d’angolo battuto da Zenelaj, la palla attraversa tutta l’area del Fasano, sfuggendo a difensori e attaccanti. Arriva sul sinistro di Paolo Virgilio, che senza pensarci due volte lascia partire un tiro potente e preciso. Un missile che si insacca alle spalle di Lombardo.
È il gol che sblocca la gara e che, soprattutto, libera l’entusiasmo dei tifosi, consapevoli di trovarsi di fronte a un talento puro. La prima rete stagionale per il classe 2005 arriva nel giorno più caldo, nella partita più intensa, contro un avversario che ha fatto sudare e soffrire ogni azione.
Il primo atto del suo personale show, però, era solo l’inizio.
Ritmo altissimo anche nella ripresa: tra errori, rabbia e talento
Il secondo tempo si apre con il Fasano deciso a riprendere la gara. Una squadra che ha costruito la propria identità sulla forza del collettivo e sulla qualità di alcuni interpreti esperti come Corvino. L’1-1 arriva al 53’, sugli sviluppi di un’azione confusa dopo un corner, con la difesa martinese incapace di liberare e il portiere Rossi sorpreso dal rimbalzo.
Ma il Martina non si scompone. La reazione è immediata, lucida, fatta di convinzione e organizzazione. Laterza gestisce il gruppo con la calma dei grandi allenatori e la squadra risponde dall’interno del campo mantenendo ordine e linea di gioco.
Al 66’ tocca ancora a Virgilio cambiare il destino del derby. Dopo un corner guadagnato da una punizione battuta da Zenelaj, il giovane centrocampista riceve al limite dell’area una palla che sembra innocua. Controllo, preparazione rapida, rasoterra angolato. Lombardo si allunga ma non arriva. È 2-1, e lo stadio esplode.
Una doppietta, due gol fotocopia per potenza e qualità. Due lampi da giocatore vero.
La magia di Resouf e il tentativo finale del Fasano
Con il pubblico in festa, il Martina cavalca l’onda dell’entusiasmo. Al 71’ arriva il 3-1, frutto di una giocata magistrale di Shavy Resouf. Il numero sette prende palla sulla destra, punta l’uomo, entra in area con decisione e a tu per tu con il portiere trova la precisione giusta per firmare il tris. È il gol che sembra chiudere la partita, l’azione perfetta che testimonia quanto questo giocatore sia cresciuto e quanto Laterza abbia lavorato per trasformarlo in un’arma continua sulla corsia.
Il Fasano, però, è squadra vera e rientra in partita al 76’ con una punizione capolavoro di Corvino. Una rete che riaccende la contesa e apre un finale vibrante. Al 90’+3, lo stesso Corvino colpisce il palo, sfiorando un pareggio che sarebbe stato clamoroso. Il brivido corre lungo la schiena dei tifosi martinesi, che respirano solo al fischio finale.
È 3-2. È vittoria. Ma soprattutto è una dichiarazione di forza.
Il peso di un successo che va oltre i tre punti
Questa vittoria va oltre il punteggio, oltre il dato statistico, oltre il momento. È un successo che dice molto sulla crescita del gruppo, sulla mentalità voluta da Laterza, sulla maturità raggiunta da tanti giovani che stanno diventando colonne portanti del progetto. Il Martina ha mostrato muscoli, qualità e spirito. Ha sofferto nei momenti più difficili, ha saputo colpire con precisione chirurgica, ha tenuto la testa alta nei minuti in cui il Fasano ha provato a ribaltare tutto. Una prova da squadra vera.
E soprattutto, ha trovato in Virgilio un faro. Un ragazzo che, con la doppietta più importante della sua giovane carriera, potrebbe aver segnato una svolta anche nella sua crescita personale. Oggi, questo talento biancoazzurro ha confermato di meritare pienamente attenzioni e responsabilità.
Resouf, Virgilio e una squadra in crescita: quali prospettive?
Il mini filotto di tre risultati utili consecutivi, unito ai due successi interni, ha riportato il Martina a contatto con la zona playoff. La graduatoria del Girone H è complessa e ricca di squadre attrezzate, ma i biancazzurri hanno dimostrato di possedere identità e armi per giocarsela con tutti. La Serie D è un campionato duro, dove la costanza è l’elemento che fa la differenza. Il derby contro il Fasano non è solo un capitolo esaltante della stagione, ma potrebbe rivelarsi un punto di svolta.
Un derby che entrerà nella storia del Martina
La frase Martina un derby da ricordare col Fasano non è un semplice slogan, ma la sintesi perfetta di una delle partite più emozionanti della stagione. Un match che ha regalato spettacolo, emozioni, gol di grande qualità e un finale palpitante. Una gara in cui il Martina ha dimostrato di possedere anima, compattezza e un talento cristallino destinato a fare strada.
Il cammino è ancora lungo, ma questa vittoria rappresenta un segnale inequivocabile: il Martina c’è, lotta, cresce e sogna. E lo fa con i suoi giovani, con il suo pubblico, con la forza di una città che vive di calcio e che sa riconoscere quando una squadra sta finalmente diventando grande.
