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martedì 16 Dicembre 2025
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Reggina, una sfilza di vittorie che cambia il volto della stagione

La Reggina realizza una sfilza di vittorie che non può più essere considerata casuale, ma il frutto evidente di un percorso di crescita solido, costante e sempre più convincente. Al “Granillo”, davanti a oltre 6.500 spettatori, gli amaranto superano il Milazzo per 2-0 e centrano il quarto successo consecutivo, confermando uno stato di forma eccellente e, soprattutto, una ritrovata affidabilità difensiva che rappresenta la vera svolta di questo momento stagionale.

La vittoria contro i siciliani arriva con autorità, maturata già nel primo tempo e gestita con intelligenza nella ripresa, nonostante i tentativi di reazione degli ospiti. Un successo che alimenta entusiasmo e consapevolezza, anche se la classifica, almeno per ora, restituisce solo in parte quanto la Reggina sta costruendo sul campo.

Reggina, il Granillo ritrova entusiasmo e fiducia

Il clima che si respira al Granillo è quello delle grandi occasioni. Il pubblico amaranto risponde presente, riempiendo lo stadio e accompagnando la squadra per tutta la durata dell’incontro. La Reggina sente il sostegno e lo trasforma in energia positiva, partendo con un atteggiamento aggressivo e propositivo fin dai primi minuti.

Il Milazzo prova a contenere l’iniziativa dei padroni di casa, ma la pressione amaranto è costante, fatta di possesso palla, verticalizzazioni rapide e grande attenzione in fase di non possesso. È il segnale di una squadra che sa cosa vuole e che, soprattutto, ha trovato una propria identità.

Reggina, l’emergenza non ferma la Reggina di Torrisi

La vittoria assume un valore ancora più importante se si considera il contesto. Mister Alfio Torrisi deve fare i conti con un’emergenza profonda. Le squalifiche di Mungo, Salandria e Sartore, unite alle assenze per infortunio di Adejo, Barillà, Lanzillotta, Palumbo e Porcino, riducono notevolmente le opzioni a disposizione.

Eppure, proprio nelle difficoltà, la Reggina dimostra di essere cresciuta. Torrisi ridisegna l’assetto, lancia dal primo minuto Desiato come terzino destro e Fofana in mediana, mentre in avanti le scelte sono praticamente obbligate con Edera, Bevilacqua e Ragusa alle spalle di Ferraro. Una formazione rimaneggiata, ma compatta, che interpreta la gara con grande ordine tattico.

Edera accende la partita con una giocata di qualità

Il vantaggio amaranto arriva al 17’ ed è la fotografia del momento di fiducia che attraversa la Reggina. Edera prende palla, punta l’uomo e conclude con precisione sul primo palo, sorprendendo la difesa del Milazzo. È una giocata individuale di alto livello, che rompe l’equilibrio e indirizza la gara sui binari desiderati dai padroni di casa.

Il gol libera ulteriormente la manovra della Reggina, che continua a spingere senza perdere equilibrio. La squadra non si scompone, non abbassa il ritmo e mantiene alta la concentrazione, consapevole che un secondo gol potrebbe chiudere definitivamente i conti.

Ferraro e la punizione che vale il raddoppio

Il colpo che mette al sicuro il risultato arriva allo scadere del primo tempo. Al primo minuto di recupero, Ferraro si incarica di una punizione dal limite e disegna una traiettoria che supera la barriera e si infila alle spalle del portiere. È il 2-0 che fa esplodere il Granillo e certifica la superiorità della Reggina nella prima frazione.

Il raddoppio ha un peso specifico enorme, perché consente agli amaranto di affrontare la ripresa con maggiore serenità, potendo gestire il ritmo e sfruttare eventuali spazi concessi dal Milazzo.

Una difesa che non concede nulla

Se l’attacco colpisce con puntualità, la vera forza della Reggina in questa fase è la solidità difensiva. Contro il Milazzo arriva la quarta vittoria consecutiva senza subire gol, un dato che racconta più di mille parole. La squadra è corta, attenta, sempre pronta a raddoppiare e a leggere le situazioni di pericolo con anticipo.

Nella ripresa il Milazzo prova a cambiare passo, cercando di riaprire la gara con maggiore aggressività. La Reggina, però, non si lascia sorprendere. Il giovane portiere amaranto Mileto si fa trovare pronto quando chiamato in causa, con interventi decisivi che evitano un passivo più pesante per gli ospiti e blindano il risultato.

Gestione e maturità nella ripresa

Il secondo tempo non regala grandi emozioni in termini di gol, ma racconta molto della maturità raggiunta dalla Reggina. Gli amaranto non cercano forzatamente il terzo gol, ma amministrano con intelligenza, spezzando il ritmo, facendo girare il pallone e difendendo con ordine.

È un segnale importante, perché in un campionato equilibrato come la Serie D saper gestire il vantaggio è spesso la chiave per portare a casa punti pesanti. La Reggina dimostra di aver imparato la lezione, trasformando il controllo della gara in un’arma decisiva.

Reggina, una sfilza di vittorie che pesa sulla classifica

Reggina, una sfilza di vittorie che però, guardando la classifica, sembra non trovare ancora piena corrispondenza numerica. Con il successo sul Milazzo, gli amaranto salgono a 24 punti e occupano l’ottava posizione. Un piazzamento che racconta solo in parte il momento positivo della squadra, in un Girone I estremamente combattuto, soprattutto nelle zone alte.

La giornata conferma quanto il campionato sia equilibrato. L’Igea Virtus perde il derby a Messina e cede il primo posto al Savoia, che supera l’Athletic Palermo e sale a quota 31. Un dato che rende ancora più prezioso il filotto della Reggina, chiamata ora a dare continuità per risalire ulteriormente la graduatoria.

Il valore del lavoro di Torrisi

Dietro questa crescita evidente c’è il lavoro quotidiano di Alfio Torrisi e del suo staff. La capacità di adattarsi alle emergenze, di valorizzare chi entra e di mantenere alta la concentrazione del gruppo è uno dei fattori chiave di questa fase positiva. La Reggina appare più squadra, più consapevole dei propri mezzi e meno vulnerabile nei momenti di difficoltà.

I singoli al servizio del collettivo

Le prestazioni individuali di Edera e Ferraro spiccano per qualità e incisività, ma il vero punto di forza della Reggina resta il collettivo. Tutti sanno cosa fare, tutti partecipano alla fase difensiva e offensiva, creando un equilibrio che rende la squadra difficile da affrontare.

Anche i giovani, come Mileto, rispondono presente quando chiamati in causa, dimostrando personalità e affidabilità. Un segnale importante per una società che punta a costruire un percorso solido e sostenibile.

Lo sguardo al prossimo ostacolo: Sambiase

Il calendario non concede pause. Domenica prossima la Reggina chiuderà il girone d’andata e l’anno solare con una trasferta insidiosa a Lamezia Terme contro il Sambiase. Gli avversari vantano la difesa meno battuta del Girone I e arrivano da uno 0-0 sul campo della Nissa a Caltanissetta.

Sarà un banco di prova significativo per misurare ulteriormente le ambizioni amaranto. Continuare questa serie positiva significherebbe lanciare un messaggio forte a tutto il campionato, dimostrando che la Reggina non è più una semplice outsider, ma una squadra in piena evoluzione.

Reggina, una sfilza di vittorie che riaccende l’orgoglio amaranto

Reggina, una sfilza di vittorie che riaccende l’orgoglio di una piazza esigente e appassionata. Il Granillo torna a essere un fortino, la squadra risponde sul campo e l’entusiasmo cresce giornata dopo giornata. La strada è ancora lunga, la classifica resta corta, ma i segnali sono chiari.

La Reggina, intanto, continua il suo cammino. Quattro vittorie consecutive, zero gol subiti e una sensazione sempre più diffusa: questa squadra ha trovato la propria direzione. Ora serve continuità, perché nel calcio, soprattutto in Serie D, è l’unica vera chiave per trasformare una striscia positiva in una stagione memorabile.

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