La Reggina terza vittoria consecutiva non è un semplice dato statistico: è una bocca di ossigeno, un’iniezione di fiducia, una scossa che può davvero cambiare il corso della stagione. Nella quindicesima giornata del girone I di Serie D la squadra amaranto è riuscita a imporsi sul campo del Paternò col punteggio di 0-2, grazie ai gol di Ragusa nei primi minuti e di Girasole nella ripresa.
Reggina vola: terza vittoria consecutiva e speranza playoff
Una prestazione solida, concreta, vissuta con il piglio di chi vuole tornare a essere protagonista. Questo successo non solo tiene viva la speranza playoff, ma restituisce nuova linfa ad un ambiente che — dopo un avvio stentato — aveva bisogno di risposte sul campo.
Mentre la Reggina festeggia, però, il bilancio delle calabresi impegnate nella giornata assume toni contrastanti. Solo un’altra squadra del territorio – la Vibonese – raccoglie un punto, mentre la Sambiase e la Vigor Lamezia escono sconfitte dal campo, complicando la loro corsa nella lotta per la salvezza.
In un campionato spietato come quello della Serie D, ogni partita può cambiare un destino. Ma per la Reggina, questo turno suona come una piccola rinascita.
Una Reggina concreta e determinata a Paternò
Andare in trasferta, affrontare una squadra che lotta per la salvezza come il Paternò e portare a casa tre punti senza concedere nulla: questo è il segnale più forte che la Reggina potesse dare in un momento delicato. Dopo un avvio incerto, con alti e bassi, la squadra di mister sta trovando una sua identità: compattezza, equilibrio a centrocampo, attenzione difensiva e cinismo negli ultimi sedici metri.
Il vantaggio arriva presto: Ragusa trova la rete poco dopo l’inizio, mettendo la squadra in condizione di gestire la gara, di abbassare i ritmi quando serve, di non correre rischi inutili. Nella ripresa Girasole firma il raddoppio, approfittando di una situazione in cui la Reggina sembrava saldamente padrone del campo. Non è stato un trionfo spettacolare di gioco spumeggiante, ma è stata una vittoria di sostanza, fatta di concretezza, sacrificio e lucidità. In Serie D, spesso, è così che si vincono le partite.
Con questo successo, la Reggina scavalca qualche avversario nelle posizioni di centro-classifica e si riavvicina a un gruppo competitivo per cercare quel posto playoff che, all’inizio del torneo, sembrava un miraggio.
Il contesto del girone I: equilibrio e tante squadre in lotta
Il girone I di Serie D 2025-2026 è finora un campionato segnato dall’equilibrio. Nessuna squadra sembra essere riuscita a staccare davvero il gruppo, e molte si alternano nelle posizioni di vertice o di rincorsa. Prima del turno la classifica vedeva squadre come Savoia, Nuova Igea Virtus, Athletic Club Palermo contendersi il primato, ma con margini molto ridotti.
Per la Reggina, partire in quarta e riuscire a centrare tre vittorie consecutive significa tornare credibile. La classifica, dopo la quindicesima giornata, la coloca in zona utile, a ridosso di un gruppetto che può ancora giocarsi qualcosa di importante.
Messina Nel Pallone
Questo dimostra che nel calcio dilettantistico – ma competitivo come la Serie D – la differenza la fa la continuità. E adesso la Reggina sembra aver ritrovato quella marcia giusta che mancava da tempo.
Il bilancio delle calabresi: momenti contrastanti e obiettivi diversi
Se la Reggina brinda, la situazione delle altre calabresi impegnate nel girone I è più complessa. La Vibonese torna da Palermo con un punto, risultato che offre almeno un briciolo di morale dopo un momento difficile. Tuttavia, non basta per rilanciare realmente una stagione che pare già in salita.
La Sambiase, invece, incappa in una battuta d’arresto pesante: la sconfitta contro il Milazzo interrompe una striscia di sei risultati utili consecutivi e complica non poco il cammino dei giallorossi, proiettati verso l’obiettivo salvezza. Anche la Vigor Lamezia cade, questa volta contro il ACR Messina, e si ritrova invischiata in una zona pericolosa della classifica.
Messina Nel Pallone
Il dato è chiaro: per molte società calabresi la stagione rischia di trasformarsi in una lotta contro il tempo, dove ogni partita vale come se fosse una finale. La continuità, la solidità mentale e l’attenzione ai particolari diventano fondamentali.
Perché la vittoria della Reggina vale più di tre punti
Spesso nel calcio dilettantistico, la vittoria conta tanto sul campo quanto sul piano psicologico. Per la Reggina, conquistare tre successi di fila significa riscattare l’inizio difficoltoso, ritrovare fiducia nei propri mezzi e dare un segnale forte alle altre squadre del girone. Significa far capire che non è più una squadra da metà classifica, ma una candidata concreta a inserirsi nella lotta playoff. Significa che la mentalità c’è, che il gruppo è compatto, che la strada imboccata può portare lontano. E in un campionato come la Serie D, spesso imprevedibile e pieno di insidie, la fiducia può fare la differenza.
Le sfide che attendono la Reggina: continuità e concretezza
Adesso la vera prova comincia. Non basta aver vinto tre partite di fila: serve dimostrare di essere costanti. Il calendario rimane fitto, gli avversari non concedono nulla e ogni errore può pagarsi carissimo. La Reggina dovrà confermare che la vittoria contro il Paternò non è stata un caso, ma il risultato di un progetto serio, di una serenità ritrovata, di un equilibrio tattico e mentale. Serve concretezza nella fase difensiva, produttività in attacco e capacità di gestire anche le partite meno brillanti con pragmatismo.
Inoltre, il gruppo dovrà continuare a credere nel proprio potenziale: la fiducia guadagnata finora va mantenuta con umiltà e determinazione.
Un messaggio per il mondo del calcio calabrese
La Reggina terza vittoria consecutiva manda anche un messaggio alle altre squadre calabresi: non è finita, non è mai finita fino all’ultimo fischio. Nella parte medio-bassa della classifica ogni punto può valere doppio, ogni partita è un’occasione per rilanciarsi o riscattarsi.
Per la Vibonese, la Sambiase, la Vigor Lamezia — ma anche per chi guarda da fuori — è un campionato dai tanti volti, imprevedibile e appassionante. E la storia della Reggina dimostra che con cuore, orgoglio e capacità di rialzarsi si può tornare a sperare.
La Reggina guarda avanti con fiducia
La Reggina terza vittoria consecutiva è molto più di un segnale sportivo: è un urlo di dignità, ambizione e speranza. È la prova che anche dopo un inizio complicato, con carattere e lavoro si può risalire. È la dimostrazione che in un campionato difficile come la Serie D, la coesione di gruppo, la mentalità giusta e la determinazione fanno la differenza.
Adesso la palla passa al campo. Adesso spetta ai giocatori dimostrare che questo momento è solo l’inizio, che la rincorsa è reale, che la stagione non è un semplice passaggio, ma un percorso da vivere fino in fondo.
Per i tifosi, per la società, per la comunità amaranto — e per chi ama il calcio vero, quello delle radici e delle passione — la speranza è tornata. E la Reggina ha un obiettivo: continuare a vincere, partita dopo partita, con lo stesso fuoco dentro.



