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sabato 6 Dicembre 2025
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Virtus Ciserano Bergamo in Serie D, orgoglio e futuro

La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D ha salutato suo malgrado la Coppa Italia di Serie D con una sconfitta che, al di là del risultato finale, racconta una storia di crescita, coraggio e visione. Nella trasferta contro la Varesina, una delle squadre più attrezzate del torneo, i rossoblù hanno ceduto per 4-1, interrompendo un percorso brillante che li aveva visti protagonisti nei derby bergamaschi contro Scanzorosciate, Villa Valle e Brusaporto. Tre vittorie, nessun gol subito e una fiducia crescente che ha accompagnato la squadra fino all’ostacolo varesino.

Virtus Ciserano Bergamo in Serie D, sfida complicata in Coppa Italia

Il match contro la Varesina è stato condizionato da scelte tecniche dettate dalla necessità di preservare energie per il campionato. Mister Ivan Valenti ha schierato una formazione profondamente rinnovata, dando spazio a volti nuovi e a giovani in cerca di conferme. Tra i pali ha esordito Comi, pronto a partire per le Deaflympics di Tokyo, mentre la linea difensiva ha visto protagonisti Foroni, De Felice e Kasse. A centrocampo, Caccia e Marin, squalificati per la prossima gara di campionato, hanno affiancato Quaggiotto, Bottani e Braiotta. In attacco, Lozza e Ferro hanno cercato di impensierire la retroguardia avversaria.

La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D ha approcciato la gara con ordine e determinazione, costruendo occasioni importanti e tenendo testa alla Varesina per buona parte del primo tempo. Il rigore concesso per un contatto tra Caccia e Miconi ha però cambiato l’inerzia del match, con Franzoni che ha trasformato dal dischetto. Poco prima dell’intervallo, Baud ha raddoppiato con una conclusione da fuori area che ha sorpreso Comi, rendendo la rimonta ancora più difficile.

Reazione e orgoglio: Bottani accende la speranza

Il terzo gol della Varesina, arrivato a inizio ripresa ancora con Franzoni, sembrava chiudere definitivamente i giochi. Ma la Virtus ha dimostrato di non voler uscire dalla competizione senza combattere. Bottani ha accorciato le distanze con una splendida conclusione dalla distanza, riaccendendo le speranze e mostrando il carattere di una squadra che non si arrende mai.

Nel corso della seconda frazione, il ritmo spezzettato e la girandola di cambi hanno impedito ai rossoblù di trovare continuità offensiva. Valenti ha dato spazio ai giovani Ventura, Scanzi e Inacio, tutti al debutto in Prima Squadra, confermando la volontà del club di investire sul vivaio e di offrire opportunità concrete ai talenti emergenti. Il gol finale di Costantino e il rigore fallito da Camarlinghi hanno chiuso il match, ma non hanno cancellato i segnali positivi emersi dalla prestazione virtussina.

Virtus Ciserano Bergamo in Serie D: sette stagioni di passione 

La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D non è una novità. La società, nata dalla fusione tra Virtus Bergamo e Ciserano, ha collezionato sette partecipazioni consecutive nella massima categoria dilettantistica italiana. Un percorso che testimonia la solidità del progetto sportivo e la capacità di mantenere una presenza costante e competitiva.

Negli anni, la Virtus Ciserano Bergamo in Serie D ha costruito una reputazione di club serio, attento alla crescita dei giovani e capace di affrontare ogni stagione con ambizione e realismo. La gestione oculata, il settore giovanile in fermento e una visione che coniuga risultati sportivi e sviluppo del territorio sono i pilastri su cui si fonda l’identità rossoblù.

Il progetto tecnico di Valenti: identità e valorizzazione

Mister Ivan Valenti ha saputo dare alla squadra un’identità precisa, costruita su equilibrio tattico, spirito di sacrificio e valorizzazione dei giovani. La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D non è solo una squadra che gioca per vincere, ma un laboratorio tecnico dove si formano calciatori consapevoli e pronti a crescere. La scelta di schierare una formazione sperimentale contro la Varesina, pur rischiosa, ha mostrato la profondità della rosa e la volontà di offrire spazio a chi finora aveva avuto meno minutaggio.

Il debutto di Comi, la rete di Bottani, le occasioni create e l’inserimento dei giovani sono tutti elementi che arricchiscono il bagaglio tecnico e umano della squadra. Valenti ha gestito con intelligenza le risorse a disposizione, rafforzando il senso di appartenenza e la coesione del gruppo.

Una tifoseria appassionata e un territorio che sostiene

La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D può contare su una tifoseria appassionata e su un territorio che sostiene con entusiasmo il progetto sportivo. Il legame con la comunità bergamasca è forte, alimentato da iniziative sociali, progetti giovanili e una presenza costante nelle attività locali. Il club rappresenta un punto di riferimento per tanti giovani che vedono nel calcio non solo uno sport, ma un’opportunità di crescita personale.

La stagione in corso conferma la bontà del progetto. Nonostante l’eliminazione in Coppa Italia, la squadra è in piena corsa in campionato, con una rosa affiatata e una dirigenza competente. Il campionato resta l’obiettivo principale, e le premesse per una stagione positiva ci sono tutte.

Oltre il risultato: costruire il futuro con coraggio

La sconfitta contro la Varesina non deve oscurare i segnali positivi emersi dalla gara. La Virtus Ciserano Bergamo in Serie D ha mostrato carattere, spirito di sacrificio e una buona organizzazione, nonostante le tante novità in campo. Il futuro si costruisce anche attraverso le difficoltà, e la Virtus ha dimostrato di avere le qualità per affrontarle con coraggio.

Il percorso della Virtus Ciserano Bergamo in Serie D è ancora tutto da scrivere, e la Virtus è pronta a ripartire con la consapevolezza che ogni passo, anche quelli più difficili, contribuisce alla costruzione di un’identità forte e duratura. Il calcio dilettantistico ha bisogno di esempi come questo, di squadre che sanno unire ambizione e valori, risultati e formazione.

La Virtus Ciserano Bergamo è una di queste. E il suo cammino, anche dopo l’uscita dalla Coppa Italia, continua con orgoglio, passione e voglia di crescere.

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