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lunedì 8 Dicembre 2025
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Trento dominante: vittoria epica contro il Cittadella

Il Trento dominante contro la Cittadella si è imposto con una prova di carattere e maturità che resterà a lungo nella memoria dei tifosi gialloblù. Nella diciassettesima giornata di Serie C, allo stadio Briamasco, la squadra di Luca Tabbiani ha mostrato il meglio del proprio repertorio: intensità, personalità, gioco corale e una qualità tecnica capace di schiacciare l’avversario nella propria metà campo per lunghi tratti della gara. Il successo per 1-0, firmato nel finale da Capone dagli undici metri, è il coronamento di una serata in cui gli aquilotti hanno dettato legge in ogni zona del campo.

Trento dominante: vittoria epica contro il Cittadella

La vittoria del Trento non è soltanto un risultato positivo, ma un messaggio chiaro al campionato. Il Trento sale a quota ventitré punti, agganciando la Pro Vercelli e consolidando le proprie ambizioni nella parte nobile della classifica. È una squadra consapevole, ben organizzata e capace di imporre il proprio ritmo, come dimostrato anche contro un avversario ostico e fisicamente ben strutturato come il Cittadella.

Sin dai primi minuti, infatti, è apparso evidente che la serata sarebbe stata di forte marca trentina. Il ritmo, i movimenti senza palla, la pressione costante e la capacità di costruire occasioni con naturalezza hanno reso il Trento il vero protagonista dell’incontro.

Trento, un approccio perfetto che spegne ogni ambizione del Cittadella

Il Trento dominante contro la Cittadella è figlio di un approccio alla gara semplicemente impeccabile. Luca Tabbiani ha scelto di confermare il suo 4-3-3, modulo che nelle ultime settimane sta garantendo equilibrio e imprevedibilità in fase offensiva. Tommasi tra i pali ha diretto una linea difensiva puntuale e solida composta da Fiamozzi, Trainotti, Corradi e Maffei. A centrocampo, la regia è stata affidata al preciso e ordinato Fossati, affiancato dai dinamici Giannotti e Aucelli, veri motori del pressing alto e della riconquista immediata del pallone. In avanti, Capone e Chinetti hanno agito da ali mobili alle spalle del riferimento centrale Pellegrini.

Fin dai primi secondi, il Trento ha messo in campo una determinazione feroce. Capone ha costruito la prima occasione già al 3’, mettendo in seria difficoltà la retroguardia veneta, costretta subito a rincorrere. Al 5’ è stato il turno di Pellegrini che, con una progressione decisa, ha tentato di sorprendere Zanellati. L’azione del Trento era continua, fluida, implacabile.

Il Cittadella, dal canto suo, ha provato a mantenere ordine difensivo, ma è apparso subito evidente come la squadra fosse costretta a inseguire. Gli ospiti non riuscivano a trovare linee di passaggio, soffocati dalla pressione degli aquilotti. Il baricentro del Trento era altissimo, e ogni palla riconquistata veniva trasformata in un potenziale attacco.

La prima fase di gara ha assunto rapidamente i contorni di un monologo gialloblù. Al 18’ Pellegrini ha avuto un’altra grande occasione: sul traversone proveniente dalla destra, il suo anticipo è stato perfetto, ma la deviazione è terminata alta sopra la traversa. Era un segnale forte, perché gli aquilotti arrivavano facilmente alla conclusione e davano la sensazione di poter far male in ogni momento.

Gestione del match e due interventi del VAR che confermano l’equilibrio arbitrale

Durante la prima frazione si sono presentati due episodi che hanno chiamato in causa la VAR, uno strumento sempre più centrale anche in Serie C. Il primo intervento è avvenuto per valutare un potenziale cartellino rosso ai danni della formazione ospite, mentre il secondo riguardava una potenziale massima punizione in favore del Cittadella. In entrambe le circostanze, dopo un’attenta revisione, la decisione iniziale del direttore di gara è stata confermata, mantenendo il punteggio fermo sullo 0-0.

Questi episodi hanno interrotto brevemente il flusso del Trento, ma non ne hanno scalfito la sicurezza. Gli aquilotti hanno ripreso subito il controllo della gara, continuando a gestire il pallone, pressare, far girare la squadra con movimenti sincronizzati e rapidi cambi di gioco.

L’organizzazione messa in campo da Tabbiani è uno degli elementi che più stanno emergendo in questa stagione. Il Trento non è solo una squadra aggressiva e determinata, ma è anche un gruppo ordinato, con idee chiare e compiti specifici per ogni interprete. La struttura resta solida sia quando attacca sia quando deve contenere le rare iniziative avversarie.

Un secondo tempo ancora a tinte gialloblù

La ripresa si è aperta sulla stessa lunghezza d’onda del primo tempo. Dopo appena un minuto, Giannotti ha provato una conclusione dal limite dell’area, non trovando però lo specchio della porta. Era il segnale che il Trento non aveva alcuna intenzione di abbassare il ritmo o di limitarsi a gestire il possesso palla.

Al 60’ è arrivata la prima vera occasione per il Cittadella. Una ripartenza orchestrata bene ha portato Salvi al tiro, ma la sua conclusione si è stampata sull’esterno della rete. È stato un episodio isolato, una fiammata improvvisa che non ha scalfito la superiorità trentina.

Anzi, da quel momento gli aquilotti hanno aumentato ulteriormente l’intensità. Capone ha sfiorato il gol con una punizione ben calciata che ha costretto Zanellati a un grande intervento. Poco dopo è stato Fiamozzi, con un colpo di testa perfetto, a chiamare l’estremo difensore ospite a un miracolo assoluto. Il portiere del Cittadella ha salvato il risultato più volte, mantenendo viva una partita che, altrimenti, avrebbe potuto chiudersi ben prima.

Capone, sempre lui, ha avuto un’altra grande chance per sbloccare il risultato, ma ancora una volta Zanellati gli ha negato la gioia della rete. Il Trento, però, non si è mai disunito. Ha continuato a spingere, mantenendo ordine tattico e una pressione costante che ha progressivamente schiacciato gli ospiti nella propria area.

Il rigore decisivo e l’esplosione del Briamasco

Il momento chiave della partita è arrivato in pieno recupero. Corallo, entrato per dare energie fresche nel finale, è stato atterrato in area dopo un’incursione decisa, guadagnando il calcio di rigore che avrebbe potuto indirizzare definitivamente la gara. Il Briamasco ha trattenuto il fiato mentre Capone si è avvicinato al dischetto. Il suo sinistro è stato freddo, potente e imprendibile.

Il gol del vantaggio, meritato e atteso, ha scatenato l’esultanza del pubblico trentino. Non è stato soltanto un rigore realizzato, ma il coronamento logico di una prestazione superiore sotto ogni punto di vista. Il Trento dominante contro la Cittadella ha trovato finalmente il suo giusto premio dopo novanta minuti di controllo assoluto.

La vittoria, oltre ai tre punti, consegna alla squadra una rinnovata consapevolezza delle proprie possibilità. Questo gruppo ha dimostrato di sapere gestire ritmi alti, creare occasioni in serie e resistere con lucidità nei momenti in cui l’avversario prova a ripartire.

Un Briamasco vestito a festa e due riconoscimenti speciali

Prima del fischio d’inizio, il Direttore Generale Luca Piazzi ha premiato due figure simboliche per la storia gialloblù: Stefano Marchetti, attuale dg del Cittadella e grande ex, e Marco Fabrizi, tornati al Briamasco per ricevere l’omaggio del club.

Durante l’intervallo, invece, c’è stato un momento di grande valore etico e sociale. Il Presidente Mauro Giacca ha consegnato un riconoscimento speciale in occasione della Giornata Mondiale del Volontariato. Ospite d’eccezione è stata Lilia Doneddu, vicepresidente del Centro Servizi Volontariato della Provincia di Trento, alla quale è stata affidata una targa simbolica dedicata all’impegno quotidiano di tutti i volontari del territorio. Un gesto che testimonia la vicinanza del club alla comunità e alle realtà che la sostengono con costanza.

Cosa rappresenta questa vittoria per il cammino del Trento

Il successo contro il Cittadella assume un valore enorme nella corsa del Trento verso la parte alta della classifica. La squadra ha mostrato carattere, qualità e una mentalità vincente. Salire a ventitré punti significa entrare con forza nel gruppo di squadre che lottano per un posto nei playoff, una zona che rispecchia le ambizioni del progetto trentino.

Per chi volesse approfondire numeri, statistiche e andamento della Serie C, è possibile consultare i siti ufficiali della Lega Pro e della FIGC, strumenti autorevoli per l’analisi del campionato e delle sue dinamiche.

Guardando al futuro: la sfida contro il Renate

Il Trento tornerà in campo sabato 13 dicembre alle 17.30 allo stadio Città di Meda, dove affronterà il Renate in una gara che promette equilibrio e intensità. I gialloblù arriveranno con fiducia e determinazione, consapevoli di poter dare continuità alla loro crescita. Se la squadra saprà mantenere il livello mostrato contro il Cittadella, potrà affrontare qualsiasi avversario con ambizione.

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