L’Entella in Serie D ha tracciato record importanti, ma ha saputo lasciare in ogni categoria il segno della sua partecipazione. Nella splendida Riviera di Levante, tra le strade di Chiavari e le acque del fiume da cui prende il nome, la Virtus Entella ha scritto una delle storie più affascinanti del calcio italiano.
Entella in Serie D: le origini
Fondata il 14 marzo 1914, la società biancoceleste è molto più di una squadra: è un simbolo di identità cittadina, un punto di riferimento sportivo e culturale che ha attraversato oltre un secolo di storia. L’Entella in Serie D rappresenta un capitolo fondamentale di questo lungo racconto, fatto di ambizioni, cadute e rinascite.
Entella in Serie D: il legame con Chiavari
La nascita dell’Entella fu il frutto dell’iniziativa di un gruppo di giovani chiavaresi, tra cui Giuseppe Lanata, che decisero di dare vita a una squadra capace di rappresentare la città. La prima partita, disputata proprio il giorno della fondazione, si concluse con una vittoria per 4-0 contro una rappresentativa del Collegio Peirano di Rapallo. Da quel momento, il club iniziò a partecipare a competizioni regionali e nazionali, affermandosi gradualmente come una realtà solida e ambiziosa.
Il nome Entella, ispirato al fiume che attraversa Chiavari, non è solo una scelta geografica, ma un richiamo alle radici e alla storia locale. La squadra ha sempre mantenuto un legame profondo con il territorio, diventando parte integrante della vita cittadina e contribuendo alla diffusione del calcio in Liguria.
I primi successi e l’ingresso nel calcio nazionale
Già nel 1922, l’Entella raggiunse il secondo livello nazionale, dimostrando una crescita costante e una struttura organizzativa solida. Nel 1933 arrivò il primo titolo regionale, preludio a una lunga militanza nei campionati di Serie C. Tra gli anni Trenta e Cinquanta, la squadra visse stagioni altalenanti, alternando buoni piazzamenti a retrocessioni e ripescaggi, ma mantenendo sempre una forte identità.
Il primo vero trionfo in ambito nazionale giunse nel 1959-1960, quando l’Entella in Serie D vinse il Girone A con 52 punti, superando la Covengas Derthona e conquistando la promozione in Serie C. Fu un momento storico, che segnò l’ingresso del club nel calcio professionistico. Tuttavia, la permanenza in categoria fu breve, e la squadra retrocesse l’anno successivo, dando inizio a un nuovo ciclo di militanza tra Serie C e Serie D.
Le quindici stagioni in Serie D: un percorso di resilienza
Nel corso della sua storia, l’Entella in Serie D ha disputato almeno quindici stagioni. Queste partecipazioni si concentrano soprattutto nei decenni centrali del Novecento e nel periodo successivo alla rifondazione del club. Dopo la revoca dell’affiliazione alla FIGC nel 2001, la società scomparve temporaneamente dai campionati, ma nel 2002 venne rifondata e ripartì dal campionato di Promozione.
Da quel momento, il cammino dell’Entella fu segnato da una straordinaria scalata. Grazie all’arrivo di Antonio Gozzi alla presidenza nel 2007, il club mise in atto un progetto ambizioso e ben strutturato, che lo portò in pochi anni dall’Eccellenza alla Lega Pro Seconda Divisione, fino alla storica promozione in Serie B nel 2014. Le stagioni dell’Entella in Serie D rappresentarono il trampolino di lancio per questa rinascita, con il club capace di costruire una rosa competitiva e una struttura societaria solida.
Il ritorno tra i professionisti e la consacrazione
La promozione in Serie B nel 2014 segnò il punto più alto della storia sportiva dell’Entella. La squadra affrontò con coraggio e determinazione le sfide del campionato cadetto, riuscendo a mantenere la categoria per diverse stagioni e consolidando la propria reputazione a livello nazionale. Il Comunale di Chiavari, ristrutturato e ampliato, divenne il teatro di sfide memorabili contro squadre blasonate, attirando l’attenzione di tifosi e media. dall’Entella in Serie D alla B il passo è stato breve.
Il settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello del club, contribuì alla crescita di numerosi talenti, alcuni dei quali approdarono in Serie A e nelle nazionali giovanili. La filosofia dell’Entella, basata su valori come il rispetto, la formazione e la valorizzazione del territorio, si tradusse in un modello sportivo apprezzato in tutta Italia.
La situazione attuale: stagione 2025-2026
Attualmente, nella stagione 2025-2026, l’Entella in Serie D non partecipa al campionato. Dopo la retrocessione dalla Serie B avvenuta nel 2022, la squadra ha militato in Serie C, dove continua a competere con l’obiettivo di ritornare tra i cadetti. La società mantiene una struttura solida, una dirigenza competente e una tifoseria calorosa che accompagna la squadra in ogni fase del suo percorso.
Il progetto sportivo prosegue con determinazione, puntando su giovani promettenti e su una gestione attenta e sostenibile. L’Entella in Serie D come del resto nelle altre categorie resta una delle realtà più rispettate del calcio italiano, capace di affrontare le difficoltà con spirito combattivo e visione strategica.
Un patrimonio sportivo e culturale della Liguria
La Virtus Entella non è solo una squadra di calcio. È un patrimonio sportivo e culturale della Liguria, capace di coinvolgere la comunità locale e di rappresentare con orgoglio la città di Chiavari. Il legame con il territorio è profondo, e si manifesta in ogni iniziativa del club, dalle attività giovanili ai progetti sociali.
La tifoseria, composta da appassionati di tutte le età, rappresenta il cuore pulsante della società. Presente, calorosa e rispettosa, accompagna la squadra in ogni trasferta e riempie le tribune dello stadio con entusiasmo. Il Comunale di Chiavari è più di un impianto sportivo: è un luogo di aggregazione, di memoria e di identità. In un’epoca in cui molte società scompaiono o si trasformano, l’Entella resta fedele alla sua identità, pronta a scrivere nuove pagine di storia. E mentre il calcio cambia, il cuore biancoceleste continua a battere forte, stagione dopo stagione.