Gli europei femminili 2025 sono entrati nella loro fase più incandescente: i quarti di finale. E a scrivere un nuovo capitolo di questo romanzo sportivo c’è anche l’Italia, guidata con passione e lucidità da Andrea Soncin. Un traguardo che, fino a qualche anno fa, sarebbe sembrato utopico per la nostra nazionale femminile, ma che oggi è il frutto di un lavoro profondo e di una crescita continua del movimento calcistico femminile nel nostro Paese.
L’Italia è tra le migliori otto d’Europa. Un risultato che emoziona, che coinvolge, che racconta una storia di riscatto e ambizione. Ed è il momento di viverla tutta.
Il cammino dell’Italia verso i quarti: determinazione e talento
La fase a gironi degli europei femminili è stata un banco di prova duro ma formativo. Inserite in un gruppo competitivo, le Azzurre hanno dovuto lottare con unghie e denti per strappare il pass per i quarti. La vittoria contro il Belgio è stata un’impresa da ricordare, seguita da un pareggio di carattere contro il Portogallo, con le azzurre in 10, e da una sconfitta contro la Spagna.
Ogni partita ha raccontato qualcosa in più di questa squadra: la solidità difensiva, l’equilibrio tattico, la grinta collettiva e il talento di individualità capaci di fare la differenza. Il tutto orchestrato da Andrea Soncin, un tecnico che ha saputo trasmettere convinzione e maturità, traghettando la nazionale in una nuova era.
Andrea Soncin: l’arte del comando con umanità
Subentrato nel 2023 alla guida della nazionale femminile, Andrea Soncin si è trovato davanti a una sfida enorme: ricostruire il morale, rinnovare il gruppo e restituire competitività a una squadra reduce da anni di delusioni. Con un passato da attaccante e un presente da allenatore riflessivo, Soncin ha portato equilibrio e umiltà, ma anche idee chiare e obiettivi ambiziosi.
Ha saputo gestire il ricambio generazionale con intelligenza, inserendo giovani di prospettiva senza bruciare le veterane, costruendo un gruppo unito e competitivo per questi europei femminili. E ora, la sua Italia è lì, a giocarsi l’accesso alla semifinale contro la temibile Spagna.
Una rosa tra esperienza e gioventù
Tra le protagoniste di questo percorso ci sono nomi noti e volti nuovi. Le esperte come Sara Gama, simbolo e guida dello spogliatoio, o Valentina Giacinti, implacabile nel finalizzare le occasioni, si sono alternate alle nuove stelle del calcio femminile italiano come Chiara Beccari e Manuela Sciabica.
Un’alchimia perfetta tra chi ha conosciuto la polvere delle sconfitte e chi è cresciuta sognando un futuro diverso, fatto di vittorie e rispetto. Il collettivo, in questa nazionale, ha sempre avuto la meglio sull’individualismo. E la cosa più bella è vedere come le ragazze giochino l’una per l’altra, con una fame di vittoria che contagia e fa sognare in questi europei femminili.
L’avversario: la Norvegia solida e determinata
La Norvegia, vincitrice assoluta del girone A, ha dimostrato solidità e qualità, con prestazioni vincenti su Svizzera, Finlandia e Islanda. Attenzione particolare a elementi come Ada Hegerberg e Caroline Graham Hansen, pericolose sui calci piazzati e nelle ripartenze. Ma le Azzurre non hanno intenzione di farsi intimidire, anzi voglio conquistarsi una storica semifinale agli europei femminili.
La partita di quarti: momento decisivo a Ginevra
La sfida si giocherà mercoledì 16 luglio 2025 alle ore 21:00 allo Stade de Genève di Ginevra, visibile su Rai 1 e Rai 2 con streaming su RaiPlay. Andrea Soncin, nella conferenza pre-match, ha ricordato come ogni gara agli europei femminili sia “da dentro o fuori” e ha esaltato l’attenzione ai dettagli come arma da utilizzare contro la Norvegia.
Una spinta dal cuore: l’Italia che tifa le Azzurre
Mai come in questo Europeo, il pubblico italiano ha fatto sentire il proprio affetto. I social sono pieni di messaggi, video e storie che celebrano le gesta delle ragazze agli europei femminili. Le dirette televisive hanno registrato picchi di ascolti importanti, segno che l’interesse per il calcio femminile è finalmente decollato anche nel nostro Paese.
L’affetto della gente è una benzina preziosa per questa squadra. Non si gioca solo per sé, ma per un’intera nazione che vuole credere in un sogno. Un’Italia che si riconosce nella determinazione delle sue ragazze, che si emoziona davanti ai loro sorrisi e che oggi più che mai ha bisogno di modelli positivi, di sport che unisce.
Il contesto europeo: un torneo in continua crescita
Gli europei femminili stanno regalando spettacolo, qualità e un’organizzazione impeccabile. Il torneo, ospitato in Svizzera, ha segnato un nuovo record di presenze allo stadio e di audience televisive. La UEFA ha puntato fortemente sul calcio femminile, investendo in strutture, comunicazione e visibilità.
Secondo i dati pubblicati dalla FIGC, la crescita del movimento femminile in Italia è stata esponenziale negli ultimi anni: un +36% di tesserate rispetto al 2019, un aumento degli investimenti nei settori giovanili e un campionato di Serie A Femminile sempre più competitivo.
A livello europeo, il calcio femminile sta vivendo una vera e propria rivoluzione culturale e sportiva. Le federazioni nazionali stanno finalmente trattando con serietà e dignità il movimento, e gli effetti sono visibili: più sponsor, più tifosi, più talento.
Un obiettivo oltre la semifinale: cambiare la narrazione
Arrivare in semifinale sarebbe un sogno. Ma c’è un traguardo ancora più grande che l’Italia può conquistare: cambiare per sempre la percezione del calcio femminile nel nostro Paese. Sradicare i pregiudizi, abbattere le barriere culturali, normalizzare l’idea che anche le donne possano emozionare con un pallone tra i piedi.
Ogni gol di Giacinti, ogni parata di Durante, ogni tackle di Linari è un messaggio forte: il calcio è di chi lo ama, a prescindere dal genere. E questa nazionale lo sta gridando con forza in questi europei femminili.
Il sogno delle azzurre agli europei femminili
Il cuore dell’Italia è Cristiana Girelli, già grande protagonista nelle qualificazioni e pronta a caricarsi l’intera squadra sulle spalle anche nella fase finale di questi europei femminili. La sua esperienza a Euro 2025 è stata cruciale: con 61 gol in nazionale e leadership in campo, Girelli rappresenta un valore aggiunto indispensabile per le Azzurre
Anche altre individualità si stanno distinguendo. Beccari è nella top 5 delle giocatrici con più dribbling riusciti del torneo. Galli domina le medie di recuperi a centrocampo. E la linea difensiva è tra le meno battute dell’intera competizione, insieme a quella di Germania e Inghilterra. Tutti segnali di un gruppo consapevole e maturo, pronto a giocarsi le sue carte fino in fondo.
Uno sguardo al futuro: una generazione che promette
Indipendentemente dall’esito di questi europei femminili, la base su cui costruire il futuro è solida. Le giovanissime come Dragoni e Lenzini stanno accumulando minuti preziosi e fiducia, dimostrando di poter reggere l’urto della competizione internazionale. I club italiani stanno lavorando per creare un vivaio femminile all’altezza, e le collaborazioni tra FIGC e istituzioni scolastiche stanno portando il calcio nelle scuole.
Come riportato dall’Istat, l’interesse per lo sport femminile è in costante aumento tra le adolescenti italiane. Un segnale sociale e culturale da non sottovalutare, che rende ancora più importante il ruolo delle Azzurre come modello positivo.
Un’Onda Azzurra sull’Europa
Il pubblico italiano è in visibilio: social, tifosi e media stanno dando grande spazio a questo quarto di finale. L’Italia non è solo una squadra in campo, è la voce di un paese che sta riscoprendo un amore per lo sport femminile.
Verso la semifinale: chi arriverà
Nel caso di passaggio, le Azzurre in semifinale di questi europei femminili affronteranno la vincente tra Svezia e Inghilterra nella giornata del 22 luglio a Ginevra. Un altro step storico per inseguire un obiettivo che solo nel 1997 aveva sfiorato la maglia azzurra.
Il sapore speciale
Gli europei femminili stanno regalando emozioni forti, ma per l’Italia questa edizione ha un sapore speciale. È il racconto di una rinascita, di un’identità ritrovata, di un gruppo che ha deciso di cambiare la storia. Manca un passo alla semifinale, ma la sensazione è che il viaggio sia solo all’inizio. Perché, come ogni favola sportiva che si rispetti, anche questa potrebbe avere un finale da sogno.