Per il calcio femminile quella del 28 ottobre è una giornata simbolo. Parma ha vissuto un momento che resterà impresso nella memoria di chi crede nel valore dello sport come motore di cambiamento: una svolta, un’occasione per riflettere, condividere e celebrare il cammino del calcio femminile italiano. Due eventi distinti ma profondamente connessi hanno trasformato la città emiliana in un laboratorio di idee e in un palcoscenico internazionale.
La mattina si è aperta con il “Women’s Football Lab – Officina di idee per il calcio femminile in Italia”, ospitato nella suggestiva cornice della Sala del Ridotto del Teatro Regio. Un luogo simbolico, dove cultura e sport si sono incontrati per dare voce a un movimento in piena evoluzione. Il pomeriggio ha poi visto la Nazionale Italiana Femminile affrontare il Brasile in un’amichevole di prestigio allo stadio Ennio Tardini, suggellando una giornata che ha unito pensiero e azione, visione e passione.
Calcio femminile: il laboratorio delle idee, confronto e visione
Il Women’s Football Lab, promosso da Parma Calcio con il patrocinio della FIGC, della Serie A Women Athora e del Comune di Parma, ha rappresentato un momento di confronto ad alto livello. Moderato dalla giornalista Gaia Brunelli, l’incontro ha visto la partecipazione di figure istituzionali, dirigenti sportivi, atlete e professionisti del settore, tutti uniti dall’obiettivo comune di far crescere il calcio femminile in Italia.
Il Sindaco di Parma, Michele Guerra, ha aperto i lavori sottolineando il ruolo centrale del Parma Calcio Women nel tessuto culturale cittadino. Ha elogiato il presidente Kyle Krause per aver costruito un movimento autentico, capace di coinvolgere e appassionare. Il CEO del club, Federico Cherubini, ha ribadito l’impegno strategico della società verso il calcio femminile, ricordando come Parma sia stata la prima realtà italiana a iscrivere una Seconda Squadra femminile. Ha poi espresso l’emozione per il possibile esordio in Nazionale della capitana Caterina Ambrosi, simbolo di un percorso virtuoso.
Calcio femminile, le voci del movimento
La Presidente della Divisione Serie A Women, Federica Cappelletti, ha evidenziato l’importanza di eventi come questo per alzare il livello del confronto e rafforzare la sostenibilità del movimento. Ha definito il calcio femminile un pilastro essenziale dello sport italiano, accogliendo con entusiasmo il Parma tra le società della massima serie.
Sara Gama, Delegation Head della Nazionale Femminile, ha portato la sua esperienza sul campo, ricordando i progressi compiuti negli ultimi dieci anni e sottolineando la necessità di investire sulle basi, ampliando la partecipazione delle giovani calciatrici. Ha citato Ambrosi come esempio di talento e dedizione, capace di ispirare le nuove generazioni.
Il dibattito si è poi arricchito di prospettive internazionali. Miwa Sykes, consulente di Two Circles, ha parlato dell’importanza di personalizzare l’esperienza dei tifosi per rendere il calcio femminile più coinvolgente. Stefano Braghin, direttore del settore femminile della Juventus, ha ribadito che la chiave per superare i pregiudizi è offrire un prodotto di alto livello, riconoscendo il calcio femminile come professionismo a tutti gli effetti.
Maya Herm, dirigente di Wasserman, ha sottolineato l’urgenza di coinvolgere attivamente le donne già appassionate, attraverso strategie di comunicazione inclusive. Antonella Palmisano, campionessa olimpica a Tokyo 2020, ha condiviso la sua storia personale, invitando a fare qualcosa di concreto per lasciare un segno. James Swanson, responsabile marketing della Women’s Rugby World Cup 2025, ha chiuso il panel ricordando che le connessioni create dallo sport femminile devono generare valore, interesse e partecipazione.
Il grande calcio in campo: Italia-Brasile
Nel pomeriggio, l’attenzione è sul prato verde dello stadio Ennio Tardini, dove la Nazionale Italiana Femminile affronta il Brasile in un’amichevole di grande fascino. Una sfida che ha rappresentato molto più di un test tecnico: è stata una vetrina per il movimento, un’occasione per mostrare al pubblico il livello raggiunto dalle Azzurre e per consolidare il legame con i tifosi.
Il match, inserito nel percorso di preparazione verso le qualificazioni ai Mondiali 2027, vede l’Italia confrontarsi con una delle selezioni più titolate al mondo. Il pubblico di Parma risponde con entusiasmo, confermando il proprio affetto per la Nazionale e per il calcio femminile.
Un modello da seguire
La giornata vissuta a Parma è stata un esempio concreto di come sport, cultura e istituzioni possano collaborare per costruire un futuro migliore. Il calcio femminile italiano ha bisogno di visione, di investimenti, di occasioni di confronto e di momenti di celebrazione. Il Women’s Football Lab e la partita Italia-Brasile hanno rappresentato tutto questo, offrendo uno spaccato di ciò che il movimento può diventare se sostenuto con convinzione.
Parma si è confermata un punto di riferimento, un laboratorio di idee e un palcoscenico ideale per raccontare il calcio femminile. Il lavoro del club, il supporto delle istituzioni e la partecipazione della comunità sono gli ingredienti di un modello virtuoso, che può ispirare altre realtà italiane.
Il futuro del calcio femminile passa da giornate come questa, in cui si costruisce, si riflette e si sogna. E Parma, ancora una volta, ha dimostrato di saper essere protagonista.



