La divisione calcio a 5 ha acquisito una nuova linfa, in un pomeriggio decisivo che ha segnato l’avvio ufficiale di una fase storica per il futsal italiano. Martedì 28 ottobre, presso la sala riunioni degli uffici di Viale Tiziano a Roma, si è riunito il Consiglio Direttivo della Divisione Calcio a 5 (DC5) con l’obiettivo di confermare il percorso di risanamento economico e gestionale e di lanciare le nuove stagioni con eventi di respiro nazionale.
Presente la governance al completo: il Presidente Stefano Castiglia, il Vicepresidente Vicario Leonardo Todaro, il Vicepresidente Andrea Farabini, i Consiglieri Allegrini, Colombo, Ferrini, Novello, Salviati, Scocca, i Delegati Assembleari Baccin e Di Santi, la Responsabile Amministrativa Vetrano, il Commercialista Cinelli e i Revisori Giordano e Scarcia. Collegato in videoconferenza il Segretario Di Felice per impegni UEFA.
Un atto importante denso di significato. Perché nella narrazione che segue, vogliamo raccontare come la Divisione Calcio a 5 si stia trasformando: dai mesi più bui alla prospettiva di crescita, dalla strategia gestionale al calendario delle competizioni, dal dialogo istituzionale alla centralità del futsal nel panorama sportivo nazionale.
Un bilancio approvato e un cammino avviato
Il consiglio ha aperto i lavori con l’approvazione del verbale della seduta precedente e subito ha dato il via al bilancio consuntivo al 30/06/2025, approvato all’unanimità. Come ha dichiarato Castiglia: “Rispetto al periodo buio che portò l’ente al commissariamento del 2020 – oggi la Divisione Calcio a 5 prosegue con determinazione il proprio cammino di risanamento economico”. Questa frase racchiude il cuore dell’intervento: non solo la chiusura di una fase critica, ma l’apertura di una nuova era di stabilità e capacità di investimento. E gli elementi che supportano questo rinnovato vigore non mancano: dalla definizione degli organici e dei gironi per la stagione 2025/26.
Questo passaggio è fondamentale per il movimento: il futsal non è più solo divertimento o sport popolare, ma diventa componente strategica dello sport amatoriale e professionistico, con affermazioni che passano anche dall’amministrazione chiara e trasparente. Il risanamento non è fine a sé stesso, ma mezzo per proiettare il movimento verso un futuro più luminoso: maggiore visibilità, migliori infrastrutture, sostenibilità per le società.
La sede delle grandi competizioni: un segnale forte
Il Consiglio ha poi ratificato due decisioni simbolicamente e praticamente di grande rilievo: per la stagione 2025/2026 la Final Eight della Serie A maschile (le Coppe Italia che assegneranno le coccarde tricolori) si giocherà dal 20 al 29 marzo nella Regione Marche, presso il PalaRossini di Ancona. E la Final Four della Supercoppa Italiana maschile è stata assegnata a Eboli, che ospiterà la manifestazione il 4 e 5 gennaio 2026.
Questi sono messaggi chiari: la Divisione Calcio a 5 non intende lasciare spazi, vuole piazzarsi su palchi internazionali e nazionali con eventi curati e visibili, portando la disciplina fuori dai circuiti di nicchia. Scelte geografiche che raccontano un’Italia del futsal che vuole coinvolgere territori, cui era da tempo che guardavamo con desiderio.
Formazione, crescita e confronto istituzionale
Un altro nodo centrale del nuovo ciclo riguarda la formazione e il dialogo istituzionale. Durante il panel del laboratorio Quarto Tempo, organizzato dalla Lega Nazionale Dilettanti a Ferrara, il futsal è stato protagonista di un momento di confronto: tra responsabili regionali, operatori del settore e istituzioni. Il Presidente Castiglia ha ringraziato ufficialmente il Presidente della LND e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi per l’attenzione riservata alla disciplina.
Ecco perché parlare di divisione calcio a 5 significa parlare di rete, formazione, sviluppo del “sistema” e circoli virtuosi. Non è più solo competizione, è anche sensibilizzazione, valorizzazione di club, dirigenti e tecnici. Si vuole costruire un movimento che ragioni in termini di club, regioni, leghe e territorio. Un vero cambio di paradigma.
Verso una stagione 2025/2026 da protagonisti
La stagione sportiva 2025/26 ha preso ufficialmente il via con la pubblicazione del Comunicato Ufficiale n.1 da parte della Divisione Calcio a 5, il 1° luglio. In esso sono state definite le modalità, le procedure e l’articolazione dei campionati: Serie A, Serie A2 Élite, Serie A2 e Serie B maschili, i campionati femminili e giovanili. Il sistema dei gironi è stato confermato e reso pubblico. Questo significa che il movimento ha un quadro competitivo chiaro, gli obiettivi delle società sono tracciati e i calendari possono essere organizzati con anticipo, consentendo strategie più efficaci per tutti gli attori.
Un movimento che racconta l’Italia del futsal
Quando parliamo di Divisione Calcio a 5 non ci riferiamo soltanto alla governance, ma a un ecosistema che comprende centinaia di società, migliaia di atleti e figure professionali che respirano futsal ogni giorno. In un articolo sul vostro portale Golix.it si stimava che circa 231 società fossero iscritte nei campionati nazionali 2025/26, a testimonianza di una disciplina che cresce e si radica.
È la storia di un’Italia che vive il futsal non soltanto come alternativa al calcio a undici, ma come realtà autonoma, capace di attrarre attenzione, investimenti e appassionati. Che prende spunto dagli impianti, dalle finali, dai progetti formativi, e li trasforma in opportunità. La Divisione Calcio a 5, in questo contesto, si propone come regista e facilitatore.
Le parole del Presidente: speranza e concretezza
Le dichiarazioni di Stefano Castiglia non sono di circostanza: ricordano da dove si proviene (“periodo buio che portò l’ente al commissariamento del 2020”), ma soprattutto dove si vuole andare. Il risanamento non è un traguardo isolato, è il presupposto per la crescita. Come afferma un approfondimento: “Oggi la Divisione Calcio a 5 prosegue il suo percorso di risanamento economico, il che ci proietta verso anni di stabilità e capacità di utilizzare risorse per il bene di tutto il movimento”.
In un momento in cui lo sport è sempre più legato a regole finanziarie, gestione razionale, visibilità e progetto, la Divisione Calcio a 5 sembra aver imboccato la strada giusta. Non soltanto promesse, ma atti amministrativi, pianificazione, eventi concreti. Ed è proprio questo che la rende interessante anche per chi, come voi su Golix.it, vuole raccontare il futsal provinciale, dilettantistico, femminile.
Quali ricadute per club, territorio e giornalismo sportivo
Dal punto di vista delle società e dei territori, la rinascita della Divisione Calcio a 5 significa maggiore certezza: iscrizioni regolari, calendari definiti, regolamenti pubblicati. Le risorse per la comunicazione, per l’audiovisivo, per la formazione aumentano: basti pensare al sito ufficiale della DC5 che con la sezione “Risorse” mette a disposizione moduli, guide, regolamenti.
Per il giornalista e operatore mediatico, significa avere un interlocutore istituzionale più solido, tematiche di qualità per articoli, dossier, interviste: la crescita femminile, lo sviluppo giovanile, l’impatto nei territori. Per voi che gestite un portale dedicato al calcio dilettantistico e femminile, questo momento è un’opportunità: perché la narrazione del futsal deve includere anche il provinciale, il femminile, il giovanile. E avere dietro un organismo che detta linee e dà segnali forti aiuta.
Il potenziale del futsal: dalle città ai piccoli centri
La struttura nazionale del futsal può funzionare solo se radicata nei territori: dalle grandi città ai piccoli centri. La Divisione Calcio a 5 lo sa e lo sta facendo. Le decisioni su sedi come Marche e Eboli non sono casuali: servono a dare visibilità, ad attrarre pubblico, a costruire un brand. Il fatto che la Final Four della Supercoppa si disputerà in gennaio 2026 a Eboli significa portare un evento di rilievo in una località che può dare palco a club, tifosi e territorio.
Questo rafforza l’idea che la divisione calcio a 5 non vuole essere solo “di massa” ma “di qualità”: eventi curati, copertura mediatica adeguata, disponibilità per i club di partecipare a scenari rilevanti. Questo apre orizzonti anche per club di provincia che possono pensare in grande, anche se i loro mezzi sono ridotti.
Verso nuove sfide: visione, formazione, sostenibilità
La roadmap ora include più di un semplice calendario. Si tratta di formazione (dirigenti, tecnici, arbitri), sostenibilità(economica e gestionale), qualità dei contenuti (digital media, visibilità). Il panel “Quarto Tempo” ha posto la formazione e la crescita del movimento al centro del dibattito.
La keyword “divisione calcio a 5” appare dunque anche come driver di trasformazione culturale nel mondo dello sport. Non si cambia solo la tabella del campionato, si cambia la mentalità: club più professionali, comunicazione più curata, eventi più visibili, attenzione al fenomeno femminile e giovanile. Per chi racconta le storie del futsal, questo significa nuove trame: dalla sala riunioni di Viale Tiziano al palasport di provincia, dal campionato federale al micro-evento locale.
Cosa significa per il mondo femminile e giovanile
È doveroso sottolineare che questa rinascita non riguarda solo la parte maschile del futsal. Le normative per la stagione 25/26 riguardano anche campionati femminili e Under 19. Il fatto che la divisione calcio a 5 lavori su tutti i fronti è un segnale forte: non lascia indietro nessuno. Significa che il movimento femminile può godere di risorse e attenzione, e che da giornalista che si occupa anche di calcio femminile, potete cogliere storie che meritano.
Il movimento giovanile, inoltre, è fondamentale per il ricambio e la credibilità del sistema: se la divisione calcio a 5 punta a formare più giovani, più tecnici, più club organizzati, allora nel futuro vedremo ancora più qualità, meno dispersione e più competitività.
Un racconto appassionato del nuovo corso
Immaginate la sala riunioni di Viale Tiziano, un pomeriggio di fine ottobre: le sedie occupate, i dirigenti in cui leggere la tensione e la speranza. Il Presidente apre, ricorda il passato e propone il futuro. Il listino delle competizioni è pronto, gli organici definiti, gli eventi che faranno da traino sono fissati. Non è un semplice incontro: è un momento di svolta. È il battito di ali dentro un movimento che vuole volare più alto.
Ecco perché la divisione calcio a 5 non è più relegata agli spogliatoi secondari, ma conquista spazi mediatici, riflettori, platee. La vostra penna può raccontare questo passaggio: il club che sogna, il dirigente che progetta, il territorio che aspira, il palasport che vibra. È il racconto di un’Italia più piccola che vuole farsi grande.
Un momento rilevante per il calcio dilettantistico
Spesso si pensa al futsal come disciplina periferica rispetto al calcio a undici: ma la divisione calcio a 5 dimostra che non è così. Il risanamento economico, la definizione dei campionati, l’istituzione di eventi nazionali sono segnali che anche il “dilettante” può guardare con speranza. Le società provinciali – voi che seguite il calcio di provincia – possono beneficiarne: maggiore attenzione, più comunicazione, più opportunità di raccontare storie, di attrarre sponsorizzazioni, di coinvolgere i tifosi.
E per i contenuti sul vostro sito: potete descrivere come un club di provincia vive questo «nuovo corso» della divisione calcio a 5, come cambia l’organizzazione, quali obiettivi si pone, quali progetti per i giovani e per la città. Il risanamento non è fine a sé stesso: è premessa di nuove vette.
Lo sguardo al futuro e il rendimento SEO dell’articolo
È chiaro che il termine divisione calcio a 5 dovrà essere posizionato in modo naturale, sin dall’inizio del titolo e in variazioni nel testo: è la keyword principale. Alla stessa stregua, un articolo così corposo – circa 1.800 parole – contribuirà al posizionamento se ben strutturato, con titoletti H3 e paragrafi chiari (come questi), senza interlinee extra, leggibile e coinvolgente. I link a risorse esterne autorevoli (come il sito della Divisione Calcio a 5, della LND, o della FIGC) aggiungono autorevolezza e coerenza.
Una nuova alba per il futsal italiano
In definitiva, la divisione calcio a 5 apre un nuovo capitolo: quello della crescita consapevole, della gestione trasparente, della visione condivisa. Dagli uffici di Roma alle palestre periferiche, dalle società storiche ai piccoli club in rampa di lancio, tutto il movimento è coinvolto. È un’occasione di rinascita e valorizzazione.
Come giornalista che racconta il calcio dilettantistico, femminile e di provincia, questa è una grande storia da raccontare nella sua interezza. Perché non si tratta solo di un bilancio o di eventi, ma di un metodo, di una prospettiva, di un sogno che diventa progetto. E dietro quel sogno ci sono dirigenti, allenatori, arbitri, giovani, club, città, comunità.
La Divisione Calcio a 5 è pronta a guidare il futsal italiano verso nuove vette. E voi siete lì, in prima linea, per raccontarlo.



