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Fratelli Roma: l’epica storia di Giovanni e Ivano nel futsal italiano

La storia del futsal italiano ha attraversato epoche differenti, mutate dalla professionalizzazione, dalle innovazioni regolamentari e dai cambiamenti delle dinamiche di gioco. Tuttavia, esistono figure che hanno resistito al tempo e che, più di altre, hanno inciso in modo indelebile sulla memoria collettiva della disciplina. Tra queste, i fratelli Roma rappresentano un capitolo speciale, un simbolo di eccellenza sportiva che, ancora oggi, ispira dirigenti, tecnici e atleti. Giovanni e Ivano non sono stati soltanto due campioni: sono stati due pionieri, due forze complementari che hanno incarnato anima e corpo del calcio a 5 in Italia negli anni della sua crescita esplosiva.

La loro grandezza è stata riconosciuta anche dalla massima istituzione sportiva di riferimento, la Divisione Calcio a 5 della FIGC, che ospita sul proprio sito ufficiale tutte le attività e le informazioni relative alla disciplina. È proprio negli uffici di Viale Tiziano che il Presidente Stefano Castiglia ha accolto i due fratelli, alla presenza del Consigliere Umberto Ferrini, per un incontro che ha celebrato un’eredità sportiva senza eguali. Un incontro che ha riportato alla luce una storia fatta di vittorie, sacrifici, emozioni e un legame familiare che ha attraversato decenni di futsal italiano.

Il contesto storico: quando il futsal cercava i suoi eroi

Per comprendere davvero la grandezza dei fratelli Roma bisogna tornare alle origini di quella che oggi è una disciplina federale solidamente strutturata. Il futsal, nelle sue prime forme italiane, era un terreno fertile in cui convivano creatività, spirito pionieristico e squadre forgiate più dalla passione che dall’organizzazione. Non esistevano ancora le moderne strutture informative pubblicate annualmente dalla FIGC e dalla Lega Nazionale Dilettanti, né i regolamenti aggiornati e digitalizzati accessibili sul sito della FIGC.

Il calcio a 5 viveva di intuizioni, di gruppi coesi e di talenti capaci di fare la differenza in partite combattute in palazzetti gremiti di tifosi curiosi. In questo scenario, i fratelli Roma emersero presto come due figure destinate a trascendere i confini delle rispettive squadre. Il loro percorso iniziò nelle categorie inferiori, dove scoprirono il valore della fatica quotidiana, dei viaggi interminabili e delle battaglie sportive che caratterizzavano il futsal dei primi anni Ottanta. Da lì, senza mai saltare una tappa, costruirono la loro leggenda vincendo qualsiasi categoria, dalla Serie D alla Serie A, un risultato che oggi appare quasi irraggiungibile.

Giovanni Roma: la potenza offensiva che ha cambiato il pivot italiano

Giovanni Roma è stato, per molti, la rivoluzione del ruolo di pivot nel futsal. In un’epoca in cui il gioco offensivo si affidava spesso alla genialità estemporanea, Giovanni portò struttura, forza e una capacità di proteggere il pallone che raramente si era vista sui parquet italiani. Universalmente riconosciuto come uno dei migliori pivot della sua generazione, Giovanni riusciva a coniugare potenza fisica e precisione tecnica in una miscela che faceva impazzire le difese avversarie.

Era il calciatore che ogni allenatore desiderava avere e che ogni avversario temeva. Le sue giocate erano semplici e devastanti: ricezione spalle alla porta, gestione del pallone anche in raddoppio, rotazione fulminea, conclusione precisa. Una firma stilistica che ispirò tanti pivot delle generazioni successive, inaugurando un nuovo modo di interpretare quel ruolo. Giovanni non era soltanto finalizzatore; era il fulcro offensivo, il punto di riferimento, il vero e proprio “braccio” della coppia Roma.

Ivano Roma: la mente tattica del futsal moderno

Se Giovanni incarnava la forza, Ivano rappresentava la mente dei fratelli Roma. Le sue qualità sono raccontate ancora oggi da chi lo ha visto giocare: tecnica sopraffina, atletismo superiore alla media e un’intelligenza tattica che lo rendeva praticamente inarrestabile. Ivano era in grado di interpretare ogni fase del gioco con lucidità eccezionale, anticipando movimenti, leggendo gli spazi e determinando i tempi della partita.

Conquistò cinque scudetti in soli sei anni, un dominio assoluto che coinvolse squadre leggendarie come la Roma RCB, il Torrino e la BNL. Erano anni in cui queste società dominavano la scena nazionale e in cui Ivano scriveva pagine di storia come protagonista assoluto. La sua completezza lo rese un calciatore praticamente unico: non solo segnava, ma impostava, recuperava, organizzava. Era il collante di ogni squadra in cui militava. Nei parquet italiani, tra il 1989 e il 1996, non c’era nessuno che segnasse i ritmi di gioco come lui.

Due fratelli, un solo destino: vincere sempre

Il destino dei fratelli Roma è stato segnato da una caratteristica difficilmente replicabile: la capacità di vincere insieme. Giovanni e Ivano hanno costruito, mano nella mano, una carriera che li ha condotti a dominare ogni categoria del futsal italiano, fino a condividere il record dei cinque scudetti, un primato prestigioso che li accomuna a figure storiche come Mario Caneschi, Massimo Riscino e Gianluca Scacchi.

Il loro segreto, raccontano in tanti, era la perfetta complementarità. Giovanni era la certezza offensiva, Ivano la regia illuminante. In campo non avevano bisogno di parlarsi: bastava uno sguardo, un movimento accennato. Erano fratelli, certo, ma anche una coppia tecnico-tattica irripetibile.

L’incontro con Castiglia: memoria, istituzione e futuro

Il Presidente della Divisione Calcio a 5, Stefano Castiglia, ha raccontato con emozione l’incontro con i fratelli Roma avvenuto negli uffici di Viale Tiziano. Un momento che ha restituito valore e profondità a un’epoca fondamentale per lo sviluppo del futsal italiano. “Giovanni e Ivano Roma rappresentano due pezzi di storia del calcio a 5 – esordisce il Presidente Castiglia –, hanno elevato il livello tecnico e hanno fatto innamorare il pubblico della disciplina, aprendo la strada alle generazioni future. È stato un piacere riceverli nella casa del futsal italiano, abbiamo vissuto un incontro molto interessante nel quale sono emersi aneddoti e racconti di un’epoca fondamentale per lo sviluppo di questo sport”.

Le parole di Castiglia assumono un peso ancora maggiore se inserite nel contesto dello sviluppo che la Divisione Calcio a 5, oggi radicata istituzionalmente nella FIGC, sta portando avanti con continuità. Il lavoro della Federazione è documentato sulle pagine ufficiali della FIGC, mentre la storia recente dei campionati, i dati statistici e le attività istituzionali sono consultabili attraverso il sito della Lega Nazionale Dilettanti, altra colonna portante del movimento calcistico italiano.

L’incontro non è stato soltanto una celebrazione del passato, ma anche un ponte verso il futuro. I fratelli Roma hanno ripercorso con il Presidente e con il Consigliere Ferrini aneddoti di una disciplina che, grazie a campioni come loro, ha trovato la forza per strutturarsi, evolversi, affermarsi.

L’eredità dei fratelli Roma e il futuro del futsal

Il fascino dei fratelli Roma deriva anche dalla loro capacità di rimanere attuali nonostante il trascorrere degli anni. La modernità del loro gioco, l’intelligenza tattica, la creatività e il dominio fisico sono ancora oggi utilizzati come punto di riferimento per tanti tecnici e preparatori. Le nuove generazioni studiano i loro video, imitano i movimenti, cercano di replicare la loro visione di gioco. È un’eredità immensa, un dono consegnato a un movimento che deve ai fratelli Roma una fetta importante della sua identità.

La loro storia è raccontata e analizzata in molti archivi sportivi, alcuni dei quali alimentati dai dati statistici e sociali dell’Istat, utili per comprendere l’evoluzione territoriale e culturale del futsal nel Paese. Un’evoluzione che i fratelli Roma hanno contribuito a costruire con le loro prestazioni leggendarie.

Una storia che appartiene all’Italia del futsal

L’Italia del futsal ha sempre avuto bisogno dei suoi miti per crescere e consolidarsi. I fratelli Roma sono tra quei miti che non appartengono solo al passato, ma continuano a essere citati come modello di professionalità, dedizione e talento. La loro carriera rimane scolpita tra i racconti che vengono tramandati nelle società sportive e tra i tecnici che oggi gestiscono squadre nelle categorie nazionali.

Ogni loro apparizione in eventi istituzionali o celebrazioni ufficiali rappresenta un richiamo alle radici del movimento. Le società moderne, che competono in campionati regolamentati e supervisionati dalla FIGC, trovano in loro la dimostrazione vivente di quanto la passione e il sacrificio possano costruire un percorso irripetibile.

I fratelli Roma, due leggende che hanno scolpito il futuro del futsal

La storia dei fratelli Roma è un viaggio attraverso decenni di futsal italiano. È una storia di sacrificio, talento e vittorie, ma anche di famiglia, di affetto e di un legame che ha trasformato due fratelli in due monumenti della disciplina. Giovanni e Ivano hanno fatto molto più che collezionare trofei: hanno dato un’identità al ruolo del pivot e a quello del giocatore totale, hanno modellato un modo di vivere il futsal, hanno acceso l’entusiasmo dei tifosi e hanno ispirato generazioni di atleti.

Oggi, mentre la Divisione Calcio a 5 continua il suo percorso di crescita e innovazione sotto la guida della FIGC e della LND, il ricordo dei fratelli Roma rimane un faro che illumina il passato e indica la strada per il futuro. Una storia epica, che merita di essere tramandata e celebrata ogni volta che il futsal italiano guarda alle sue radici per costruire un domani ancora più grande.

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