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sabato 6 Dicembre 2025
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Futsal Italia Femminile: sfida epica contro il Brasile

Il cammino del futsal Italia femminile nel Mondiale delle Filippine 2025 è cominciato con un ruggito che ha fatto il giro del pianeta. La travolgente vittoria per diciassette reti a zero contro Panama non è soltanto il successo più largo della competizione fino a questo momento, ma è anche un manifesto d’intenzione che le Azzurre hanno lanciato al mondo del futsal: questa squadra è qui per competere, per crescere e per provare a scrivere una pagina che finora è mancata nella storia del movimento italiano.

Quel diciassette a zero, arrivato nella prima giornata del Gruppo D, ha immediatamente proiettato la futsal Italia femminile in vetta alla classifica insieme al Brasile, con la differenza reti che ha premiato le ragazze di Francesca Salvatore. Le sudamericane, dal canto loro, hanno debuttato contro un Iran combattivo, imponendosi con un quattro a uno che ha confermato lo status di superpotenza attribuito alla Seleção alla vigilia del torneo.

Ma se il primo passo è stato luminoso, ciò che attende le Azzurre è una scalata ben più impegnativa. Il futsal Italia femminile sa che la sfida più temuta dell’intero gruppo sta arrivando. Mercoledì 26 novembre, alle 13.30 italiane, nella bollente PhilSports Arena di Manila, Coppari e compagne entreranno in campo per affrontare il Brasile, il colosso per eccellenza di questo sport. La diretta, attesa da tifosi e appassionati, sarà trasmessa da RaiSport.

Futsal Italia femminile: il Brasile e il peso di un mito nel futsal mondiale

L’avversaria che attende la futsal Italia femminile è la squadra che forse le nostre giocatrici conoscono meglio. Questo perché cinque stelle della formazione brasiliana giocano stabilmente in Serie A, un campionato che negli ultimi anni si è costruito una reputazione di altissimo livello, considerato alla pari della Liga come uno dei migliori d’Europa. Lucileia, Tampa, Vanin, Taty, Diana Santos e, negli anni recenti, anche Bianca e Simone, hanno lasciato un segno profondo nel futsal italiano, contribuendo alla crescita tecnica e culturale del movimento nazionale.

A queste atlete si aggiunge la grandezza di Emilly, ultimo Pallone d’Oro della disciplina, e la leggenda vivente Amandinha, dominatrice assoluta a livello mondiale con otto premi consecutivi come miglior giocatrice del pianeta, conquistati tra il 2014 e il 2021. Il roster del Brasile è un firmamento di nomi capaci di cambiare il destino di una partita in poche frazioni di secondo. La futsal Italia femminile si ritroverà di fronte vere e proprie leggende.

Il commissario tecnico Saboia ha costruito una squadra che non solo incarna tradizione e talento, ma rappresenta anche la naturale favorita per la conquista della prima Coppa del Mondo femminile della storia. Ed è contro questo gigante che la futsal Italia femminile deve ora misurare la propria ambizione.

Futsal Italia femminile, la visione di Francesca Salvatore: identità, coraggio e mentalità

La ct Francesca Salvatore conosce bene il peso della partita, ma non intende arretrare di un millimetro. Da Manila trasmette un messaggio chiaro, consapevole e coraggioso: la sua squadra non tradirà la propria natura. La futsal Italia femminile affronterà il Brasile a viso aperto-

«Sicuramente non ci snatureremo e ce la giocheremo a viso aperto. In questi anni abbiamo provato a creare una nostra identità, basata su principi di gioco chiari, lavorando sulla mentalità e sulla consapevolezza. In campo dovremo avere concentrazione alta, riducendo al minimo i nostri errori e giocando come sappiamo, mettendo in pratica ciò che abbiamo allenato e imparato a fare».

Una dichiarazione che non solo conferma l’approccio offensivo e determinato delle Azzurre della futsal Italia femminile, ma che racconta anche la crescita di un gruppo che negli ultimi anni ha costruito senso di appartenenza, movimento e coraggio. Per questo motivo, la sfida con il Brasile non sarà soltanto una prova sportiva, ma un banco di maturità, un esame identitario che permetterà all’Italia di capire davvero quanto in alto può puntare.

L’unicità di un duello che parla alla storia

Quello tra Brasile e futsal Italia femminile sarà il primo confronto assoluto nella storia del futsal femminile tra le due nazionali. È un dettaglio che aumenta fascino e significato dell’incontro, considerando quanto sia prestigioso il peso calcistico delle due bandiere. Il futsal maschile, che pure ha una storia di incroci ben più ricca, non affronta il Brasile dal lontano 2014, quando in Kuwait i verdeoro si imposero tre a zero alla Continental Cup. E per ritrovare una vittoria italiana contro la Seleção bisogna tornare indietro fino al 1986, nel primo dei quindici precedenti.

È per questo che Salvatore sottolinea il valore dell’evento oltre l’aspetto tecnico e oltre il risultato. È una partita simbolica, quasi iconica, che in ogni appassionato di futsal e di calcio a cinque risveglia ricordi e sogni.

«Chiunque ha sognato da bambino di giocare questa partita. È un duello che porta con sé grande prestigio e che dà valore e importanza al nostro Mondiale. Saranno quaranta minuti da vivere appieno, perché rappresentano un’opportunità unica di misurarci contro una potenza assoluta».

Il quadro del girone e la corsa ai quarti di finale

Il Gruppo D, già sulla carta tra i più complessi, si sta confermando tale sul campo. L’Italia ha dominato Panama nella prima giornata, mentre il Brasile ha superato un Iran ostico, mostrando non solo tecnica, ma anche una robustezza tattica di altissimo livello.

A fine prima giornata, la classifica vede futsal Italia femminile e Brasile appaiate con tre punti, seguite da Iran e Panama ancora ferme a quota zero.

Nella seconda giornata, prima del grande duello, si giocherà Panama contro Iran alle undici italiane. Un dettaglio apparentemente marginale, ma che potrebbe influire sul destino del gruppo. Se l’Iran dovesse battere Panama, anche una vittoria azzurra contro il Brasile non garantirebbe il passaggio matematico del turno, a dimostrazione della complessità di questo girone. Solo dopo il match con la Seleção la squadra di Salvatore potrà iniziare a pensare all’Iran, avversaria della terza giornata, programmata per sabato 29 novembre alle dieci del mattino, ancora una volta in diretta RaiSport.

Il Brasile, nello stesso turno, affronterà Panama alle 12.30. Sarà una chiusura di gruppo carica di tensione, perché ogni gol potrebbe risultare decisivo nella corsa ai quarti.

Nel frattempo, un dato è già scritto: l’Argentina è ufficialmente la prima squadra qualificata ai quarti di finale del Mondiale, confermando la forza sudamericana in questa competizione.

Uno sguardo oltre il girone: il futuro del Mondiale

La fase a eliminazione diretta del torneo inizierà lunedì primo dicembre, sempre seguendo il fuso orario italiano. I quarti di finale vedranno confrontarsi le prime e le seconde classificate dei vari gruppi. Le gare QF1 e QF2 si giocheranno proprio il primo dicembre, mentre QF3 e QF4 sono previste per il giorno successivo.

Le semifinali si terranno venerdì cinque dicembre e decreteranno le due nazioni che si contenderanno il titolo nella finalissima di domenica sette dicembre alle 12.30 italiane, preceduta dalla finale per il terzo posto.

È un percorso lungo, impegnativo e pieno di insidie. Il futsal Italia femminile ha iniziato con un passo gigantesco e ora si prepara ad affrontare l’avversario più tecnico e temuto della fase a gironi. Ciò che succederà contro il Brasile non determinerà tutto il Mondiale, ma indicherà con grande chiarezza il reale potenziale delle Azzurre.

Il coraggio prima di tutto

Il Mondiale femminile di futsal nelle Filippine rappresenta un capitolo storico per il movimento internazionale, ma anche un’occasione irripetibile per l’Italia. L’avvicinamento alla sfida con il Brasile non è fatto di paura, ma di consapevolezza. Questo gruppo ha dimostrato maturità, identità e una voglia di emergere che trasmette energia a ogni tifoso.

Il vento che arriva da Manila racconta una squadra che non vuole difendersi, ma vuole ancora una volta proporre il proprio futsal, cercando spazi, verticalizzazioni, pressioni alte e quelle idee che Salvatore ha coltivato giorno dopo giorno. La maturità non si misura solo attraverso i risultati, ma attraverso la capacità di affrontare i momenti più duri senza rinunciare a ciò che si è.

Ed è proprio per questo che la futsal Italia femminile è già entrata nel cuore degli appassionati: perché non teme il confronto, non cerca scorciatoie e non rinuncia a sognare in grande. A Manila si gioca molto più di una partita. Si misura un’identità.

E il futsal, quello vero, vive proprio di questo.

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