La KINTO Future Cup è tornata. In un panorama sportivo che evolve rapidamente e richiede idee nuove, competenze fresche e visioni lungimiranti, la competizione pensata per i migliori giovani talenti del futsal italiano si prepara a vivere la sua quinta edizione. Un progetto ambizioso, nato dalla collaborazione tra Divisione Calcio a 5, Club Italia, Settore Giovanile Scolastico e Comitati Regionali, e che negli anni è diventato molto più di un semplice torneo: un laboratorio tecnico, un acceleratore di crescita e un ascensore verso l’Azzurro.
La KINTO Future Cup è una finestra aperta sul domani, un luogo dove si costruisce — concretamente — il futuro di una disciplina che in Italia vive un momento di profonda trasformazione. La base è stata fortificata, la struttura ampliata, l’organizzazione ringiovanita. Il movimento si sta muovendo, correndo verso una dimensione nuova, moderna, brillante. E, ancora una volta, lo fa partendo da chi può incidere più di tutti: i giovani.
In queste righe racconteremo ciò che questa competizione rappresenta davvero, perché è così importante nel panorama del futsal italiano, quali risultati ha prodotto finora e in che modo la quinta edizione segnerà un ulteriore passo in avanti. Un viaggio nella crescita, nell’identità tecnica, nell’orgoglio e nella prospettiva di un intero movimento.
KINTO Future Cup come motore del futsal italiano
La KINTO Future Cup non è una semplice manifestazione giovanile. È una visione strategica messa nero su bianco dalla Divisione Calcio a 5, che da anni lavora per allargare la base della piramide federale e garantire solidità, continuità e prospettive a lungo termine. La convinzione è quella di sempre: per rendere grande il futsal italiano, serve allargare, nutrire e formare la base tecnica dei giovani, sia maschi che femmine.
Il progetto nasce proprio con questo intento, e lo fa coinvolgendo chi, nelle strutture federali, è quotidianamente impegnato nello sviluppo della disciplina: Club Italia, Settore Giovanile Scolastico, Comitati Regionali. Un sistema interconnesso che dialoga, si confronta, sperimenta soluzioni nuove e investe sulle nuove generazioni.
In un contesto sportivo dove la programmazione è fondamentale, la KINTO Future Cup è diventata un punto fisso nel calendario tecnico, un appuntamento riconosciuto non solo per il valore agonistico ma anche per l’alto valore metodologico. Ogni edizione porta analisi, dati, nuove conoscenze. Ogni raduno è un’occasione di monitoraggio. Ogni talento selezionato rappresenta un pezzo di futuro.
Grazie al supporto della FIGC — che si può approfondire sul sito ufficiale Federazione Italiana Giuoco Calcio attraverso la sezione dedicata all’attività giovanile — la KINTO Future Cup è cresciuta di anno in anno, fino a diventare ciò che oggi è: uno degli strumenti più avanzati e moderni per la crescita del futsal nazionale.
KINTO Future Cup come porta d’accesso all’Azzurro
L’obiettivo dichiarato del progetto è chiaro: portare i migliori prospetti dentro il radar delle Nazionali giovanili. E i risultati parlano da soli. Negli ultimi anni la KINTO Future Cup ha dimostrato di essere un serbatoio prezioso, un bacino di talenti capaci di arrivare, nel giro di pochi mesi, a vestire la maglia dell’Italia.
La storia recente lo conferma. Nel 2023, grazie alle selezioni effettuate durante la manifestazione, è stata creata una squadra “B” della Nazionale Under 19 di futsal. Una formazione sperimentale, giovane, voluta per ampliare il raggio d’azione del Club Italia e che ha poi disputato una doppia amichevole in Croazia. Un evento che ha rappresentato un cambio di passo: da una competizione di scouting a una vera e propria struttura di sviluppo tecnico.
Ma la stagione successiva ha fatto ancora meglio. Dopo l’istituzione di un raduno azzurro dedicato completamente ai migliori ragazzi provenienti dalla KINTO Future Cup, tre di loro hanno partecipato all’Europeo Under 19 in Moldavia. Sono nomi che oggi risuonano con forza nel movimento: Gaetano Centorrino (Meta Catania), Enrico Alves (Orange Futsal Asti) e Geremia Bui (ora alla Came Treviso in Serie A). Centorrino ha segnato contro i padroni di casa, Alves ha trovato la rete contro il Portogallo. Due lampi azzurri che hanno certificato, una volta per tutte, la bontà del progetto.
In totale, su 14 giocatori convocati per l’Europeo, cinque provenivano dalla KINTO Future Cup. Una percentuale impressionante, che racconta meglio di mille parole l’impatto reale della competizione.
E per la prima volta, dopo l’edizione di Cesena, anche il settore femminile ha compiuto un salto storico. Giovane, brillante, appassionato. Le promesse del futsal italiano hanno varcato la soglia del sogno e partecipato a un raduno ufficiale della Nazionale Femminile composto da Martina Simongini, Sharon Gallus, Stefania Coda, Sveva Orrù e Martina Principi.
In quell’occasione, agli ordini del Ct Francesca Salvatore, c’era anche Alice Virdis, capitano del Cagliari in Serie A e MVP della Future Cup di due stagioni prima. Virdis, oggi protagonista nel ritiro pre-Mondiale al CPO Giulio Onesti di Roma, rappresenta l’esempio perfetto di ciò che la KINTO Future Cup può diventare: un trampolino, una strada, una promessa mantenuta.
Il collegamento diretto con le Nazionali è visibile anche consultando la pagina ufficiale del Club Italia — struttura centrale nel processo di scouting federale — dove si possono seguire aggiornamenti, convocazioni e attività delle selezioni giovanili.
KINTO Future Cup nelle parole del Presidente Stefano Castiglia
Al centro del progetto c’è la volontà politica e organizzativa della Divisione Calcio a 5. Ed è lo stesso Presidente, Stefano Castiglia, a ribadire l’essenza della manifestazione: “C’è grande volontà di costruire una Future Cup sempre più presente in tutte le regioni, sia in campo maschile che femminile. Questa manifestazione è stata un trampolino di lancio verso esperienze che hanno poi rappresentato un importante step di crescita umana e professionale. La formazione dei giovani rappresenta il futuro di questa disciplina e noi siamo intenzionati ad alimentarla in tutti i modi possibili”.
Parole che racchiudono lo spirito della competizione: estendere l’attività, garantire capillarità, mettere nelle condizioni migliori ogni giovane talento. La Future Cup, nelle intenzioni della Divisione, deve diventare un appuntamento permanente, radicato e imprescindibile.
La visione è ampia: portare la competizione in tutte le regioni d’Italia, far crescere il numero dei raduni, implementare la struttura territoriale, coinvolgere più tecnici, più società, più realtà scolastiche. Un progetto pluriennale, moderno, che guarda al futuro con lucidità.
Il processo di selezione dei talenti
La forza della KINTO Future Cup sta anche nella sua capacità di osservare, monitorare e studiare migliaia di profili. Nella scorsa edizione sono stati visionati oltre 600 giocatori, spesso coinvolti in doppi raduni regionali. Un lavoro capillare, intenso, puntuale.
La selezione parte dai Comitati Regionali. Ogni area organizza raduni dedicati ai nati nel 2008, anno di riferimento per questa edizione. Tuttavia, grazie all’accordo con l’Area Tecnica FIGC, verranno valutati anche alcuni ragazzi del 2009, garantendo un monitoraggio ancora più ampio e approfondito.
Gli osservatori, coordinati dallo staff tecnico federale, verificano non solo qualità tecniche e tattiche, ma anche attitudini, mentalità, capacità di adattamento, prospettiva di crescita. Il futsal moderno richiede velocità, intelligenza, duttilità. E la KINTO Future Cup è il luogo ideale per mettere alla prova tutto questo.
Dopo la fase regionale si arriva al grande palcoscenico nazionale, il maxi-evento che mette di fronte otto Rappresentative: quattro femminili e quattro maschili. Una settimana di gare, raduni, analisi, osservazioni. Un microcosmo tecnico che permette allo staff federale di individuare i migliori profili da integrare nelle Nazionali.
Il nuovo modello organizzativo
L’organizzazione della quinta edizione è affidata a un gruppo di lavoro fresco, competente e determinato. Una squadra giovane che rappresenta perfettamente il cambio generazionale che sta attraversando il futsal italiano.
Antonio Scocca sarà il Responsabile Tecnico dell’intero progetto, mentre Francesco Novello coordinerà l’area Organizzativa e Amministrativa. È una coppia che fonde visione e pragmatismo, e che garantirà una gestione moderna e funzionale dell’intera manifestazione.
L’attività maschile sarà suddivisa in quattro aree, con altrettanti responsabili:
Nicola Baccin per l’Area Nord, Simone Ragazzini per l’Area Centro-Nord, Paolo Petruzzi per l’Area Centro-Sud e Giuseppe Lonero per l’Area Sud.
Per quanto riguarda il femminile, saranno Chiara Di Santi (Area Nord) e Franco Barone (Area Sud) a guidare il percorso di scouting e reclutamento.
Una struttura pensata per funzionare come una rete. Una rete verticale, che collega raduni, osservazioni e competenze, e una rete orizzontale, che mette in dialogo ogni area geografica, ogni tecnica e ogni responsabile.
KINTO Future Cup come investimento strategico nel futsal italiano
Ogni disciplina sportiva cresce quando investe nei giovani, e il futsal non fa eccezione. La KINTO Future Cup rappresenta uno degli investimenti più concreti e strutturati nella storia recente della Divisione Calcio a 5. Un progetto che non solo porta nuovi talenti nel radar federale, ma crea cultura, identità e appartenenza.
La competizione promuove valori fondamentali come il fair play, la responsabilità, la disciplina, la passione. Insegna ai giovani cosa significa far parte di un contesto nazionale e federale. Li preparo a un futuro professionale, tecnico e umano.
Il progetto, inoltre, dialoga perfettamente con i dati e i report dell’Istat dedicati allo sport giovanile in Italia, che fotografano una crescita costante dell’attività indoor e del futsal nelle fasce d’età più giovani. Una tendenza che la FIGC e la Divisione Calcio a 5 hanno deciso di abbracciare e valorizzare.
L’impatto sul futuro dell’Italfutsal
Guardando al futuro, la KINTO Future Cup è destinata a diventare un pilastro strutturale dello sviluppo del futsal italiano. La quinta edizione sarà un crocevia decisivo, un punto di osservazione privilegiato per capire come evolveranno le nuove generazioni di giocatori e giocatrici.
Il legame sempre più stretto con le Nazionali, le collaborazioni tecniche con il Club Italia e l’integrazione nei piani strategici della FIGC rendono questo progetto una piattaforma imprescindibile per chi sogna di vestire la maglia azzurra. Il futsal italiano sta costruendo le fondamenta del domani, e la KINTO Future Cup ne è il cantiere più importante.



