venerdì 18 Luglio 2025
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I ruoli scomparsi nel calcio: nostalgia e rivoluzione

Il calcio è un linguaggio universale, ma come ogni lingua, cambia con il tempo. Certe parole cadono in disuso, certi ruoli pure. Negli anni, il campo ha visto scomparire figure leggendarie, rimpiazzate da nuove interpretazioni tattiche. Ma cosa resta di quei ruoli che un tempo erano fondamentali? Oggi andiamo a riscoprire i ruoli scomparsi nel calcio: non solo una lezione di tattica, ma anche un viaggio nella memoria.

Il libero: l’ultimo baluardo

Chi ha vissuto il calcio degli anni ’70 e ’80 ricorda bene la figura del libero. Giocatore intelligente, tecnico, che si staccava dalla linea difensiva per anticipare, guidare e impostare. Beckenbauer è stato l’emblema del ruolo, ma anche Gaetano Scirea, Franco Baresi e Matthias Sammer lo hanno interpretato con eleganza.

Con l’avvento della difesa a zona e della linea alta, il libero ha perso senso. Oggi, fa parte dei ruoli scomparsi nel calcio, inglobato nel difensore centrale moderno, più tecnico ma anche più coinvolto nella linea difensiva.

Il tornante: l’ala che difende

Negli anni ’60 e ’70, il tornante era un’ala di sacrificio. Doveva correre su tutta la fascia, supportare il terzino in fase difensiva e ripartire in velocità. Era un ruolo di fatica e abnegazione, interpretato da campioni come Bruno Conti o Causio.

Con la nascita del 4-3-3 e l’evoluzione degli esterni d’attacco, il tornante è stato sostituito da ali più offensive, lasciando il compito difensivo ai terzini moderni, spesso trasformati in veri e propri fluidificanti. Nella sua accezione più pura, il tornate figura tra i ruoli scomparsi nel calcio.

Il mediano classico: rottura e semplicità

Non confondiamolo con il regista arretrato: il mediano di una volta era un giocatore ruvido, più attento a spezzare il gioco che a costruirlo. Il suo compito era quello di proteggere la difesa, marcare l’avversario più pericoloso e recuperare palloni.

Pensiamo a giocatori come Romeo Benetti o Gennaro Gattuso: fisico, grinta, polmoni. Oggi, anche i mediani devono saper impostare. Il gioco richiede più completezza: l’evoluzione del ruolo ha fatto scomparire il mediano puro.

Il trequartista classico: tra le linee

Il numero 10 romantico, libero tra centrocampo e attacco, è diventato sempre più raro. Le squadre moderne preferiscono moduli compatti, con linee strette e pressing continuo. Spesso non c’è più spazio per chi non corre, per chi vive tra le linee.

Giocatori come Rui Costa, Zidane o Baggio oggi farebbero fatica a trovare una collocazione tattica. Il trequartista è stato trasformato in mezzala offensiva, falso nueve o ala creativa. Non è ancora tra i ruoli scomparsi nel calcio, ma la direzione attuale dello sport lo categorizza come una vera rarità.

Il centravanti boa: torre d’area

Un tempo era il terminale fisico dell’attacco: alto, forte, pronto a ricevere cross e a fare sportellate con i difensori. Christian Vieri, Luca Toni, Jan Koller: il centravanti classico era una presenza ingombrante e decisiva.

Oggi, con il pressing alto e le difese corte, anche gli attaccanti devono saper muoversi, partecipare al gioco e pressare. Il numero 9 statico ha lasciato spazio a punte mobili, come Haaland o Benzema, capaci di dialogare con i compagni. Sono in pochi, in pochissimi, ormai ad evitare che figuri tra i ruoli scomparsi nel calcio. Almeno nelle categorie superiori, mentre in quelle minori c’è ancora chi sembra puntare sulla vecchia boa.

Le cause della scomparsa: evoluzione o perdita?

Il calcio cambia perché cambia la società, la preparazione atletica, le idee tattiche. L’analisi dei dati, l’intensità fisica e la flessibilità tattica hanno reso certi ruoli obsoleti. Ma a volte, nel cercare la massima efficienza, si rischia di perdere poesia.

Secondo un’analisi della FIGC, i nuovi sistemi richiedono giocatori polivalenti. Il calcio totalizzante ha fagocitato i ruoli specialistici, chiedendo a tutti di saper fare tutto.

Ma davvero sono scomparsi?

In realtà, alcuni ruoli si sono trasformati. Il libero si è fatto difensore-regista. Il tornante vive nei quinti di centrocampo. Il trequartista sopravvive nei piedi di chi sa muoversi tra le linee con intelligenza.

Perfino in Serie C, secondo i report della Lega Pro, alcuni tecnici stanno recuperando schemi vintage per sorprendere avversari sempre più standardizzati rispolverando i ruoli scomparsi nel calcio, o almeno in apparenza.

I ruoli scomparsi nel calcio: la memoria come risorsa

I ruoli scomparsi nel calcio non sono solo un ricordo nostalgico. Sono anche una riserva culturale, una lezione di stile e di funzione. Conoscere il passato aiuta a leggere meglio il presente e, magari, a immaginare un futuro dove il calcio torni a sorprendere anche rispolverando antiche idee.

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