sabato 16 Agosto 2025
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Imperia in Serie D: storia, record e rinascite

L’Imperia in Serie D ha fatto davvero la storia. Nel cuore della Liguria, tra le onde del Mar Ligure e le colline che abbracciano la città, il club ha scritto pagine indelebili nella storia del calcio dilettantistico italiano. Fondata nel 1923, la squadra ha sempre rappresentato con fierezza la propria comunità, portando in campo i colori nero e azzurro e adottando il drago come simbolo distintivo.

Imperia in Sere D: le origini e le prime sfide

Il suo stadio, il Nino Ciccione, è da sempre il teatro dell’Imperia in Serie D e delle emozioni calcistiche locali, con una capienza di circa 3.300 posti che spesso si riempiono di cori e speranze. L’Imperia nasce nello stesso anno della costituzione del comune omonimo, e da subito si impone come una delle realtà più vivaci del panorama calcistico ligure.

Negli anni Trenta e Quaranta, la squadra partecipa ai campionati regionali e nazionali, arrivando fino alla Serie C, dove milita per diverse stagioni. Tuttavia, le difficoltà economiche e le ristrutturazioni federali costringono il club a oscillare tra le categorie, fino a stabilizzarsi nella Serie D, che diventerà il suo habitat naturale per decenni.

Imperia in Serie D come casa sportiva

L’Imperia in Serie D ha trovato nella categoria una vera e propria casa sportiva. Con ben 38 partecipazioni al campionato, il club si è affermato come una delle realtà più longeve e rappresentative della regione. In questo lungo percorso, ha conquistato tre titoli di campione di Serie D, dimostrando una costanza e una competitività che pochi club dilettantistici possono vantare.

Imperia in Serie D, i trofei regionali

Oltre ai successi nazionali, l’Imperia in Serie D ha brillato anche a livello regionale, vincendo quattro Coppe Italia Dilettanti Liguria. Questi trofei testimoniano la solidità del progetto sportivo e la capacità di rinnovarsi, anche nei momenti più difficili.

Crisi, rifondazioni e rinascite

Come molte società storiche, anche l’Imperia in Serie D e non solo ha dovuto affrontare momenti di crisi. Nel 1988, la radiazione per problemi finanziari ha segnato una cesura profonda nella sua storia. Ma la passione cittadina non si è mai spenta. Da quel momento, il calcio imperiese ha continuato a vivere attraverso diverse rifondazioni: prima come A.S. Imperia ’87, poi come A.S.D. Imperia Calcio e infine, dal 2012, come A.S.D. Imperia.

Nonostante i cambi di denominazione, tifosi, media e addetti ai lavori hanno sempre chiamato la squadra semplicemente “Imperia”, a testimonianza di un’identità forte e radicata.

Il ritorno trionfale nel 2024

Dopo due stagioni in Eccellenza, il 2024 ha segnato il ritorno dell’Imperia in Serie D. Sotto la guida dell’allenatore Pietro Buttu, la squadra ha dominato il campionato, chiudendo con dieci punti di vantaggio sulla seconda classificata. Il miglior attacco e la miglior difesa del girone hanno certificato una superiorità tecnica e tattica indiscutibile. Il ritorno in Serie D ha coinciso con il centenario del club, rendendo la promozione ancora più significativa. La città ha celebrato con entusiasmo, riscoprendo l’orgoglio di appartenere a una comunità calcistica storica e combattiva.

Il derby con la Sanremese: una rivalità eterna

Tra le emozioni più forti che il calcio può offrire, il derby tra Imperia e Sanremese occupa un posto speciale. È una sfida che va oltre il campo, coinvolgendo identità, storia e passione. Ogni incontro tra le due squadre è un evento che mobilita tifosi e città, e il ritorno dell’Imperia in Serie D ha riacceso l’attesa per questa rivalità leggendaria.

Record e statistiche: l’Imperia nella storia della D

Con 38 partecipazioni alla Serie D, l’Imperia in Serie D si colloca tra le squadre più presenti nella quarta divisione del calcio italiano. Ha vinto il campionato in tre occasioni, ottenendo promozioni che hanno segnato epoche diverse. La sua capacità di resistere alle difficoltà, di rinnovarsi e di tornare competitiva è un esempio di resilienza sportiva. Il club ha anche prodotto talenti e allenatori che hanno lasciato il segno nel calcio dilettantistico e professionistico. La sua struttura giovanile, pur con risorse limitate, ha sempre cercato di valorizzare i ragazzi del territorio.

 

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