Il mercato estivo 2025 del Vado ha acceso l’entusiasmo dei tifosi rossoblù, regalando una campagna acquisti ricca di colpi strategici, giovani promesse e ritorni di esperienza. La società ligure ha dimostrato ancora una volta di voler costruire un progetto solido e ambizioso, puntando su talento, freschezza e leadership.
Vado: Tommaso Caremoli, velocità e qualità sulla fascia
Tra i nuovi volti, spicca Tommaso Caremoli, esterno sinistro classe 2005, reduce dalla promozione in Serie C con l’Alcione Milano. La sua rapidità e capacità di spinta lo rendono un elemento chiave per il gioco offensivo del Vado.
Vado: Daniele Pastorino, sostanza e visione in mediana
A centrocampo arriva Daniele Pastorino, anch’egli classe 2005, cresciuto nel settore giovanile del Genoa. Dopo una stagione da protagonista con la Lavagnese (28 presenze), Pastorino porta equilibrio e dinamismo alla mediana rossoblù.
Simone Sacco, il futuro della difesa
Il reparto difensivo si arricchisce con Simone Sacco, classe 2007, proveniente dal Chieri. Capitano della Juniores e già autore di 11 presenze in prima squadra, Sacco è considerato uno dei talenti più promettenti del panorama dilettantistico.
Mirko Saltarelli, esperienza e leadership
Per dare solidità alla retroguardia, il Vado ha ingaggiato Mirko Saltarelli, difensore centrale di 27 anni con un curriculum importante: Bellinzago, Stresa, Borgosesia, Bra, Albinoleffe e Pro Palazzolo. Nella scorsa stagione ha collezionato 30 presenze e 2 gol.
Federico Gulinelli, duttilità e fisicità
Altro innesto di spessore è Federico Gulinelli, classe 1999, alto 1,95 m, capace di giocare sia come centrale difensivo che come mediano. Con 32 presenze al Sant’Angelo, ha dimostrato affidabilità e presenza fisica.
Mady Abonckelet, una conferma preziosa
Tra le riconferme, spicca Mady Abonckelet, centrocampista classe 1998, che continuerà a vestire la maglia rossoblù anche nella stagione 2025/26. La sua esperienza sarà fondamentale per dare continuità al progetto tecnico.
Nicolò Mai, il nuovo Team Manager
Sul fronte dirigenziale, il Vado ha accolto Nicolò Mai come nuovo Team Manager. Dopo quattro anni al Sestri Levante, di cui due in Serie C, Mai porta competenza e professionalità, pronto a contribuire alla crescita organizzativa del club.
Enock Barwuah, il colpo da copertina
Il nome più mediatico del mercato è senza dubbio Enock Barwuah, fratello di Mario Balotelli. Dopo aver contribuito alla promozione in Serie C con Pro Palazzolo e Ospitaletto, Barwuah approda al Vado con l’obiettivo di dare peso e profondità all’attacco. La trattativa, seguita anche dalla Clivense di Sergio Pellissier, si è conclusa con successo per i rossoblù.
Strategia e visione: il Vado guarda lontano
Il mercato estivo Vado Calcio 2025 non è stato solo una serie di acquisti, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti. La società ha dimostrato di voler costruire una rosa competitiva, equilibrata e pronta a lottare per obiettivi importanti nel Girone A della Serie D.
La storia del Vado FC
Il Vado Football Club nasce il 1º novembre 1913 a Vado Ligure, in provincia di Savona, grazie all’iniziativa di Angelo Morixe e un gruppo di appassionati locali. I colori sociali scelti furono il rosso e il blu, ispirati al Genoa Cricket and Football Club. Nei primi anni, il club disputò incontri amichevoli e tornei regionali, fino all’affiliazione alla FIGC nel 1919.
Momenti di gloria
Il momento più glorioso della storia del Vado FC arriva nel 1922, quando la squadra conquista la prima edizione della Coppa Italia, battendo l’Udinese 1-0 in finale con un gol leggendario di Felice Levratto, soprannominato “sfondareti” per la potenza dei suoi tiri. Questo trionfo rese il Vado la prima squadra italiana a vincere il trofeo nazionale.
Gli anni del dilettantismo
Negli anni successivi, il club alterna partecipazioni tra le varie divisioni dilettantistiche, con momenti di rilievo come la militanza in Serie C negli anni ’30 e ’40. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Vado viene rifondato nel 1945 e continua a rappresentare con orgoglio la città ligure. Nel 1978 viene inaugurato lo stadio Ferruccio Chittolina, dedicato al portiere vadese scomparso tragicamente nel 1946. Nel 1992, la FIGC riconsegna al club una copia della Coppa Italia vinta settant’anni prima, simbolo indelebile della sua storia.
Una passione ultracentenaria
Oggi il Vado FC milita in Serie D e continua a investire nei giovani e nella valorizzazione del territorio, mantenendo viva una tradizione ultracentenaria fatta di passione, resilienza e orgoglio rossoblù