Diciassette stagioni. Una sola maglia. Un cuore azzurro che ha battuto all’unisono con quello di una città intera. Paola Di Marino lascia il calcio femminile, ma non è stata solo una calciatrice del Napoli Femminile: è stata la sua anima, la sua voce, la sua bandiera. Oggi, con un misto di commozione e gratitudine, il club e i tifosi e gli amanti del calcio femminile le dicono addio.
Una carriera scolpita nella storia
Nata a Napoli il 4 maggio 1994 e cresciuta a Procida, Paola Di Marino ha sfidato i pregiudizi e le difficoltà per inseguire il suo sogno: giocare a calcio. Dopo un’infanzia tra danza e pallone, a 14 anni entra ufficialmente nel Napoli Femminile, iniziando un viaggio che l’avrebbe portata dalla Serie C fino alla Serie A. Con oltre 230 presenze in maglia azzurra, Di Marino ha attraversato tutte le fasi della crescita del club: le promozioni, le retrocessioni, le sfide impossibili e le vittorie inaspettate. Sempre con la fascia da capitano al braccio e lo sguardo fiero di chi sa cosa significa rappresentare una città intera.
Il simbolo dell’appartenenza
“NAPOLI = APPARTENENZA”. Così si chiude la sua lettera d’addio del capitano Paola Di Marino, pubblicata sui canali ufficiali del club. Una frase che racchiude tutto: la dedizione, il sacrificio, l’amore incondizionato per una maglia che non è mai stata solo un colore, ma una seconda pelle.
Ogni contrasto, ogni colpo di testa, ogni incoraggiamento alle compagne è stato un atto d’amore verso il Napoli Femminile. Paola non ha mai giocato per sé stessa, ma per un’idea più grande: quella di un calcio femminile che merita rispetto, visibilità e passione.
La lettera di Paola Di Marino
Parole che trasudano autenticità, che raccontano di una carriera vissuta con passione, sacrificio e dedizione assoluta. Un addio che non è un distacco, ma una celebrazione di un legame indissolubile. Nel suo toccante messaggio di commiato, pubblicato sui canali ufficiali del club, Paola Di Marino scrive: “Caro Napoli Femminile, oggi mi ritrovo a scriverti queste parole, con il cuore colmo di emozioni contrastanti, un misto di tristezza e gratitudine. Dopo 17 anni passati ad indossare con orgoglio questa maglia, giunge il momento di dire addio…”.
Un’eredità che va oltre il campo
Il suo addio non è una fine, ma un passaggio di testimone. Paola Di Marino lascia un’eredità fatta di valori, di spirito di squadra, di resilienza. Le giovani calciatrici che oggi indossano la maglia azzurra sanno di dover onorare un esempio altissimo. Il Napoli Femminile ha salutato la sua capitana con parole cariche di affetto e riconoscenza: “Le porte del Napoli Femminile saranno sempre aperte per te, Paola. In bocca al lupo!”.
E chissà che il futuro non la riporti a bordo campo, magari come allenatrice, dirigente o ambasciatrice del club. Perché certe storie non finiscono mai davvero: si trasformano, si evolvono, ma restano scolpite nella memoria collettiva.
Il calcio femminile italiano ha bisogno di storie così
In un momento storico in cui il calcio femminile sta finalmente conquistando spazi e riconoscimenti, figure come quella di Paola Di Marino sono fondamentali. Non solo per ciò che hanno fatto in campo, ma per ciò che rappresentano fuori: determinazione, coraggio, identità.
Il vuoto e l’addio
L’addio di Paola Di Marino lascia un vuoto tecnico, certo, ma soprattutto umano. Le giovani che oggi vestono l’azzurro hanno avuto un esempio da seguire, un modello di leadership silenziosa ma potente. La sua eredità è fatta di valori: appartenenza, rispetto, sacrificio.
Il suo percorso è un manifesto per tutte le bambine che sognano di diventare calciatrici. Un invito a non mollare, a credere nei propri sogni, a lottare con il cuore.