mercoledì 13 Agosto 2025
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Pinerolo in Serie D: storia epica nei dilettanti

Il Pinerolo in Serie D ha una storia molto ricca, ma è soprattutto una squadra protagonista della sua regione. Nel cuore del Piemonte, tra le vette delle Alpi e la passione calcistica che scorre come linfa nelle vene dei suoi abitanti, questa squadra che incarna l’essenza del calcio dilettantistico italiano. Una società che, pur lontana dai riflettori della Serie A, ha saputo scrivere pagine memorabili nella Serie D, la massima categoria dilettantistica nazionale.

Pinerolo in Serie D: storia epica nei dilettanti

Il Pinerolo in Serie D e non solo, non ha mai smesso di lottare, di sognare, di rappresentare con orgoglio una comunità intera. Un viaggio tra emozioni, sacrifici e gloria. Fondata nel 1918, l’Unione Calcio Pinerolo nasce in un periodo di grande fermento sportivo. Il calcio, ancora giovane in Italia, comincia a radicarsi anche nei centri più piccoli, e Pinerolo non fa eccezione. La squadra biancoblù diventa presto un punto di riferimento per la città, raccogliendo attorno a sé generazioni di tifosi.

Pinerolo in Serie D: la crescita

Negli anni ’30 e ’40, il club partecipa ai campionati regionali, costruendo una reputazione solida e rispettata. Ma è nel dopoguerra che il Pinerolo comincia a sognare in grande, puntando alla Serie D come trampolino verso il professionismo. Il primo grande salto arriva negli anni ’60, quando il Pinerolo in Serie D arriva conquistando l’agognata promozione. È un momento epocale: la squadra entra nel panorama nazionale, affrontando club blasonati e dimostrando di poter competere ad alti livelli.

Un gioco grintoso

Il Pinerolo si distingue per il suo gioco grintoso, per la tenacia dei suoi giocatori e per un pubblico caloroso che riempie lo stadio ogni weekend. Le stagioni in Serie D sono intense, con salvezze conquistate all’ultimo minuto e sogni di promozione che tengono tutti con il fiato sospeso. Il Pinerolo in Serie D ha partecipato ad oltre 20 stagioni nel corso della sua storia calcistica. Le sue presenze si sono distribuite in diversi periodi, a partire dagli anni ’60, con una lunga permanenza tra il 1979 e il 1998 (eccetto la stagione 1991-1992)1. Dopo alcune retrocessioni e risalite, il club è tornato in Serie D anche nella stagione 2022-2023, classificandosi 15º nel Girone A.

Retrocessioni e rinascite

Come ogni storia calcistica che si rispetti, anche quella del Pinerolo è segnata da momenti difficili. Retrocessioni dolorose, stagioni complicate, cambi di dirigenza e problemi economici hanno messo a dura prova la tenuta del club. Ma il Pinerolo non ha mai mollato. Ogni caduta è stata seguita da una risalita, ogni crisi da una rinascita. Il ritorno del Pinerolo in Serie D, avvenuto più volte nel corso degli anni, è sempre stato vissuto come una vittoria collettiva, frutto del lavoro di squadra e dell’amore della città.

I protagonisti: allenatori, giocatori e tifosi

Nel corso della sua storia, il Pinerolo in Serie D ha visto passare allenatori carismatici e giocatori talentuosi. Alcuni hanno poi spiccato il volo verso categorie superiori, ma tutti hanno lasciato un segno indelebile. Tra i nomi più amati dai tifosi ci sono bomber locali, portieri insuperabili e capitani che hanno incarnato lo spirito della squadra. Ma il vero protagonista è sempre stato il pubblico: fedele, rumoroso, appassionato. I tifosi del Pinerolo non sono semplici spettatori, sono parte integrante del progetto.

Gabriele Pinelli, attaccante classe 1992, è stato uno dei colpi di mercato più importanti per il Pinerolo nella stagione 2022-2023, quando il club era neopromosso in Serie D. Con un passato in squadre come Bra, Saluzzo e La Pianese, Pinelli ha portato esperienza e fiuto del gol, diventando un riferimento offensivo per la squadra. Simone D’Ippolito è stato protagonista nelle stagioni recenti in Eccellenza, D’Ippolito ha spesso guidato l’attacco del Pinerolo con prestazioni solide e reti decisive. È stato tra i più pericolosi in area avversaria, sfiorando il gol in partite chiave come quella contro la Valenzana Mado.

Le migliori annate sono state quelle in cui il club ha sfiorato i playoff, dimostrando di poter competere con realtà più strutturate. Le statistiche parlano di una squadra solida, con una difesa spesso tra le meno battute e un attacco capace di sorprendere.

Lo stadio e la città: un legame indissolubile

Il Pinerolo gioca le sue partite casalinghe allo Stadio Barbieri, un impianto che trasuda storia e passione. Ogni domenica, le gradinate si riempiono di famiglie, giovani e anziani, tutti uniti dal tifo per i biancoblù. La città di Pinerolo, con i suoi 35.000 abitanti, vive il calcio come un elemento identitario. Il club non è solo una squadra, ma un simbolo di appartenenza, un collante sociale che unisce generazioni. Pinerolo è tra i comuni con il più alto tasso di partecipazione sportiva in Piemonte.

Il futuro

Il Pinerolo in Serie D non ci sarà nella stagione 2025-2026. La squadra ha perso lo spareggio decisivo contro il Cannara, disputato proprio sul campo di Pinerolo, con il risultato finale di 2-1 a favore degli umbri. Questo match ha sancito l’accesso del Cannara alla Serie D e, di conseguenza, l’esclusione del Pinerolo dal campionato nazionale dilettantistico per questa stagione. Oggi il Pinerolo guarda al futuro con ambizione. La dirigenza ha investito in giovani talenti, nel settore giovanile e in una struttura tecnica moderna.

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