La Serie A femminile è pronta a vivere una stagione rivoluzionaria. Il campionato 2025-2026 prenderà il via nel weekend del 4-5 ottobre, preceduto dalla nuovissima Serie A Women’s Cup, che inizierà il 24 agosto con una fase a gironi e culminerà in una Final Four. Un preludio spettacolare che accende i riflettori su un movimento in costante crescita.
Serie A femminile: da 10 a 12 squadre: il nuovo format
La grande novità è l’ampliamento del torneo di Serie A femminile da 10 a 12 squadre, con un ritorno al formato classico di andata e ritorno per un totale di 22 giornate. Spariscono le poule scudetto e salvezza, rendendo il campionato più lineare e competitivo. La stagione si concluderà tra il 16 e il 17 maggio 2026, e le prime tre classificate accederanno alla prestigiosa UEFA Women’s Champions League, mentre l’ultima retrocederà in Serie B.
Serie A femminile, le partite della prima giornata
Il calendario della prima giornata della Serie A femminile è già carico di sfide interessanti: Sassuolo-Juventus, le campionesse in carica iniziano in trasferta; Inter-Ternana Women, debutto casalingo per le nerazzurre contro una neopromossa; Roma-Parma, le giallorosse ospitano un’altra nuova arrivata; e poi Como Women-Lazio, Genoa-Milan, Napoli Women – Fiorentina
Le soste e le pause del campionato
Sono previste 9 soste per la Serie A femminile, distribuite nei weekend di: 25-26 ottobre, 29-30 novembre, 28 febbraio – 1° marzo, 7-8 marzo, 11-12 aprile,18-19 aprile, 27-28 dicembre, 3-4 gennaio. Queste pause coincidono con gli impegni delle nazionali e le festività natalizie, garantendo un calendario equilibrato e rispettoso dei ritmi delle atlete.
I big match da non perdere
Il calendario della prossima Serie A femminile è ricco di sfide imperdibili: Fiorentina-Inter (2ª giornata), Milan-Roma (2ª giornata), Roma-Lazio (6ª giornata – Derby della Capitale), Milan-Inter (9ª giornata – Derby della Madonnina), Roma-Juventus (8ª giornata – rivincita della Coppa Italia)
Le parole del Presidente Mattarella
Durante l’incontro al Quirinale con la Nazionale femminile, il Presidente Sergio Mattarella ha sottolineato il valore sociale dello sport: “Vedete, lo sport serve anche a questo: a far vedere come si esprimono i talenti, come ci si impegna, stimolando ragazze, bambini e bambine a fare dello sport per migliorare le condizioni delle relazioni sociali.” Un messaggio potente che risuona in ogni partita, in ogni allenamento, in ogni sogno che prende forma sui campi della Serie A femminile.
Le squadre protagoniste
Le 12 squadre che compongono la Serie A femminile 2025-26: Juventus Women, Roma Women, Inter Women, Milan Women, Fiorentina, Sassuolo, Napoli Women, Lazio Women, Como Women, Ternana Women (neopromossa), Parma (neopromossa), Genoa (neopromossa).
La Serie A Women’s Cup: il nuovo trofeo
La Serie A Women’s Cup è la nuova competizione estiva che anticipa il campionato. Le 12 squadre saranno divise in 3 gironi da 4, con le vincitrici e la miglior seconda che accederanno alla Final Four. Un torneo che promette spettacolo e che potrebbe diventare un appuntamento fisso nel calendario del calcio femminile.
Un movimento in crescita
Il calcio femminile italiano sta vivendo una vera e propria rinascita. L’aumento delle squadre, la copertura mediatica su Rai e DAZN, e l’interesse crescente da parte di sponsor e tifosi, testimoniano un cambiamento culturale profondo. Le atlete non sono più solo “promesse”: sono protagoniste.
Un sogno che si avvera
Federica Cappelletti, Presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGC, in un’intervista a Radio24: “Il calcio femminile italiano è un sogno che si avvera, non un miracolo ma un gioco di squadra, il cuore, la dedizione e la sofferenza di troppe donne, la lungimiranza e testardaggine di una Federazione che ci ha creduto davvero. Anche quando la diffidenza imperversava. Il passaggio al professionismo era necessario, culturalmente obbligato. Non solo per la tanto urlata parità di genere ma per una giusta, moderna e naturale evoluzione”.
Un gioco di squadra
A riguardo poi ha concluso “Chi lavora deve essere tutelato e giocare a calcio anche per le donne è finalmente un mestiere. Io sono arrivata in corso d’opera portando le mie idee, i miei tempi e la mia preparazione ma il successo e il risultati sono, appunto, sempre un gioco di squadra. E che squadra!!! Non finirò mai di ringraziare chi ha creduto in me. E continua a farlo… ma soprattutto chi continua a credere e a investire nel calcio femminile”.