C’è un vento nuovo che soffia sul calcio femminile italiano, e ha il volto sorridente e determinato delle inarrestabili Azzurrine dell’Italia Under 19 femminile. Agli Europei UEFA 2025, in corso in Polonia, le calciatrici italiane stanno scrivendo una pagina memorabile: qualificazione al Mondiale U20 e accesso alle semifinali europee dopo 14 anni di attesa.
Un Cammino da Favola
Guidate dal CT Nicola Matteucci, le giovani italiane dell’Under 19 femminile hanno affrontato un girone di ferro con coraggio e intelligenza. Dopo il pareggio all’esordio contro la Polonia (1-1), è arrivata la vittoria fondamentale contro la Svezia (1-0), firmata da Giada Pellegrino Cimò, autentica trascinatrice del gruppo. Nonostante la sconfitta contro la Francia (1-2), l’Italia ha staccato il pass per le semifinali grazie alla miglior differenza reti3.
La Forza del Collettivo
Una delle chiavi del successo dell’Under 19 femminile? La profondità della rosa. Ben 19 giocatrici su 20 sono state impiegate da titolari nelle prime tre gare, segno di un gruppo coeso e competitivo. In porta si sono alternate Elena Belli (Inter, ex Cesena) ed Emma Mustafic (Juventus Primavera), due talenti che rappresentano il futuro del ruolo.
In attacco nell’Under 19 femminile, oltre a Cimò, si sono messe in luce Manuela Sciabica (Napoli), autrice del gol contro la Francia, e le promettenti Carolina Tironi e Marta Zamboni, protagoniste nelle qualificazioni.
Una Semifinale da brividi
Il 24 giugno, a Mielec, l’Italia Under 19 femminile affronta la Spagna campione in carica, una corazzata che punta al settimo titolo continentale. Ma le Azzurrine non partono battute: hanno già dimostrato di poter competere con le migliori e, soprattutto, hanno conquistato il cuore dei tifosi con il loro spirito indomito.
Un Traguardo Storico
Con la qualificazione alle semifinali, l’Italia Under 19 femminile ha anche ottenuto l’accesso al Mondiale Under 20 del 2026, che si disputerà proprio in Polonia5. Un risultato che mancava dal 2012 e che certifica la crescita esponenziale del movimento femminile italiano.
I sacrifici dietro il sogno
Dietro ogni traguardo c’è una storia fatta di sacrifici silenziosi, di allenamenti sotto la pioggia, di viaggi infiniti per raggiungere i campi, di rinunce a feste, vacanze e momenti con gli amici. Le Azzurrine dell’Under 19 femminile non sono solo atlete: sono studentesse, figlie, sorelle che hanno scelto di inseguire un sogno con disciplina e determinazione.
Gli inizi
Come hanno cominciato le calciatrici dell’Under 19 femminile? Elena Belli, ad esempio, ha iniziato a parare nel giardino di casa, allenata dal padre, oggi preparatore dei portieri nel Monza. Anche Emma Mustafic, cresciuta tra Marche e Romagna, ha debuttato in Serie C a 14 anni, allenandosi con la prima squadra durante il Covid per non perdere il ritmo. Oggi, dopo aver vinto scudetto e Coppa Italia con la Juventus Primavera, difende i pali dell’Italia con la stessa fame di chi ha lottato per ogni centimetro di campo.
Il CT Matteucci fierissimo
In una dichiarazione del CT Nicola Matteucci, tratta da un’intervista rilasciata dopo la qualificazione alle semifinali: “Una soddisfazione immensa, soprattutto per come questa qualificazione è maturata. Le ragazze hanno giocato una partita di grande spessore, tecnico e umano. Si sono aiutate dall’inizio alla fine, leggendo ogni situazione con intelligenza e cuore. Questo gruppo è cresciuto giorno dopo giorno, ascoltando, lavorando, mettendo in campo tutte le energie. Ora vogliamo continuare a divertirci, con la sensazione di giocare sempre a calcio”
Il futuro è azzurro
Questa generazione di calciatrici dell’Under 19 femminile non è solo talentuosa: è consapevole, preparata, affamata. Il lavoro dei settori giovanili, delle società e della FIGC sta dando frutti concreti. E il pubblico risponde: le partite sono seguite in diretta su UEFA.tv e sui canali social della FIGC Femminile, con numeri in costante crescita.
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha commentato: “Straordinarie Azzurrine, stanno riscrivendo la storia. Il traguardo del Mondiale nobilita lo sviluppo del calcio femminile in Italia”.