La Serie D non è solo un campionato, ma rappresenta l’impianto più solido e “reale” del calcio italiano, dove passione, sacrificio e sogni si intrecciano ogni stagione. La sanatoria diventa in molti casi il passo necessario per consentire a tante squadre di fare ancora la loro parte e rimediare in tempo superando piccole difficoltà. Quando si parla di iscrizioni, infatti, ogni estate diventa una corsa contro le scadenze, una sfida burocratica che può decidere il destino di intere città.
Sanatoria Serie D: la scadenza che fa tremare
Il 10 luglio scorso alle ore 17:00 è scaduto il termine per la presentazione delle domande di iscrizione al campionato di Serie D. Un momento cruciale per le 165 società aventi diritto, che hanno dovuto dimostrare solidità economica, organizzativa e sportiva. La sanatoria, concessa per regolarizzare eventuali situazioni pendenti, ha rappresentato l’ultima possibilità per molte squadre di evitare l’esclusione. Ma non tutte ce l’hanno fatta.
Cosa prevedeva la sanatoria
La sanatoria ha permesso alle società in difficoltà di presentare documentazione integrativa, saldare debiti sportivi e completare fideiussioni mancanti. Un’ancora di salvezza per chi, tra ritardi e problemi finanziari, rischiava di restare fuori dalla Serie D. Tra gli obblighi previsti: bonifici per emolumenti arretrati, liberatorie dei tesserati, fideiussione bancaria da €31.000, documentazione sull’impianto sportivo.
Chi ce l’ha fatta e chi no
Molte società di serie D hanno superato l’ostacolo con successo. Vive una situazione piuttosto delicata il Matera, che nella domanda presentata non ha depositato le liberatorie dei tesserati della scorsa stagione per via del mancato pagamento degli emolumenti per diverse mensilità. Al momento, nonostante l’interessamento di una cordata campana e toscana, non sembra vi sia uno sbocco reale proprio per via dei mancati pagamenti. Vive un’analoga situazione anche l’Olbia, ma vedremo i risultati dell’eventuale ricorso.
Messina in Serie D
L’Acr Messina è iscritta ufficialmente al campionato di serie D. La Covisod ha ritenuto completa la documentazione presentata dal club giallorosso, che potrà, quindi, essere ai nastri di partenza del torneo, ma con una pesante penalizzazione di 14 punti.
Le regole ferree della Serie D
Il processo di iscrizione in serie D è tra i più rigorosi del calcio dilettantistico: domanda online entro il 10 luglio, versamenti obbligatori tra cui tassa associativa, diritti d’iscrizione, acconto spese, fideiussione bancaria o bonifico irrevocabile, documentazione societaria e impiantistica. Chi non ha rispettato i termini è stato escluso. Chi ha presentato documenti incompleti ha tempo fino al 21 luglio per il ricorso.
Il ruolo della Co.Vi.So.D
La Commissione di Vigilanza sulle Società Dilettantistiche (Co.Vi.So.D) è l’organo che valuta la regolarità delle iscrizioni. Entro il 25 luglio, esprimerà il parere definitivo alla Lega Nazionale Dilettanti. Il suo compito è garantire che solo le società in regola partecipino al campionato, tutelando la credibilità della Serie D. La chiusura della sanatoria segna un punto di svolta. Le società che hanno rispettato i tempi potranno vivere una stagione serena. Le altre, dovranno affrontare ricorsi, penalizzazioni o addirittura l’esclusione.
La scadenza del 21 luglio
Si avvicina un’altra importante scadenza per la serie D: il 21 luglio 2025 alle ore 14:00 è la scadenza per la presentazione dei ricorsi da parte delle società escluse o con istruttoria negativa da parte della Co.Vi.So.D (Commissione di Vigilanza sulle Società Dilettantistiche). Le società che non hanno superato la verifica iniziale dell’iscrizione al campionato di Serie D 2025/2026 possono, entro questa data e ora: presentare ricorso ufficiale allegando la documentazione mancante o corretta, versare la tassa di ricorso pari a €500,00, integrare eventuali fideiussioni, liberatorie o certificazioni impiantistiche. Questa è l’ultima possibilità per rientrare nel campionato prima che la Co.Vi.So.D esprima il parere definitivo (previsto entro il 25 luglio) e lo trasmetta alla Lega Nazionale Dilettanti.
Sanatoria tecnica
Questa fase è considerata una sanatoria tecnica, che consente alle società di rientrare nei termini e regolarizzare la propria posizione prima della decisione definitiva.