La storia dell’Albalonga in Serie D è una delle più emblematiche del calcio dilettantistico laziale. Il club, oggi noto come SSD Albalonga, affonda le sue radici nel 1960, quando nasce come Polisportiva Castel Gandolfo. Negli anni successivi, la società si trasforma attraverso una serie di fusioni che ne ridefiniscono l’identità: nel 1992 con il Pavona Calcio, diventando Pavona Castel Gandolfo, e nel 1998 con l’Albano Calcio, assumendo il nome definitivo di Albalonga. Queste fusioni hanno unito le comunità di Albano Laziale, Castel Gandolfo e Pavona, dando vita a un progetto sportivo radicato nel territorio dei Castelli Romani.
Albalonga in Serie D: l’ingresso e i primi successi
La prima storica promozione dell’Albalonga in Serie D arriva nella stagione 2000-2001, quando l’Albalonga vince il campionato di Eccellenza Lazio Girone A con dieci punti di vantaggio sulle inseguitrici. L’ingresso nella quarta serie nazionale segna l’inizio di un ciclo importante, con sette stagioni consecutive in Serie D. In questo periodo, il club alterna piazzamenti altalenanti a momenti di grande entusiasmo, come le partecipazioni ai playoff nelle stagioni 2003-2004 e 2006-2007.
Nel 2003-2004, la squadra dell’Albalonga in Serie D è guidata da mister Paolo D’Este e capitanata da un giovanissimo Giorgio Gaggioli, simbolo di un progetto tecnico fondato sulla valorizzazione dei talenti locali. Questi anni rappresentano una fase di consolidamento, in cui l’Albalonga si afferma come una realtà solida e ambiziosa nel panorama dilettantistico.
Albalonga in Serie D: la retrocessione e la lunga risalita
La stagione 2007-2008 si apre con grandi ambizioni e una campagna acquisti importante, ma una serie di infortuni e l’addio del centravanti Alessandro Bucri nel mercato invernale portano la squadra a una rovinosa retrocessione in Eccellenza Lazio. Segue un periodo difficile, in cui il club resta per otto stagioni nel campionato regionale, cercando di riconquistare la Serie D.
Il ritorno arriva nella stagione 2014-2015, quando l’Albalonga vince nuovamente l’Eccellenza e conquista anche la Coppa Italia Dilettanti Lazio. Questo doppio successo segna l’inizio di un nuovo ciclo, fondato su una struttura dirigenziale stabile e su una visione tecnica chiara.
Gli anni d’oro e il sogno della Serie C
Tra le stagioni più brillanti si segnala la 2016-2017, in cui l’Albalonga raggiunge la finale di Coppa Italia Serie D, persa per 2-1 contro il Chieri. L’anno successivo, nel 2017-2018, la squadra chiude il campionato al secondo posto, il miglior piazzamento della sua storia, e si qualifica ai playoff, vincendoli contro il Trastevere Calcio con un 3-1 ai tempi supplementari.
Questi risultati consolidano la reputazione dell’Albalonga in Serie D come una delle squadre più competitive del Girone G, capace di affrontare piazze storiche e di proporre un calcio organizzato e ambizioso. Il club si distingue per la qualità del settore giovanile, per l’attenzione alla formazione e per la capacità di costruire rose equilibrate e competitive.
La fusione con Cynthia e il progetto Cynthialbalonga
Nel 2020, la società si fonde con il Cynthia Calcio, dando vita al progetto Cynthialbalonga, che unisce le forze di Albano Laziale e Genzano di Roma. Il nuovo club mantiene la sede ad Albano e prosegue la militanza in Serie D, confermando la propria competitività e investendo nel settore giovanile.
Negli anni successivi, la squadra continua a ottenere piazzamenti di rilievo, sfiorando più volte la zona playoff e mantenendo una rosa di qualità. Nel 2025, il club torna a utilizzare la denominazione Albalonga, recuperando il legame storico con la città e con la propria identità originaria, segnando una nuova fase del progetto sportivo. L’Albalonga in Serie D torna da protagonista.
La stagione 2025-2026: una nuova casa e nuove ambizioni
Nella stagione in corso, l’Albalonga in Serie D è iscritta al Girone G della Serie D e disputa le proprie gare casalinghe al campo “Francesca Gianni” di San Basilio, a Roma. La scelta è dettata dall’impossibilità di utilizzare lo storico Stadio Pio XII di Albano Laziale, attualmente in ristrutturazione, e dalla non idoneità del centro sportivo di Pavona per ospitare gare di Serie D con pubblico.
Lo stadio Francesca Gianni, sede di finali regionali e nazionali e del prestigioso Torneo Beppe Viola, diventa così la nuova casa dell’Albalonga, condivisa con l’Atletico Lodigiani. L’impianto offre una cornice adeguata per le ambizioni del club, che punta a migliorare il piazzamento della stagione precedente e a lottare per i vertici della classifica.
La squadra è guidata da mister Giuseppe Ferazzoli, tecnico esperto e preparato, che ha costruito un gruppo competitivo. Tra i giocatori più rappresentativi figurano Marco Sfanò, Cassio Cardoselli e Lorenzo Persichini, affiancati da giovani promettenti come Michael Munari e Ignacio Casari. La rosa, valutata circa 1,49 milioni di euro, ha un’età media di 23,7 anni e rappresenta un mix equilibrato tra esperienza e prospettiva.
Un club radicato e ambizioso
La storia dell’Albalonga in Serie D è fatta di fusioni, rilanci e successi, ma soprattutto di un forte legame con il territorio. Il club ha saputo costruire una struttura solida, investire nei giovani e mantenere una visione chiara, diventando un punto di riferimento per il calcio dilettantistico laziale.
Con una dirigenza stabile, un settore giovanile attivo e una tifoseria che segue con passione, l’Albalonga guarda al futuro con ambizione, consapevole del proprio passato e pronta a scrivere nuove pagine di una storia che continua a emozionare. La separazione definitiva con Genzano ha rafforzato l’identità del club, che oggi si presenta come una realtà autonoma, radicata e determinata.
La stagione 2025-2026 dell’Albalonga in Serie D rappresenta una nuova sfida, ma anche una nuova opportunità per confermare il valore di un progetto che ha saputo resistere, evolversi e rilanciarsi. L’Albalonga è pronta a competere, a emozionare e a rappresentare con orgoglio i Castelli Romani nel panorama nazionale.