La Women’s Cup è andata alla Juventus Women, che ha scritto un nuovo capitolo nella storia del calcio femminile italiano. A Castellammare di Stabia, le bianconere hanno conquistato la prima edizione della Serie A Women’s Cup, battendo la Roma in una finale combattuta e spettacolare, decisa da un gol in pieno recupero. Il risultato finale, 3-2, è il riflesso di una partita intensa, giocata a viso aperto da due squadre che hanno dimostrato di essere all’altezza dell’occasione.
Women’s Cup, la Juventus fa la storia con cuore e talento
La Juventus ha dimostrato ancora una volta di non fallire mai gli appuntamenti con la storia. La Women’s Cup, trofeo nuovo nel panorama calcistico femminile, è stato subito aggiunto alla bacheca di una squadra che continua a collezionare successi e a costruire un’identità vincente. Una vittoria che racchiude tutto: approccio, caparbietà, sofferenza, bellezza e quella fame che spinge a lottare fino all’ultimo secondo.
Women’s Cup, il racconto di una finale indimenticabile
La partita della Women’s Cup si è aperta con un avvio fulminante della Juventus. Dopo appena cinque minuti, Vangsgaard ha portato in vantaggio le bianconere, sfruttando al meglio un assist di Thomas su apertura di Schatzer. La Roma ha reagito con determinazione, colpendo una traversa con Giugliano e un palo con Haavi, prima di trovare il pareggio al 31’ proprio con Haavi, premiata da una pressione costante.
All’intervallo della finale di Women’s Cup si è andati sull’1-1, con Peyraud-Magnin decisiva nel negare il sorpasso a Bergamaschi. Nella ripresa, il ritmo è rimasto alto. Girelli ha avuto una grande occasione al 54’, ma è stata Bonansea a segnare il gol che ha riportato avanti la Juventus. Al 68’, su calcio d’angolo, la numero 11 ha inventato una traiettoria perfetta sul primo palo, una deviazione d’esterno che ha lasciato il segno.
La Roma, però, non ha mai mollato. Al 79’, Giugliano ha ristabilito l’equilibrio con un colpo di testa su assist di Haavi. Sembrava l’inizio dei supplementari, ma la Juventus ha dimostrato ancora una volta che “fino alla fine” non è solo uno slogan. Al 92’, in mischia, Thomas ha trovato la zampata decisiva. Il gol, forse toccato anche da Vangsgaard, ha consegnato il trofeo alle bianconere.
Le parole di Canzi: orgoglio e consapevolezza
A fine gara, il tecnico della Juventus Women, mister Canzi, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la vittoria della Women’s Cup. “È stata una partita bellissima e molto complicata, giocata da due grandi squadre. È una competizione nuova ed è importante per noi scrivere il nome ‘Juventus’ al primo posto. È un motivo d’orgoglio. Queste ragazze non mollano mai, è nel nostro DNA: siamo fieri di questo atteggiamento, oggi è stato davvero un bello spettacolo”.
Il mister ha sottolineato anche il momento di transizione tattica che la squadra sta vivendo. “Stiamo cambiando sistema di gioco rispetto alla passata stagione, non era semplice. Ho chiesto alle ragazze più coraggio, soprattutto in fase difensiva, ma contro squadre forti come la Roma non è mai semplice”.
Lindsey Thomas: “Contro di noi non è mai semplice”
Tra le protagoniste della finale, Lindsey Thomas ha commentato con lucidità e orgoglio la prestazione della squadra. “L’obiettivo era quello di fare la miglior partita possibile, ma contro la Roma non è mai semplice. Il nostro cammino nella competizione non è stato semplice e sono felice che con una prestazione di squadra abbiamo conquistato ancora una volta un trofeo”.
Thomas ha evidenziato l’importanza di mandare un segnale forte fin da subito. “Dopo la stagione scorsa ci sono grandi attese ed era importante mandare un segnale. Abbiamo dimostrato che dovranno sempre vedersela contro di noi, ogni avversario e in ogni situazione”.
Cecilia Salvai: “Chi vince ci crede un po’ di più”
Anche Cecilia Salvai ha voluto condividere le sue emozioni. “Partita bella da vedere e bella da giocare, ce la siamo giocate fino all’ultimo. Merito a loro per la grande prestazione, forse chi le vince è perché ci crede un po’ di più e noi non vogliamo mai mollare”.
La difensora ha ricordato anche Sara Gama, storica capitana della Juventus Women. “Sara è sempre accanto a noi, pensiamo spesso a lei. Questo è il secondo trofeo senza di lei, è un po’ strano alzarli senza la sua presenza, ma siamo state brave a imparare. Scherziamo sempre ed è bello rivederla anche in campo, sentiamo forte la sua presenza”.
Salvai ha parlato anche della preparazione spezzettata a causa degli impegni con le Nazionali. “Tra alti e bassi siamo riuscite da subito a trovare una chiave, avendo ben chiari i nostri obiettivi. Volevamo arrivare in finale e vincere. E ci siamo riuscite”.
Un segnale forte per il calcio femminile
La vittoria della Juventus Women nella prima edizione della Serie A Women’s Cup è un segnale forte per tutto il movimento. Il calcio femminile italiano sta crescendo, e le bianconere continuano a essere il punto di riferimento. La finale contro la Roma ha mostrato qualità, intensità, emozioni. Ha dimostrato che il calcio femminile può regalare spettacoli di altissimo livello.
La Juventus ha vinto, ma ha vinto anche il calcio femminile. Una competizione nuova, una cornice suggestiva, una partita che resterà nella memoria. E, soprattutto, una squadra che non smette mai di credere, di lottare, di scrivere la propria storia.