Il Pavia in Serie D ha deciso di voltare pagina. Dopo un inizio di stagione complicato, con soli tre punti conquistati nelle prime sette giornate e una pesante sconfitta per 3-1 sul campo del Brusaporto, la dirigenza ha scelto di esonerare Stefano Bellinzaghi. Una decisione sofferta ma inevitabile, maturata di fronte a una classifica che vedeva la squadra penultima nel Girone B di Serie D, incapace di trovare continuità e risultati.
Il Pavia Calcio 1911 ha ringraziato pubblicamente Bellinzaghi per il lavoro svolto, augurandogli il meglio per il futuro, ma ha ritenuto necessario un cambio di rotta per salvare la stagione.
Pavia in Serie D, una nuova guida
La scelta della guida del Pavia in Serie D è ricaduta su Antonio Filippini, ex centrocampista di lungo corso e tecnico con un curriculum ricco di esperienze. Nato a Brescia il 3 luglio 1973, Filippini ha iniziato la sua carriera da calciatore nelle giovanili del Brescia, per poi vestire le maglie di Ospitaletto, Palermo, Lazio, Treviso e Livorno. Con i biancazzurri ha esordito in Serie A e ha chiuso la carriera nella stagione 2010/11, tornando proprio a Brescia. In carriera ha disputato oltre 400 partite tra Serie A e B, distinguendosi per intelligenza tattica e spirito di sacrificio.
Pavia in Serie D, Antonio Filippini, un profilo di esperienza e carisma
Il suo percorso da allenatore è iniziato nel 2011 con i Giovanissimi Nazionali del Brescia. Da lì, una crescita costante che lo ha portato a guidare il settore giovanile della FeralpiSalò, l’Under 15 dell’Academy Milan, e poi le prime squadre di Lumezzane, Trento, Livorno, Pro Sesto e, più recentemente, il Genoa femminile in Serie B. Un bagaglio tecnico e umano che oggi mette a disposizione del Pavia in Serie D, in un momento delicato ma anche ricco di opportunità.
Un esordio subito decisivo contro il Sondrio di Amelia
Il debutto di Filippini sulla panchina del Pavia in Serie D è atteso per domenica, in casa, contro il Sondrio. Una sfida che sa già di scontro diretto, visto che gli avversari occupano l’ultimo posto in classifica con zero punti. A rendere ancora più interessante il confronto è la presenza sulla panchina del Sondrio di Marco Amelia, ex portiere della Nazionale e oggi tecnico emergente. Sarà un duello tra due ex protagonisti del calcio italiano, ora chiamati a guidare squadre in cerca di riscatto.
Per Filippini, questa rappresenta una nuova sfida, ma anche una grande occasione per rilanciarsi in un contesto competitivo come quello della Serie D. Il Girone B è tra i più equilibrati e difficili del campionato, e ogni punto può fare la differenza. Il Pavia ha bisogno di ritrovare fiducia, identità e risultati, e l’arrivo di un tecnico esperto potrebbe essere la scintilla giusta per invertire la rotta.
Un legame familiare con il calcio e con Brescia
Antonio Filippini non è nuovo alle sfide. La sua carriera, sia da giocatore che da allenatore, è sempre stata caratterizzata da impegno e professionalità. Il legame con il calcio è anche familiare: suo fratello gemello Emanuele, anch’egli ex calciatore, è attualmente il vice allenatore di Aimo Diana all’Union Brescia in Serie C. Una famiglia che ha fatto del pallone una vocazione, e che continua a portare esperienza e passione nei campi di tutta Italia.
Il ritorno in Lombardia, seppur in una piazza diversa da quella natale, rappresenta per Antonio un’opportunità di rilancio e di crescita. Il Pavia, con la sua storia e il suo pubblico, può diventare il contesto ideale per costruire qualcosa di importante. La società ha dimostrato di voler investire su un progetto tecnico solido, e la scelta di Filippini va proprio in questa direzione.
Obiettivo salvezza, ma con ambizione
La priorità resta la salvezza. Con soli tre punti in sette giornate, il margine di errore è ridotto al minimo. Ma la classifica è ancora corta, e con un filotto di risultati positivi il Pavia in Serie D può risalire rapidamente. Filippini dovrà lavorare sulla testa dei giocatori, sulla compattezza del gruppo e sull’identità tattica. La sua esperienza in contesti difficili, come Livorno e Trento, sarà preziosa per affrontare le pressioni e le aspettative.
Il Pavia in Serie D ha voluto dare un segnale forte, affidandosi a un tecnico di spessore. Ora tocca alla squadra rispondere sul campo, a partire dalla sfida contro il Sondrio. Una vittoria potrebbe rappresentare la svolta, non solo in termini di classifica, ma anche di morale e consapevolezza.



