Futsal e inclusione costituiscono un binomio sempre più potente. Sabato 18 ottobre 2025, Roma diventa il cuore pulsante di un progetto che unisce sport, inclusione e solidarietà. Presso il Pala ToLive Sport Center, si svolgerà il primo Torneo Internazionale “Women in Futsal”, una manifestazione che vedrà protagoniste le selezioni femminili di Spagna, Portogallo e la rappresentativa italiana “Crazy for Football”. L’ingresso sarà libero, ma il valore dell’evento va ben oltre il campo da gioco.
Futsal e inclusione, Roma ospita il torneo Women in Futsal
Il torneo, che promuova futsal e inclusione, nasce nell’ambito del progetto pilota europeo WIF – Women in Futsal, cofinanziato dalla Commissione Europea tramite il programma Erasmus+ Sport. Promosso da ECOS, in collaborazione con le Federazioni calcio regionali di Navarra (Spagna) e Braganza (Portogallo), l’iniziativa gode del patrocinio della FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Real Federación Española de Fútbol. Un network internazionale che ha scelto Roma come prima tappa di un percorso che vuole cambiare il volto del futsal femminile, abbinando futsal e inclusione.
Il futsal come strumento di riscatto
Dietro il torneo c’è una visione chiara e coraggiosa che unisce futsal e inclusione. A spiegarla è Santo Rullo, psichiatra e ideatore del progetto, che ha subito ricevuto il sostegno della FIGC. “Le atlete in campo non sono professioniste, ma donne straordinarie che stanno affrontando o hanno affrontato situazioni di forte fragilità personale, disagio psichico, marginalità o esclusione sociale. Attraverso il futsal, queste donne trovano una possibilità concreta di rinascita, riscatto e valorizzazione personale”.
Il progetto Women in Futsal si propone di abbattere le barriere culturali e gli stereotipi di genere che ancora oggi ostacolano l’accesso allo sport. Nonostante i progressi compiuti a livello globale, molte donne continuano a vivere in condizioni svantaggiate, penalizzate da norme sociali restrittive, mancanza di strutture adeguate, difficoltà economiche e sfide culturali. Questi ostacoli non solo limitano la partecipazione sportiva, ma hanno ripercussioni dirette sulla salute fisica e mentale.
Una squadra italiana guidata da esperienza e passione
A rappresentare l’Italia sarà la selezione “Crazy for Football”, un nome che già racconta la forza di un progetto inclusivo. A guidare la squadra è Cinzia Benvenuti, già vice commissario tecnico della Nazionale maggiore femminile di calcio a 5. Con lei uno staff tecnico di grande competenza e sensibilità: Enrico Scalchi come allenatore dei portieri, Alice Ferrazza come collaboratrice tecnica e Stefano Cappuccini come preparatore atletico.
La squadra italiana non nasce da un club, ma da un’idea: quella di dare spazio e voce a chi, troppo spesso, resta ai margini. Le atlete coinvolte non sono professioniste, ma donne che hanno scelto di mettersi in gioco, di affrontare le proprie fragilità e di trasformarle in energia positiva. Il futsal diventa così uno strumento di salute, di comunità e di pari opportunità.
Roma capitale del futsal inclusivo
La scelta di Roma come sede del primo torneo Women in Futsal non è casuale. La città, da sempre crocevia di culture e iniziative sociali, rappresenta il luogo ideale per lanciare un messaggio forte e universale. Il Pala ToLive Sport Center, moderno impianto sportivo nel cuore della capitale, ospiterà le gare e le attività collaterali, offrendo uno spazio accogliente e funzionale.
L’evento sarà aperto al pubblico, con ingresso gratuito, per favorire la partecipazione e la condivisione. Sarà un’occasione per conoscere da vicino le storie delle protagoniste, per vivere il futsal in una dimensione nuova e per riflettere sul ruolo dello sport nella costruzione di una società più equa e solidale, unendo futsal e inclusione.
Un progetto europeo che guarda lontano
Il torneo di Roma è solo il primo passo di un percorso più ampio. Il progetto WIF – Women in Futsal è stato cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso Erasmus+ Sport, programma che sostiene iniziative capaci di promuovere l’inclusione, la salute e la cittadinanza attiva. ECOS, ente promotore, ha coinvolto le Federazioni regionali di Navarra e Braganza, creando una rete internazionale che punta a espandersi.
Il patrocinio della FIGC e della Real Federación Española de Fútbol conferma la rilevanza istituzionale dell’iniziativa. Il futsal, spesso considerato sport minore, diventa protagonista di un cambiamento culturale, capace di coinvolgere federazioni, enti locali, associazioni e cittadini.
Sport, salute e comunità
Il torneo Women in Futsal non è solo una competizione, ma un laboratorio sociale che unisce futsal e inclusione. Le atlete in campo rappresentano storie di resilienza, di coraggio e di speranza. Il futsal diventa terapia, occasione di incontro, strumento di empowerment. Ogni passaggio, ogni tiro, ogni parata racconta qualcosa di più profondo: la voglia di esserci, di partecipare, di costruire.
L’iniziativa dimostra come lo sport, anche ai massimi livelli, possa essere veicolo di salute, inclusione e pari opportunità. In un momento storico in cui le disuguaglianze si fanno più evidenti, il futsal offre una risposta concreta, accessibile e coinvolgente.
Un messaggio che va oltre il campo
Il messaggio di Women in Futsal è chiaro: lo sport è di tutti. Non importa il livello tecnico, l’età, il passato. Conta la voglia di mettersi in gioco, di superare i propri limiti, di condividere un percorso insieme, di futsal e inclusione. Il torneo di Roma sarà una festa, ma anche un’occasione di riflessione. Perché dietro ogni atleta c’è una storia, e dietro ogni storia c’è un futuro da costruire.
Futsal e inclusione camminano insieme, e il torneo Women in Futsal ne è la dimostrazione più bella. Roma sarà il punto di partenza, ma il viaggio è appena cominciato.



