Il Cannara in Serie D torna da Ghivizzano con una sconfitta pesante, maturata al termine di una gara in cui il Ghiviborgo ha saputo imporsi con autorità e lucidità. Il 3-0 finale interrompe la striscia positiva degli umbri, reduci dalla vittoria contro il Camaiore, e riporta la squadra a fare i conti con le difficoltà di un campionato competitivo come quello di Serie D.
La partita si è messa subito in salita per il Cannara. I padroni di casa hanno preso il controllo fin dai primi minuti, con Thioune protagonista di due occasioni ravvicinate tra il 15’ e il 16’, prima con una girata centrale e poi con un colpo di testa che non ha trovato lo specchio della porta. Il vantaggio è arrivato al 31’, grazie a una splendida azione personale di Boiga, che ha saltato l’uomo al limite dell’area e ha battuto Vassallo con un diagonale preciso.
Il Cannara ha provato a reagire nel finale di primo tempo, sfiorando il pareggio con Roselli al 43’ e con Cannarsa al 45’, ma senza riuscire a concretizzare. Nella ripresa, gli umbri sono tornati in campo con maggiore determinazione e hanno sfiorato il pari al 59’, quando Butano ha compiuto un doppio intervento decisivo su Elian Bertaina e Haxiu. Il Ghiviborgo, però, ha saputo colpire nel momento giusto, trovando il raddoppio al 66’ con Mariotti e chiudendo i conti al 80’ con la seconda rete personale di Boiga, autentico protagonista del match.
Cannara in Serie D, le radici di una passione lunga quasi un secolo
La storia dell’A.S.D. Cannara affonda le sue radici nel 1928, quando due giovani del paese umbro, Antonio Scorsoni e Luigi Proietti, animati da una forte passione per il calcio, iniziarono a coinvolgere altri ragazzi della comunità in partite improvvisate. Fu proprio questo entusiasmo condiviso a portare alla nascita di una vera e propria squadra, che presto sentì l’esigenza di avere un campo da gioco adeguato.
I giovani cannaresi si adoperarono per creare uno spazio dedicato, abbattendo alcune piante di gelso nei pressi della Chiesetta di San Donato, lungo la riva destra del fiume Topino, accanto al campo boario. Così nacque il primo campo da calcio di Cannara, un luogo modesto ma sufficiente per dare forma a un sogno sportivo.
Nel corso dei decenni, il Cannara ha attraversato fasi alterne, mantenendo però sempre vivo il legame con il territorio e con la propria comunità. La società ha cambiato più volte denominazione, ma ha conservato intatta la propria identità, diventando un punto di riferimento per il calcio dilettantistico umbro. La squadra ha militato in diverse categorie regionali, consolidando la propria presenza e costruendo una reputazione di serietà e impegno.
L’approdo in Serie D e la sfida della continuità
Il salto di qualità è arrivato negli anni recenti, con la partecipazione del Cannara in Serie D, il quarto livello del calcio italiano. Il Cannara in Serie D ha disputato sei stagioni nella categoria, affrontando avversari di prestigio e dimostrando di poter competere con realtà più strutturate. Tra le annate più significative si ricordano quelle tra il 2018 e il 2022, in cui la squadra ha ottenuto piazzamenti dignitosi nel Girone E, mantenendo la categoria e continuando a crescere sotto il profilo tecnico e organizzativo.
Il club ha sede presso lo Stadio Comunale “Alberto Spoletini”, impianto da 500 posti che rappresenta il cuore pulsante della passione sportiva locale. La rosa è composta da giovani talenti e da giocatori esperti, con un’età media intorno ai 21 anni, e una percentuale significativa di stranieri, a testimonianza dell’apertura e della volontà di costruire un progetto ambizioso.
Identità territoriale e visione sportiva
Oggi, l’A.S.D. Cannara in Serie D continua a portare avanti la propria missione sportiva con dedizione, puntando sulla valorizzazione dei giovani, sull’identità territoriale e su una gestione attenta e sostenibile. La storia del Cannara in Serie D è fatta di sacrifici, di sogni coltivati con pazienza e di una comunità che non ha mai smesso di credere nel valore dello sport come strumento di aggregazione e crescita.
La sconfitta contro il Ghiviborgo si inserisce in un percorso che il Cannara conosce bene. Il ritorno del Cannara in Serie D ha rappresentato per il club una nuova opportunità di crescita, ma anche la necessità di confrontarsi con avversari di alto livello e con ritmi sempre più elevati. La gara ha evidenziato alcune lacune, ma anche la capacità di creare occasioni e di restare in partita fino all’ultimo.
Un futuro da costruire con determinazione
Il cammino è ancora lungo, e il Cannara in Serie D ha dimostrato in più occasioni di saper reagire alle difficoltà. La Serie D è un campionato che non perdona, ma offre sempre nuove possibilità di riscatto. La prossima giornata sarà già un’occasione per voltare pagina e riprendere il percorso con rinnovata determinazione.
Il Cannara non è solo una squadra di calcio, ma un simbolo di appartenenza, di passione e di resilienza. La sua storia, lunga quasi un secolo, è la testimonianza di come lo sport possa diventare parte integrante della vita di una comunità, capace di unire generazioni e di alimentare sogni. Con lo sguardo rivolto al futuro, il Cannara in Serie D continua a scrivere nuove pagine, consapevole che ogni sfida è un’opportunità e che ogni partita è una storia da raccontare.



