La sinergia tra Anci e LND al centro di un passaggio cruciale per tutto il movimento sportivo italiano. L’insediamento del nuovo gruppo di lavoro presso la sede di Anci nazionale, previsto dal recente protocollo d’intesa tra l’Associazione Nazionale Comuni Italiani e la Lega Nazionale Dilettanti, rappresenta una svolta concreta per il futuro dell’impiantistica sportiva e per lo sviluppo del calcio di base sul territorio. Ai lavori di apertura hanno partecipato il vicepresidente e delegato allo Sport Anci Roberto Pella, il presidente della LND Giancarlo Abete, il vicepresidente vicario Christian Mossino e i componenti designati, confermando la volontà di avviare un percorso istituzionale forte e strutturato.
Le parole pronunciate dai protagonisti dell’incontro delineano chiaramente l’ambizione del progetto. “Come Comuni – ha dichiarato il vicepresidente Roberto Pella – lavoreremo con la Lega Nazionale Dilettanti per diffondere e replicare le buone pratiche”. Una dichiarazione che conferma la centralità del ruolo dei territori e la necessità di una sinergia reale tra amministrazioni locali e calcio dilettantistico. Parallelamente, Giancarlo Abete ha sottolineato che “l’insediamento del gruppo di lavoro va nella direzione di una sinergia sempre più stretta tra il mondo del calcio dilettantistico e quello delle Amministrazioni Comunali”. In queste parole emerge il senso profondo dell’accordo: costruire un modello condiviso capace di generare valore sportivo, sociale e infrastrutturale.
In un Paese dove, secondo i dati Istat, la maggior parte degli impianti sportivi è datata e necessita di interventi strutturali, il percorso avviato da Anci e LND assume una rilevanza strategica. La sfida è chiara: modernizzare, supportare e valorizzare lo sport di base attraverso strumenti normativi, amministrativi e organizzativi efficaci.
Anci e Lnd: un gruppo di lavoro che segna una nuova direzione
L’insediamento del gruppo di lavoro ideato da Anci e LND non è un semplice adempimento burocratico, ma un passaggio operativo che dà concreta attuazione al protocollo d’intesa tra i due enti. In questo tavolo siedono rappresentanti istituzionali, tecnici ed esperti incaricati di dare vita a un percorso condiviso capace di incidere realmente sulle politiche sportive italiane.
La presenza di Roberto Pella e Giancarlo Abete evidenzia la volontà di trasformare la collaborazione in un asse strategico permanente. La LND porta con sé l’enorme patrimonio umano, sociale e sportivo del calcio dilettantistico. Anci offre competenze amministrative, conoscenza della realtà comunale e la possibilità di integrare lo sport nelle dinamiche territoriali. È una convergenza storica che può produrre effetti straordinari soprattutto nei piccoli e medi Comuni, spesso privi di strumenti tecnici adeguati per affrontare le complessità della gestione degli impianti.
L’impiantistica sportiva come priorità per Anci e Lnd
Tra le priorità individuate da Anci e LND c’è la valorizzazione e la messa in sicurezza dell’impiantistica sportiva. È un tema centrale per tutto il sistema sportivo italiano, spesso rallentato da burocrazia, scarsità di risorse, assenza di linee guida chiare.
Proprio per questo Roberto Pella ha insistito sull’importanza del futuro Vademecum, definendolo uno strumento essenziale per supportare le amministrazioni nell’iter normativo e procedurale. Una guida condivisa, frutto dell’esperienza combinata di Comuni e LND, può diventare una risorsa determinante per velocizzare progetti, evitare errori e rendere omogenee le procedure su scala nazionale.
In questo contesto, il contributo della LND è fondamentale. Con migliaia di società affiliate e un radicamento capillare nei territori, la Lega conosce da vicino le esigenze delle comunità, le criticità degli impianti, le buone pratiche virtuose già sperimentate. Il sito della FIGC, costantemente aggiornato sulla governance del calcio italiano, è un esempio di come gli strumenti istituzionali possano favorire la diffusione di linee guida e normative efficaci, fornendo un quadro chiaro e autorevole su cui basare interventi.
Le dichiarazioni di Roberto Pella: i Comuni in prima linea
“Come Comuni – ha dichiarato Roberto Pella – lavoreremo con la Lega Nazionale Dilettanti per diffondere e replicare le buone pratiche”. Pella mette in evidenza l’importanza dell’unità di intenti e della condivisione delle esperienze. Il riferimento alle buone pratiche non è casuale: negli ultimi anni molti Comuni hanno avviato percorsi innovativi di gestione degli impianti, dall’efficientamento energetico alla rigenerazione urbana attraverso lo sport.
Anci vuole mettere queste esperienze a disposizione dell’intero Paese, affinché possano diventare modelli replicabili. La sfida è ambiziosa ma necessaria, anche alla luce delle opportunità offerte dagli investimenti previsti per la transizione ecologica e per la riqualificazione dello spazio pubblico. Il ruolo dei Comuni come hub di progettazione territoriale è destinato a crescere, e la collaborazione con la LND può rappresentare un moltiplicatore di competenze e risorse.
La visione di Giancarlo Abete: sport, comunità e inclusione
La prospettiva offerta da Giancarlo Abete è complementare e profondamente integrata alla visione di Anci. “Lavorare insieme ad Anci significa mettere a sistema competenze e strumenti per valorizzare l’area dell’impiantistica sportiva ma anche la promozione di progetti e attività con valenza sociale”. Il presidente LND richiama così il ruolo educativo e inclusivo del calcio di base.
Le società dilettantistiche non sono solo luoghi sportivi, ma presìdi sociali. In molte periferie urbane e nei piccoli borghi, la società calcistica è l’unico spazio di aggregazione giovanile, un contenitore di valori, una rete di relazioni che combatte solitudine, disagio e dispersione scolastica. La Lega Serie C, impegnata da anni in progetti di responsabilità sociale documentati sul proprio portale ufficiale, dimostra come il calcio sia uno strumento di sviluppo comunitario a tutti gli effetti.
Anci e LND: un protocollo per cambiare il futuro del calcio di base
Il protocollo d’intesa tra Anci e LND mette nero su bianco una volontà comune: fare del calcio di base un pilastro delle politiche di comunità. Il gruppo di lavoro rappresenta il primo tassello di una strategia più ampia, che punta a creare una governance moderna, efficace e sostenibile.
Questo significa non solo realizzare nuovi impianti, ma prendersi cura di quelli esistenti, valorizzarli come beni comuni, integrarli nei piani urbanistici e nelle strategie sociali del territorio. L’obiettivo non è solo sportivo, ma profondamente culturale: rafforzare la presenza dello sport nella vita delle comunità.
Buone pratiche e modelli da replicare
Uno degli obiettivi principali è mettere a sistema le esperienze virtuose maturate nelle diverse realtà italiane. Esistono Comuni che hanno realizzato partenariati pubblico-privati efficienti, altri che hanno introdotto misure per agevolare la gestione delle società sportive, altri ancora che hanno investito nella riqualificazione degli spazi attraverso progetti di sport di comunità.
Il lavoro di raccolta, analisi e diffusione di queste pratiche può rappresentare un patrimonio enorme per lo sviluppo futuro. Con la collaborazione di Anci e LND, tali modelli potranno finalizzarsi in progetti replicabili e sostenibili, in linea con gli indirizzi istituzionali vigenti.
Sport e comunità: per Anci e Lnd un’unione naturale
Lo sport unisce, accoglie, educa. Il calcio dilettantistico, con la sua rete di volontari, dirigenti, allenatori, famiglie, è da sempre uno dei principali motori di coesione sociale in Italia. Per questo la collaborazione tra Anci e LND non è solo necessaria, ma naturale.
Il progetto mira a valorizzare questa funzione sociale, rendendo le società sportive parte integrante delle politiche comunali di inclusione, educazione e prevenzione del disagio. Un obiettivo che molti territori stanno già perseguendo con ottimi risultati.
Verso un Vademecum nazionale per gli impianti sportivi
Il Vademecum annunciato da Roberto Pella è uno degli strumenti più attesi. Una guida chiara, completa e operativa che aiuti le amministrazioni a orientarsi tra norme, procedure, autorizzazioni, bandi, finanziamenti. Uno strumento davvero utile per chi, soprattutto nei piccoli Comuni, deve affrontare processi complessi senza disporre di strutture tecniche specializzate.
Il Vademecum potrà diventare la bussola nazionale per la realizzazione o la riqualificazione degli impianti sportivi, unificando linguaggi e strategie.
Anci e Lnd: una svolta per il calcio di base italiano
L’insediamento del gruppo di lavoro voluto da Anci e LND segna l’inizio di un percorso destinato a lasciare un segno profondo nello sport italiano. È la conferma che il calcio di base non è un settore marginale, ma una risorsa strategica per la crescita sociale, educativa e infrastrutturale del Paese.
Se le intenzioni espresse da Pella e Abete si tradurranno in azioni concrete, il calcio dilettantistico potrà vivere una nuova stagione di sviluppo, sostenuta da una visione moderna, condivisa e centrata sul valore delle comunità.
Lo sport italiano, oggi più che mai, ha bisogno di questa alleanza. E Anci e LND hanno scelto di guidare insieme questo nuovo capitolo.



