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sabato 6 Dicembre 2025
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Castellanzese, iniziativa contro la violenza sulle donne

La violenza sulle donne è un tema sempre più sentito. La Castellanzese ha trasformato il campo di gioco in uno strumento di sensibilizzazione sociale. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, la società neroverde ha promosso un’iniziativa che ha coinvolto tutto il Settore Giovanile, con l’obiettivo di lanciare un messaggio chiaro: basta violenza.

Il progetto, realizzato in collaborazione con “Ogni Passaggio Conta” e Federica Moroni, responsabile della Scuola Calcio neroverde, ha messo in evidenza l’impegno concreto di una realtà sportiva di Serie D che non si limita al campo ma si fa portatrice di valori civili.

L’iniziativa della Castellanzese ha avuto grande risonanza sui social, mostrando come lo sport possa diventare veicolo di cultura e rispetto. I sette Capitani dell’Attività Agonistica neroverde, Samuele Pansa, Andrea Piloni, Davide Ievi, Stefano Lombardi, Denis Passafaro, Federico Oldani e Andrea Gritti, hanno scelto di indossare una fascia speciale in tutte le partite del weekend, lanciando messaggi inequivocabili: “Una donna ha diritto di rifiutare, di cambiare idea, di essere libera, di non essere toccata… nemmeno con un fiore”.

Violenza sulle donne: il ruolo dei Capitani nella sensibilizzazione

I Capitani hanno rappresentato l’anima della squadra in questa iniziativa. Le loro dichiarazioni hanno toccato profondamente il tema della violenza di genere. Francesco Colombatti ha ricordato che eliminare la violenza è “una partita che dobbiamo vincere tutti”, mentre Frasson ha sottolineato che chi ama non umilia, non controlla e non colpisce. Cosmano ha sintetizzato con forza: “No alla violenza sulle donne!”, mentre Diogo ha ricordato che ogni donna ha diritto di sentirsi libera, sempre.

Kouame ha affermato che “la violenza non è un errore: è un crimine”, mentre Francisco ha ricordato come oggi non basti soltanto ricordare, ma sia necessario cambiare. Dr. Samele ha voluto sottolineare che “non serve essere eroi. Serve rispetto!”, e Costanzo ha aggiunto che il 25 novembre rappresenta una responsabilità più che una data. Lisi ha concluso con un invito a far sentire le proprie voci, e Mr. Tony Lio ha ribadito l’urgenza di vincere insieme la partita contro la violenza.

Violenza sulle donne: lo sport come veicolo di consapevolezza

La scelta della Castellanzese di coinvolgere il Settore Giovanile non è casuale. I giovani giocatori, osservando i loro capitani, hanno avuto l’occasione di comprendere che il calcio non è solo competizione, ma anche educazione ai valori. Ogni fascia indossata in campo, ogni messaggio condiviso, ogni gesto simbolico diventa uno strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica e costruire una cultura del rispetto.

In questo senso, il calcio, e in particolare la Serie D, diventa un palcoscenico per veicolare temi sociali di grande importanza. La collaborazione con “Ogni Passaggio Conta” ha permesso di rafforzare la portata educativa dell’iniziativa, offrendo ai ragazzi la possibilità di comprendere il valore della solidarietà e della responsabilità civile.

L’eco sui social e nella comunità

L’iniziativa della Castellanzese è stata prontamente ripresa dalla Lega Nazionale Dilettanti sul proprio sito ufficiale, testimoniando come una squadra di Serie D possa contribuire attivamente al dibattito pubblico. I post sui social hanno raggiunto un vasto pubblico, generando condivisioni, commenti e interazioni che hanno amplificato il messaggio di responsabilità e rispetto.

Ogni Capitano, con la propria presenza e le proprie parole, ha incarnato l’idea che la lotta contro la violenza sulle donne non è solo simbolica: è un impegno quotidiano che coinvolge società, famiglie, istituzioni e, naturalmente, lo sport.

Il valore simbolico della fascia speciale

Il gesto di indossare una fascia personalizzata non è un mero dettaglio estetico: rappresenta un impegno concreto e visibile. Durante le partite del Settore Giovanile nel fine settimana, i sette Capitani hanno portato in campo questo messaggio di responsabilità e sensibilità. È stato un piccolo gesto che racchiude un grande significato, capace di stimolare riflessioni e discussioni tra compagni, allenatori, tifosi e famiglie.

Perché il calcio può fare la differenza

Il calcio, soprattutto nelle realtà di Serie D e nei settori giovanili, ha un impatto sociale significativo. La Castellanzese ha dimostrato che il campo di gioco può diventare un luogo di educazione, consapevolezza e promozione dei valori civili. L’iniziativa ha offerto un esempio concreto di come le società sportive possano contribuire a sensibilizzare la comunità, affrontando temi delicati come la violenza sulle donne e trasformando momenti simbolici in azioni concrete.

L’eredità dell’iniziativa

Questa iniziativa della Castellanzese non si esaurisce con una giornata. Essa rappresenta l’inizio di un percorso educativo che può influenzare le giovani generazioni. Coinvolgere i ragazzi fin dai primi anni del loro percorso calcistico significa insegnare loro che rispetto, empatia e responsabilità sociale sono valori imprescindibili. La società neroverde ha messo in campo non solo i propri giocatori, ma anche un modello di comportamento da seguire.

La fascia indossata dai Capitani della Castellanzese è un simbolo tangibile, ma il messaggio va oltre: ogni gesto quotidiano, ogni scelta sul campo e fuori, contribuisce a costruire una cultura del rispetto e della tutela dei diritti delle donne.

Un impegno che unisce calcio e società

Il messaggio della Castellanzese si inserisce in un contesto più ampio di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Collaborazioni come quella con “Ogni Passaggio Conta” dimostrano come lo sport possa fare da catalizzatore di iniziative civili e sociali, creando una rete di attenzione e sostegno. Non si tratta solo di comunicazione, ma di azione concreta che educa, ispira e coinvolge.

Uniti nell’impegno

La Castellanzese ha saputo trasformare il campo di calcio in un luogo di riflessione e azione. Grazie all’impegno dei sette Capitani e alla collaborazione con partner sociali, la società ha lanciato un messaggio chiaro e potente: basta violenza, sempre e ovunque. In una giornata simbolica come quella del 25 novembre, il club di Serie D ha dimostrato che lo sport può essere molto più di una competizione, diventando strumento di educazione, sensibilizzazione e cambiamento.

Ogni passo, ogni fascia, ogni dichiarazione dei giocatori contribuisce a costruire un futuro in cui le donne possano sentirsi libere, rispettate e al sicuro. La Castellanzese ha mostrato la strada: attraverso il calcio, la responsabilità sociale non è mai stata così visibile, concreta e coinvolgente.

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