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venerdì 24 Ottobre 2025
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Calcio dilettantistico: ruolo, missione e prospettive a Quarto Tempo

Nel pomeriggio della giornata inaugurale di Quarto Tempo, un evento simbolo per il movimento sportivo italiano, si è tenuto il panel “Missione, ruolo e prospettive del calcio dilettantistico – Primo Consiglio Direttivo d’Italia”.
Un incontro di visioni e idee, moderato dalla giornalista di Sky Sport Roberta Noè, che ha saputo guidare una discussione di ampio respiro su ciò che rappresenta la linfa vitale dello sport in Italia: il calcio dilettantistico.

A confrontarsi sul palco, figure chiave della Lega Nazionale Dilettanti (LND) come il presidente Giancarlo Abete, il vicepresidente vicario Christian Mossino, il coordinatore del dipartimento di Beach Soccer Roberto Desini, il responsabile delle risorse umane David Palumbo e i rappresentanti di QGS, Marco Morana ed Emanuele Lenzi, partner tecnologico della Lega.
Un tavolo ricco di spunti e riflessioni, che ha unito i temi della comunità, della sostenibilità, della tecnologia e della responsabilità sociale in una narrazione condivisa sul futuro del calcio di base.

Il calcio dilettantistico come missione sociale

Ad aprire i lavori è stato Giancarlo Abete, presidente della LND, che ha ricordato come il calcio dilettantistico non sia solo una categoria sportiva, ma un autentico patrimonio sociale e culturale del Paese.
Le sue parole hanno tracciato il confine netto tra lo sport d’élite e quello di base, sottolineando come in ogni campo periferico, in ogni società locale, si custodisca la vera anima del calcio italiano.

“Il calcio dilettantistico rappresenta la spina dorsale del nostro sistema sportivo. È qui che nascono i valori autentici dello sport: la partecipazione, il senso di comunità, l’educazione dei giovani e la passione che unisce territori e generazioni”.

Abete ha parlato con convinzione della missione della LND come custode di questi valori, ricordando come il compito della Lega sia oggi più complesso ma anche più strategico: accompagnare le società verso un futuro sostenibile, dotandole di strumenti moderni e competenze adeguate.
Un messaggio che risuona fortemente in un momento in cui il calcio di base è chiamato a riconquistare centralità, dopo anni di difficoltà economiche, emergenze gestionali e sfide organizzative.

Sul piano istituzionale, il legame tra la LND e la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) rimane saldo e funzionale alla crescita dell’intero movimento. Le politiche condivise e la sinergia con i Comitati Regionali rappresentano, come sottolineato dal presidente, la chiave per rilanciare un sistema che conta oltre un milione di tesserati e migliaia di società distribuite su tutto il territorio nazionale.
Un universo che, secondo i dati della FIGC, continua a rappresentare il principale motore di partecipazione sportiva in Italia.

Infrastrutture e competenze: la visione di Christian Mossino

Il vicepresidente vicario Christian Mossino, anche amministratore delegato di LND Impianti Srl, ha riportato l’attenzione su un tema cruciale: quello dell’impiantistica sportiva, oggi al centro di un processo di rinnovamento tanto necessario quanto complesso.
Il suo intervento ha posto in luce la volontà di costruire un modello di gestione infrastrutturale integrato, sostenibile e orientato ai servizi.

“L’impiantistica sportiva è oggi un sistema molto più organizzato, soprattutto per quanto riguarda i campi in erba sintetica – ha spiegato Mossino – LND Impianti Srl sta evolvendo per diventare una società di servizi a 360 gradi, un punto di riferimento per società, istituzioni e comuni che necessitano di supporto tecnico e amministrativo”.

L’obiettivo è ambizioso: creare una rete di consulenza che accompagni i club nei processi di ristrutturazione e gestione, valorizzando le competenze locali e promuovendo modelli di sostenibilità economica e ambientale.
Un’idea di sport che guarda al futuro, non solo come luogo di competizione, ma come spazio di socialità e innovazione urbana.

In un Paese dove la media di età degli impianti sportivi supera spesso i 40 anni, il lavoro di LND Impianti assume una valenza strategica per la qualità della vita dei territori e per la crescita dei giovani.
Secondo gli ultimi rapporti dell’Istat, infatti, gli spazi sportivi rappresentano un indicatore di benessere collettivo, e il loro sviluppo è strettamente connesso alla coesione sociale.

Beach Soccer e nuove frontiere del calcio dilettantistico

Il coordinatore del dipartimento di Beach Soccer, Roberto Desini, ha portato una prospettiva diversa ma complementare, mettendo in evidenza come le discipline emergenti possano rappresentare un modello virtuoso per il nuovo calcio dilettantistico.
Il suo intervento ha raccontato un movimento in crescita, capace di unire sport, spettacolo e promozione territoriale.

“Il Beach Soccer è un modello di calcio moderno e sostenibile – ha sottolineato Desini –.
È una disciplina che valorizza il legame tra sport, turismo e socialità, offrendo nuove opportunità ai club e ai giovani che vogliono vivere il calcio in una dimensione diversa, più dinamica e inclusiva”.

Questo tipo di visione rientra perfettamente nella strategia di diversificazione e valorizzazione delle discipline complementari promossa dalla LND.
Il calcio dilettantistico, infatti, non è solo 11 contro 11: è formazione, sperimentazione e creatività, un laboratorio permanente dove si incontrano passioni e culture sportive differenti.

Innovazione digitale e governance moderna

La voce di David Palumbo, responsabile delle risorse umane della LND, ha riportato il dibattito sul terreno dell’innovazione tecnologica e organizzativa.
Un tema centrale nella trasformazione in atto, che punta a semplificare la vita delle società e a modernizzare la gestione del calcio dilettantistico attraverso strumenti digitali integrati.

“La tecnologia è oggi uno strumento indispensabile per rispondere in modo tempestivo alle esigenze delle società – ha dichiarato Palumbo –.
Stiamo investendo in piattaforme digitali che permettano una comunicazione diretta con i club, riducano la burocrazia e offrano supporti personalizzati”.

Un passo decisivo per la LND, che vuole costruire una governance digitale capace di accompagnare le società verso modelli di efficienza e trasparenza, rendendo l’organizzazione più accessibile e più vicina ai territori.
La digitalizzazione diventa così un elemento di democrazia sportiva, uno strumento per garantire parità di condizioni e maggiore partecipazione alla vita istituzionale del movimento.

QGS e la sfida della trasformazione tecnologica

Il panel si è concluso con gli interventi di Marco Morana ed Emanuele Lenzi, rappresentanti di QGS, partner tecnologico della LND, che hanno presentato i progetti già avviati e le prospettive future.
Il loro contributo ha offerto una visione chiara del percorso intrapreso per rendere la LND una organizzazione pienamente digitale, capace di integrare i propri sistemi e migliorare l’esperienza dei club.

“Stiamo costruendo un ecosistema tecnologico che favorisca l’interoperabilità dei sistemi, la trasparenza dei dati e la sostenibilità operativa – hanno spiegato –.
Il nostro obiettivo è semplificare i processi e migliorare la comunicazione interna, offrendo strumenti concreti per affrontare le nuove sfide del calcio dilettantistico”.

Una rivoluzione silenziosa, ma fondamentale: il digitale come ponte tra la tradizione e il futuro del calcio italiano, tra la dimensione territoriale e quella istituzionale.

Sport, educazione e responsabilità sociale

Nell’ambito dello stesso evento, si è tenuto anche un secondo momento di riflessione, dedicato al ruolo sociale e educativo dello sport, con testimonianze e progetti promossi dalla LND in collaborazione con enti e imprese.
Sul palco, Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità (ONA-ISS), e Maria Vittoria Tozzi, manager della Divisione Honda Italia, impegnata nel progetto Campioni di Responsabilità.

Scafato ha presentato la ricerca Fyfa, realizzata in collaborazione con FIGC-LND, un’indagine che esplora il rapporto tra giovani, sport e comportamenti a rischio.
Un progetto di prevenzione e consapevolezza che parte dai campi di calcio per arrivare alle famiglie, alle scuole e alle comunità.

“La ricerca e l’impegno sul campo sono strumenti fondamentali per comprendere e affrontare le problematiche sociali dei giovani – ha spiegato Scafato –
Lo sport è un veicolo educativo potente, capace di prevenire devianze e favorire il benessere. Investire nella formazione e nella consapevolezza significa costruire una società più sana e responsabile”.

Campioni di Responsabilità: l’esempio di Honda Italia

A seguire, Maria Vittoria Tozzi ha illustrato l’impegno di Honda Italia nel progetto Campioni di Responsabilità, un’iniziativa che lega il mondo dell’impresa al valore sociale dello sport.
“Crediamo nel calcio dilettantistico come palestra di vita – ha dichiarato Tozzi –.
Sostenere i giovani significa aiutarli a sviluppare non solo le abilità sportive, ma anche i valori di rispetto, solidarietà e resilienza”.

L’approccio integrato tra sport, educazione e responsabilità d’impresa disegna un nuovo paradigma di partnership sociale, dove aziende, istituzioni e associazioni collaborano per creare ambienti sani e inclusivi.
Il calcio dilettantistico, ancora una volta, si conferma come strumento di coesione e crescita collettiva.

Il calcio dilettantistico: il movimento che unisce l’Italia

Il messaggio che emerge dal panel è chiaro: il futuro del calcio dilettantistico passa attraverso unità, innovazione e responsabilità.
La LND si pone al centro di questo processo come catalizzatore di energie positive, pronta a valorizzare il lavoro dei club, dei dirigenti e dei volontari che ogni giorno tengono viva la fiamma dello sport in migliaia di paesi e città italiane.

Il calcio dilettantistico non è solo la base della piramide: è il cuore pulsante di una nazione che trova nei campi di periferia la sua identità più autentica.
Ogni partita, ogni allenamento, ogni sorriso di un bambino rappresentano la vittoria più grande: quella di un Paese che non smette di credere nello sport come linguaggio universale di comunità, inclusione e passione.

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