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Flaminia in Serie D: radici, record e visione

La Flaminia in Serie D ha un’importante tradizione. È un simbolo sportivo della provincia di Viterbo, una realtà che ha saputo attraversare quasi un secolo di storia, mantenendo viva la passione per il pallone e il legame con la propria comunità. Fondata nel 1931, la società ha vissuto momenti di gloria, periodi di rifondazione e una lunga militanza nel calcio dilettantistico, diventando una delle realtà più stabili e rispettate della Serie D.

Flaminia in Serie D: radici, record e visione

Il calcio civitonico nasce negli anni ’30 con la formazione della U.S. Veliti del Littorio, che prende parte ai campionati di Terza Divisione nel 1931-1932 e 1932-1933. Dopo una breve apparizione in Seconda Divisione nel 1938-1939, il club raggiunge il suo apice nel dopoguerra, partecipando per tre stagioni consecutive alla Serie C tra il 1945 e il 1948. La stagione 1946-1947 è la più brillante: la squadra chiude al primo posto nel girone E di Lega Interregionale Centro e partecipa agli spareggi per la promozione in Serie B, senza però riuscire a compiere il salto. La Flaminia in Serie D sarebbe poi arrivata negli anni successivi.

Flaminia in Serie D: dalla crisi alla rinascita

Dopo la retrocessione del 1948, il calcio civitonico conosce un lungo periodo di declino, con presenze sporadiche nei campionati regionali di Prima Divisione e Promozione. Per circa quattro decenni, la squadra resta confinata ai livelli provinciali, fino alla rinascita avvenuta negli anni ’90. La società viene rifondata nel 1991 e nuovamente nel 2008, assumendo la denominazione attuale di ASD Flaminia Civita Castellana. Da quel momento, il club si afferma come erede della tradizione sportiva locale e inizia un percorso di crescita che lo porta a stabilizzarsi nel panorama dilettantistico nazionale.

L’ingresso del Flaminia in Serie D avviene nel 2008, e da allora la Flaminia non ha mai abbandonato la categoria. Con la stagione 2025-2026, il club raggiunge la sedicesima partecipazione consecutiva della Flaminia in Serie D, un traguardo che pochissime società italiane possono vantare. Questo dato testimonia la solidità del progetto sportivo, la competenza della dirigenza e la capacità di costruire squadre competitive anno dopo anno.

Le stagioni da ricordare

Nel corso della sua lunga militanza, la Flaminia in Serie D ha ottenuto diversi piazzamenti di rilievo. Il miglior risultato è arrivato nella stagione 2022-2023, quando il club ha chiuso al quinto posto nel Girone E. Nonostante la vittoria nell’ultima giornata contro il Città di Castello, la squadra non è riuscita ad accedere ai playoff a causa della classifica avulsa, che ha premiato il Livorno per gli scontri diretti favorevoli.

Quella stagione del Flaminia in Serie D è stata celebrata dalla società come la migliore di sempre in categoria, paragonabile solo alla partecipazione alla Serie C del 1947-1948. Il club ha voluto ringraziare pubblicamente lo staff tecnico, i giocatori e i tifosi, sottolineando il valore del lavoro svolto e l’importanza del sostegno ricevuto dalla comunità locale.

La stagione 2025-2026: continuità e ambizione

Nella stagione in corso, la Flaminia in Serie D è iscritta al Girone G. La squadra è guidata da mister Federico Nofri Onofri, tecnico esperto che ha saputo dare continuità al progetto sportivo. Le gare casalinghe si disputano allo Stadio Turiddo Madami di Civita Castellana, impianto da circa 1.000 posti che rappresenta il cuore pulsante del calcio cittadino.

La rosa 2025-2026 è composta da 26 giocatori, con un’età media di 23,8 anni e un valore complessivo stimato in circa 1,31 milioni di euro. Tra i nomi più rappresentativi figurano Alessandro Polidori, Jacopo Orlandi e Dorin Sirbu, quest’ultimo ormai cittadino adottivo di Civita Castellana, con oltre 150 presenze e più di 50 reti in maglia rossoblù. Il centrocampo è affidato alla coppia Nicola Malaccari e Simone Ricozzi, mentre in difesa spiccano Marco Bonugli ed Emmanuel Achy. La società ha confermato anche Alessandro Tascini, autore di 8 gol e 3 assist nella scorsa stagione, che ha scelto di restare nonostante numerose offerte ricevute.

Un progetto tecnico e umano

La Flaminia non è solo una squadra di calcio, ma un progetto tecnico e umano che coinvolge dirigenti, staff, giocatori e tifosi. Il presidente Francesco Bravini ha sottolineato l’importanza della continuità e della fiducia reciproca, elementi che hanno permesso al club di crescere e di consolidarsi. La società investe nel settore giovanile, nella formazione tecnica e nella valorizzazione del talento locale, mantenendo una visione chiara e sostenibile.

Il club è anche attivo sul piano sociale, con iniziative che coinvolgono le scuole, le associazioni e il tessuto cittadino. Il calcio diventa così uno strumento di aggregazione, di educazione e di identità, capace di unire generazioni e di trasmettere valori positivi.

Un esempio per il calcio dilettantistico

La Flaminia in Serie D è oggi una delle società più rispettate, non solo per la longevità nella categoria, ma anche per la serietà della gestione e la coerenza del progetto sportivo. Il club rappresenta un esempio di come sia possibile costruire una realtà solida nel calcio dilettantistico, puntando su valori come la continuità, l’identità territoriale e la competenza tecnica.

Con sedici stagioni consecutive nella categoria, la Flaminia in Serie D ha scritto una pagina importante del calcio laziale, diventando un punto di riferimento per la provincia di Viterbo e per tutto il movimento dilettantistico nazionale. La storia del club è fatta di passione, lavoro e resilienza, e la stagione 2025-2026 si apre con la consapevolezza di poter ancora crescere, competere e sognare.

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