L’Orvietana in Serie D porta in alto il nome della città di Orvieto ed è un punto di riferimento sportivo e culturale che affonda le sue radici nel lontano 11 febbraio 1913. Fondata ufficialmente in quella data, la società ha attraversato oltre un secolo di storia, diventando una delle realtà calcistiche più longeve dell’Umbria.
Il primo presidente, il conte Vittorio Ravizza, fu anche l’arbitro della prima partita disputata nel “Campo della Fiera”, un episodio che racconta già da sé la passione e l’impegno che hanno sempre contraddistinto il club.
Nel corso dei decenni, l’Orvietana ha militato in vari campionati regionali e interregionali, affrontando momenti di gloria e periodi più difficili. Ma ciò che non è mai venuto meno è il legame con la comunità locale. Il club ha saputo mantenere un’identità forte, radicata nel territorio, diventando un punto di riferimento per generazioni di tifosi e giovani calciatori.
Orvietana in Serie D, una presenza costante
Negli ultimi anni, l’Orvietana in Serie D ha consolidato la propria presenza e in categoria milita stabilmente da quattro stagioni consecutive. Il Girone E, in cui è inserita l’Orvietana in Serie D, è uno dei più competitivi del panorama dilettantistico italiano, con squadre blasonate e piazze calde. Nonostante ciò, la squadra biancorossa ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, grazie a una gestione oculata e a un progetto sportivo coerente.
La stagione 2025-2026 è iniziata con ambizioni moderate, ma con la chiara volontà di consolidare la posizione in classifica. Dopo sette giornate, l’Orvietana in Serie D si trova al nono posto con 9 punti, frutto di tre vittorie e quattro sconfitte. Un bilancio che, pur non esaltante, lascia spazio all’ottimismo, soprattutto alla luce delle prestazioni offerte e del potenziale della rosa.
Giammarco Caon, il volto della rinascita
Uno dei protagonisti assoluti di questa prima parte di stagione è Giammarco Caon. Attaccante toscano classe 2001, Caon ha già messo a segno sette reti tra campionato e Coppa Italia, diventando il trascinatore della squadra. La sua doppietta decisiva contro l’Aquila Montevarchi ha confermato il suo ruolo centrale nel progetto tecnico. Ma Caon non è solo un finalizzatore: è un leader silenzioso, capace di guidare i compagni con l’esempio, lottando su ogni pallone e mettendo il cuore in ogni giocata.
Una guida tecnica solida e un gruppo compatto
Alla guida dell’Orvietana in Serie D c’è Antonio Rizzolo, tecnico esperto e carismatico, tornato in panchina dopo un breve stop. Durante la sua assenza, la squadra è stata affidata a Enrico Broccatelli, che ha saputo gestire il gruppo con equilibrio e competenza, garantendo continuità nei risultati. Il ritorno di Rizzolo ha restituito alla squadra una guida sicura, capace di valorizzare i giovani e di trasmettere mentalità vincente.
Il club ha affrontato anche il derby umbro con determinazione, superando il turno di Coppa Italia e dimostrando una buona tenuta mentale. La rosa attuale è composta da 28 giocatori, con un’età media di 22,3 anni e una percentuale di stranieri pari al 28,6%. Una squadra giovane, ma già matura, costruita con intelligenza e con un occhio attento al bilancio.
Il Luigi Muzi, cuore pulsante della tifoseria
Lo stadio Luigi Muzi, con una capienza di 2.500 posti, è il teatro delle emozioni biancorosse. Ogni domenica, i tifosi si ritrovano sugli spalti per sostenere la squadra, creando un’atmosfera calda e coinvolgente. Il Muzi non è solo un impianto sportivo, ma un luogo di appartenenza, dove si respira la storia e la passione di una città intera.
Un progetto sostenibile e ambizioso
La dirigenza dell’Orvietana in Serie D ha scelto la via della sostenibilità. Il bilancio trasferimenti è in equilibrio, le risorse sono investite con criterio e il settore giovanile è al centro del progetto. L’obiettivo non è solo quello di ottenere risultati nel breve termine, ma di costruire una base solida per il futuro. Il club crede nel valore educativo del calcio e lavora per formare non solo atleti, ma anche uomini.
Guardando avanti: tra sogni e concretezza
La stagione è ancora lunga e ricca di insidie, ma l’Orvietana in Serie D ha tutte le carte in regola per restare nella parte nobile della classifica. Con un attacco prolifico, una guida tecnica solida e una tifoseria appassionata, il club può ambire a traguardi importanti. Ogni partita è una nuova occasione per crescere, per migliorare e per scrivere un’altra pagina di una storia che dura da oltre un secolo.
L’Orvietana Serie D non è solo una squadra: è un’idea, un’identità, un orgoglio. E mentre il campionato prosegue, i biancorossi continuano a lottare con il cuore, con la testa e con la forza di chi sa da dove viene e dove vuole arrivare.



