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venerdì 24 Ottobre 2025
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Educazione alimentare e Quarto Tempo: la scelta da campioni

Nel calcio dilettantistico, il terzo tempo è quello del rispetto e della condivisione. Ma c’è chi ha deciso di andare oltre, di aggiungere un “Quarto Tempo” dedicato alla salute, alla consapevolezza e alla crescita personale. È questo lo spirito della nuova campagna Scegliamo da Campioni, presentata dalla Lega Nazionale Dilettanti durante l’edizione 2025 di Quarto Tempo: un progetto ambizioso che unisce lo sport, l’educazione alimentare e la prevenzione sanitaria, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e l’Osservatorio Nazionale Alcol. Un’alleanza virtuosa tra istituzioni, scienza e sport che mira a formare una generazione di giovani più consapevoli, più sani e più responsabili. Perché essere campioni non significa soltanto vincere in campo, ma anche saper scegliere nella vita.

Educazione alimentare: una sfida culturale e sociale

L’educazione alimentare non è solo una materia da insegnare, ma una vera e propria cultura da costruire. Oggi più che mai, in un’epoca in cui l’offerta alimentare è ampia ma spesso disordinata, saper scegliere cosa e come mangiare diventa un atto di responsabilità. Secondo i dati più recenti dell’Istituto Superiore di Sanità, in Italia cresce il numero di giovani che soffrono di sovrappeso e obesità.

Parallelamente, l’abitudine all’attività fisica regolare diminuisce dopo l’adolescenza, lasciando spazio a sedentarietà e cattive abitudini. È in questo contesto che “Scegliamo da Campioni” trova la sua forza: un progetto che parla ai ragazzi nel loro linguaggio, quello del gioco e della sfida, per accompagnarli a scoprire che l’educazione alimentare è la prima forma di allenamento.

“Scegliamo da Campioni”: la salute diventa un gioco da imparare

La campagna nasce con un approccio innovativo, combinando strumenti digitali, attività sul campo e contenuti gamificati. Al centro c’è la piattaforma interattiva “Scegliamo da Campioni”, pensata per coinvolgere bambini, famiglie e società sportive attraverso missioni e sfide legate alla sana alimentazione e ai corretti stili di vita. A completare l’esperienza c’è l’App LND “Edurest”, sviluppata per offrire piani alimentari personalizzati, suggerimenti sull’idratazione e consigli nutrizionali calibrati in base all’età e al tipo di attività fisica. Un approccio dinamico e moderno, capace di rendere l’educazione alimentare un percorso quotidiano, semplice e coinvolgente. I ragazzi imparano così che la salute non è una regola imposta, ma una conquista personale fatta di scelte consapevoli.

Educazione alimentare

La dieta mediterranea e l’educazione alimentare

Cuore del progetto è la dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità e raccomandata dall’OMS come uno dei modelli alimentari più equilibrati al mondo. Frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce e olio extravergine d’oliva: non è solo una lista di alimenti, ma un modo di vivere. La dieta mediterranea rappresenta un equilibrio tra gusto, tradizione e salute.

Il progetto “Scegliamo da Campioni” riprende questi principi e li adatta alle esigenze degli atleti dilettanti e dei più piccoli, evidenziando il legame diretto tra nutrizione, benessere e performance sportiva. Come ricordano gli esperti della FIGC-LND, una corretta educazione alimentare incide fino al 70% sulla qualità dell’allenamento e del recupero. Alimentarsi bene significa correre di più, infortunarsi di meno e vivere meglio, dentro e fuori dal campo.

Gli Edutainment Restaurant: imparare divertendosi

Non solo digitale: la campagna prevede anche una componente esperienziale. Gli “Edutainment Restaurant” sono spazi didattici e laboratori itineranti che accompagneranno gli eventi nazionali della LND. In questi ambienti, bambini e famiglie potranno partecipare ad attività educative legate al cibo, scoprendo la stagionalità dei prodotti, le proprietà nutrizionali degli alimenti e l’importanza del movimento quotidiano. L’obiettivo è trasformare il momento del pasto in un’esperienza educativa, stimolando la curiosità e la consapevolezza. Perché ogni piatto può diventare una lezione di salute, se impariamo a leggerlo nel modo giusto.

Il ruolo dello sport nella promozione della salute

“Lo sport è un canale privilegiato per promuovere salute e consapevolezza”, afferma Emanuele Scafato, epidemiologo e Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità. La sua visione è chiara: i giovani sono il motore del cambiamento, ma per diventarlo devono essere educati a comprendere il valore delle proprie scelte. I dati dell’ultimo Rapporto ISTISAN 2025 mostrano un quadro allarmante: oltre 1,2 milioni di giovani tra 11 e 24 anni risultano consumatori a rischio di alcol, di cui più di 600 mila sono minorenni. Il fenomeno del binge drinking – bere per ubriacarsi – coinvolge circa 660 mila ragazzi e non accenna a diminuire.

“L’alcol assunto prima dei 25 anni – spiega Scafato – interferisce con la maturazione cerebrale, riduce la capacità di controllo e compromette la memoria e l’attenzione. È una sostanza tossica e cancerogena, priva di valore nutrizionale e con un alto impatto calorico.” Nelle sue parole emerge con forza un messaggio educativo: in ambito sportivo non c’è spazio per l’alcol. Due bicchieri al giorno equivalgono a più di 6.000 calorie al mese, con effetti diretti su peso, metabolismo e rendimento fisico. Da qui la necessità di promuovere una corretta e sana educazione alimentare.

Educazione alimentare e prevenzione: un’alleanza per il futuro

Il legame tra educazione alimentare e prevenzione è profondo. Non si tratta solo di evitare malattie o disturbi alimentari, ma di costruire una mentalità preventiva che duri nel tempo. La collaborazione tra ISS e FIGC-LND si muove proprio in questa direzione: tradurre le raccomandazioni scientifiche in azioni concrete, grazie al linguaggio universale dello sport. Ogni partita, ogni allenamento, ogni merenda dopo la scuola diventa così un’occasione per imparare a scegliere meglio. Perché la prevenzione non nasce nei laboratori, ma nella quotidianità di ogni ragazzo che decide di essere protagonista della propria salute. La campagna “Scegliamo da Campioni” incarna questa filosofia: diffondere conoscenza e consapevolezza come antidoti ai rischi del presente.

I giovani protagonisti della propria salute

“I giovani devono sentirsi protagonisti della propria salute”, ribadisce Scafato. È un concetto semplice, ma rivoluzionario. Troppo spesso la salute viene percepita come qualcosa di esterno, un insieme di regole o divieti imposti dagli adulti. Il progetto, invece, mira a restituire ai ragazzi il senso di responsabilità, trasformandoli in costruttori attivi del proprio benessere. Non spettatori, ma giocatori titolari di una partita che dura tutta la vita. Attraverso strumenti digitali, attività sul campo e momenti educativi condivisi, “Scegliamo da Campioni” insegna che l’educazione alimentare è una scelta quotidiana, fatta di piccoli gesti coerenti. Bere acqua invece di bibite zuccherate, scegliere una mela invece di uno snack industriale, dormire bene, muoversi di più. Ogni decisione conta, ogni abitudine costruisce.

Sport, famiglia e scuola: un triangolo educativo

Perché l’educazione alimentare funzioni davvero, deve coinvolgere tutto l’ambiente che circonda i giovani. Sport, famiglia e scuola formano un triangolo educativo inscindibile. Gli allenatori possono insegnare la disciplina e la cura del corpo; i genitori possono sostenere con l’esempio quotidiano; la scuola può fornire conoscenze scientifiche e strumenti di riflessione. Quando questi tre elementi dialogano, nascono percorsi educativi duraturi. È il messaggio che “Scegliamo da Campioni” vuole diffondere in ogni territorio: creare una rete di comunità sane, in cui l’alimentazione, il movimento e la consapevolezza diventano valori condivisi.

Il linguaggio dello sport come veicolo universale

Il calcio dilettantistico, con la sua capillarità e la sua forza inclusiva, è il terreno ideale per diffondere messaggi di salute. Ogni campo, ogni spogliatoio, ogni circolo sportivo diventa un luogo di incontro dove la cultura del benessere può attecchire e crescere. La LND ha colto questa opportunità, trasformando le competizioni sportive in un laboratorio di educazione e cittadinanza. Perché chi impara a prendersi cura del proprio corpo impara anche a rispettare gli altri, l’ambiente e le regole.

E in questo senso, il “Quarto Tempo” non è solo un titolo simbolico, ma una nuova fase del gioco, quella che continua anche dopo il fischio finale, attraverso l’educazione alimentare. È il tempo in cui si vince davvero: contro l’ignoranza, la superficialità, l’indifferenza verso la propria salute.

Un progetto che guarda lontano

“Scegliamo da Campioni” non si esaurisce in una stagione. È un percorso che la LND e l’ISS intendono sviluppare nel tempo, ampliando il coinvolgimento delle scuole, delle amministrazioni locali e delle società sportive promuovendo l’educazione alimentare. L’obiettivo è creare una generazione di cittadini più sani, consapevoli e resilienti, capaci di affrontare le sfide del futuro con equilibrio e responsabilità. La salute, del resto, non è mai un traguardo, ma un cammino collettivo. E come in ogni partita, si vince insieme: con l’impegno, con la costanza, con la passione.

Educazione alimentare: la vera vittoria è scegliere bene

“La vera scelta da campioni è quella che tutela se stessi e gli altri.” Con questa frase, il dottor Scafato riassume l’essenza del progetto. Educare i giovani alla salute significa dar loro gli strumenti per scegliere in modo libero e informato, per costruire un futuro in cui lo sport, l’alimentazione e la prevenzione siano parte di una stessa cultura di vita. L’educazione alimentare, in questo senso, è il punto di partenza e di arrivo di un percorso che unisce conoscenza e passione.

Il “Quarto Tempo” diventa così il simbolo di un nuovo modo di intendere lo sport: non solo competizione, ma anche educazione, rispetto e crescita personale. In un mondo in cui tutto corre veloce, fermarsi a riflettere su ciò che mangiamo, beviamo e facciamo per stare bene è già un atto rivoluzionario. È la partita più importante, quella che vale una vita intera.

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