La storia del Chieri in Serie D affonda le radici in una passione autentica per il pallone che ha attraversato generazioni. Fondata ufficialmente nel 1955, l’Associazione Sportiva Dilettantistica Chieri rappresenta una delle realtà più solide e rispettate del calcio dilettantistico piemontese. Il club nasce in un contesto cittadino già permeato di cultura calcistica, con squadre locali attive sin dagli anni Venti e Trenta. Tuttavia, è nel secondo dopoguerra che prende forma un progetto sportivo strutturato, destinato a durare nel tempo.
Chieri in Serie D: la storia della fondazione
L’atto fondativo del club, datato 8 agosto 1955, segna l’inizio di un percorso che porterà il Chieri a scalare le categorie dilettantistiche fino a far arrivare il Chieri in Serie D, all’epoca quarta divisione nazionale. La squadra si impone fin da subito come una delle formazioni più promettenti del panorama regionale, grazie a una gestione attenta e a un forte radicamento territoriale.
Chieri in Serie D: gli anni d’oro e le prime partecipazioni in categoria
Tra il 1960 e il 1966, il Chieri Calcio vive un primo periodo di splendore in Serie D. Sono stagioni in cui il club si afferma come una delle squadre più competitive del Piemonte, ottenendo risultati di rilievo e consolidando la propria presenza nel campionato. Dopo questa fase positiva, segue una lunga parentesi nei campionati regionali, dove il Chieri continua a distinguersi per organizzazione e spirito sportivo.
Il ritorno
Il ritorno del Chieri in Serie D avviene tra il 1990 e il 1992, quando il club disputa due stagioni in Interregionale, l’allora denominazione della Serie D. Questi anni rappresentano una parentesi felice, in cui il Chieri dimostra di poter competere a livelli più alti, pur mantenendo la propria identità di squadra radicata nel territorio.
La svolta del 2009 e la rinascita del progetto sportivo
Il vero punto di svolta nella storia recente del Chieri in Serie D arriva nel 2009, con la fusione con la Rivarolese. Da questa unione nasce l’A.S.D. Calcio Chieri 1955, una nuova entità che eredita la tradizione e la passione del club originario, ma con una visione più ambiziosa e moderna. La prima squadra torna stabilmente in Serie D, avviando un percorso di crescita tecnica e strutturale che porterà il Chieri a distinguersi nel panorama nazionale dilettantistico.
Nel 2013, dopo trent’anni di presidenza, Edoardo Benedicenti lascia il timone a Luca Gandini, imprenditore e appassionato di calcio, che avvia un processo di rafforzamento societario. Nasce il centro sportivo R. Rosato, una struttura all’avanguardia che diventa la nuova casa degli azzurri, simbolo di un progetto che guarda al futuro con determinazione.
La consacrazione con la Coppa Italia Serie D
Il momento più alto della storia recente del Chieri in Serie D arriva nella stagione 2016-2017, quando il club conquista la Coppa Italia Serie D battendo l’Albalonga in finale. Questo trionfo rappresenta non solo un successo sportivo, ma anche la conferma della bontà del progetto tecnico e della solidità della struttura societaria. Il Chieri si afferma come una delle squadre più competitive del campionato, capace di coniugare talento, organizzazione e spirito di squadra.
Una vittoria indimenticabile
La vittoria della Coppa Italia del Chieri in Serie D è il coronamento di anni di lavoro e passione, e segna l’ingresso del club tra le realtà più rispettate del calcio dilettantistico italiano. Un risultato che rafforza l’identità del Chieri e ne consolida il ruolo di terza forza calcistica della provincia di Torino, dopo Juventus e Torino.
I record che hanno segnato la storia del club
Nel corso della sua lunga militanza, il Chieri in Serie D ha collezionato numerosi record che testimoniano la sua competitività. Tra le vittorie più larghe si ricordano il 6-1 contro la Lavagnese nel 2020 e il doppio 5-0 inflitto all’Acqui e alla Novese nella stagione 2015-2016. Sul fronte opposto, la sconfitta più pesante è stata il 6-0 subito dal Borgosesia nei playoff del 2015, un episodio che ha segnato una delle rare battute d’arresto nella storia recente del club.
Momenti memorabili
Un altro momento memorabile è stato registrato nel 2018, quando il Chieri ha affrontato il LR Vicenza Virtus in Coppa Italia davanti a oltre 3.200 spettatori allo stadio Piero De Paoli. Un’affluenza record per una squadra dilettantistica, che dimostra quanto il club sia amato e seguito dalla propria comunità.
Il ritorno alle origini e l’ingresso di Stefano Sorrentino
Nel 2021, il club decide di semplificare la propria denominazione, tornando a chiamarsi A.S.D. Chieri. Una scelta simbolica, che rappresenta il desiderio di riavvicinarsi alle radici e di rafforzare il legame con la città. L’anno successivo, nel 2022, arriva un altro momento importante: l’ingresso in società di Stefano Sorrentino, ex portiere di Serie A con una carriera di alto livello alle spalle. Sorrentino porta con sé una visione ambiziosa e una forte carica motivazionale. La sua dichiarazione “Il Chieri è la Juve dei dilettanti” sintetizza perfettamente lo spirito competitivo che anima il club. Con lui, il Chieri punta a consolidare la propria posizione in Serie D e a costruire un progetto sportivo ancora più solido e vincente.
Una retrocessione che non cancella la storia
Nonostante la retrocessione in Eccellenza prevista per la stagione 2025-2026, il Chieri Calcio resta una delle realtà più rispettate del calcio dilettantistico piemontese. La sua lunga militanza in Serie D, i successi ottenuti e l’impegno costante nella formazione giovanile lo rendono un esempio virtuoso di come si possa fare calcio con passione, competenza e radicamento territoriale. La storia del Chieri in Serie D è quella di una squadra che ha saputo costruire nel tempo una propria identità, affrontando le sfide con determinazione e guardando sempre avanti, verso nuovi traguardi. Un percorso fatto di uomini, idee e sogni, che continua a ispirare tifosi e appassionati.