Novità importanti per il Chieti in Serie D. Il 3 novembre 2025 segna una data significativa per la società neroverde, che ha ufficializzato l’esonero di Francesco Del Zotti, ponendo fine a un’avventura iniziata solo pochi mesi prima, durante l’estate, e che sembrava promettere ben altri sviluppi. Il tecnico, reduce da una stagione trionfale con il Castelnuovo Vomano, era stato accolto con entusiasmo da una piazza che sperava di tornare a recitare un ruolo da protagonista nel Girone F di Serie D.
Del Zotti portava con sé il prestigio di una promozione conquistata sul campo, frutto di una cavalcata vincente in Eccellenza culminata con il successo nei playoff nazionali. Il suo profilo giovane, dinamico e in costante crescita aveva convinto la dirigenza teatina, che aveva deciso di affidargli la guida tecnica per rilanciare le ambizioni del club. C’era volontà di costruire una squadra competitiva, capace di lottare per le posizioni di vertice.
Chieti in Serie D, un bilancio che non ha convinto
Tuttavia, il campo ha raccontato una storia diversa. Dopo dieci giornate di campionato, il Chieti in Serie D si trova a metà classifica con 12 punti, frutto di sei pareggi, due vittorie e due sconfitte. Un ruolino di marcia che ha rallentato la corsa della squadra e ha alimentato il malcontento tra i tifosi, delusi da un rendimento che non ha mai realmente decollato. Le ultime due sconfitte consecutive, culminate con il ko contro il San Marino, hanno rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo la società a prendere una decisione drastica.
La sensazione diffusa è che il treno delle prime della classe sia già partito, lasciando il Chieti ai margini della lotta per i piani alti. Una situazione che ha reso inevitabile una riflessione profonda da parte della dirigenza, culminata con l’esonero di Del Zotti. Una scelta, quella del Chieti in Serie D, che, seppur dolorosa, è stata ritenuta necessaria per dare una scossa all’ambiente e tentare di invertire la rotta prima che sia troppo tardi.
Chieti in Serie D, le responsabilità e le attenuanti
È innegabile che, in un contesto sportivo, l’allenatore sia il primo a pagare quando i risultati non arrivano. Tuttavia, nel caso di Del Zotti, le responsabilità vanno condivise. La rosa a disposizione, pur composta da elementi validi, ha mostrato limiti strutturali e una certa difficoltà nel concretizzare le occasioni create. I numerosi pareggi testimoniano una squadra capace di restare in partita, ma spesso incapace di fare il salto di qualità nei momenti decisivi.
A pesare, inoltre, è stato il clima attorno alla squadra. Le aspettative generate in estate dal Chieti in Serie D, forse troppo elevate rispetto al reale potenziale del gruppo, hanno contribuito a creare una pressione costante. Il tecnico si è trovato a gestire una situazione delicata in un ambiente esigente e passionale.
Il futuro del Chieti passa da una nuova guida
Ora il Chieti si trova di fronte a una nuova sfida: individuare un allenatore in grado di riportare serenità, equilibrio e risultati. Il percorso è ancora lungo, e il margine per recuperare terreno non manca, ma servirà una figura capace di dare identità alla squadra e di restituire fiducia a un gruppo che ha bisogno di ritrovare certezze. La scelta del nuovo tecnico sarà cruciale per il prosieguo della stagione e per le ambizioni del club.
La società dovrà muoversi con lucidità, evitando scelte affrettate e puntando su un profilo che conosca la categoria e sappia lavorare in un contesto complesso come quello teatino. La tifoseria, delusa ma sempre presente, merita risposte concrete e un progetto credibile. Il Chieti ha una storia importante e una base solida su cui costruire, ma serve una guida forte per trasformare il potenziale in risultati.
Una stagione ancora tutta da scrivere
Nonostante l’esonero di Del Zotti rappresenti una svolta amara, la stagione non è compromessa. Il campionato del Chieti in Serie D è lungo e imprevedibile, e molte squadre hanno dimostrato in passato di poter risalire la classifica con una seconda parte di stagione convincente. Il Chieti in Serie D ha le risorse per farlo, ma dovrà ritrovare compattezza, entusiasmo e continuità.
Il prossimo allenatore avrà il compito di ricompattare l’ambiente, valorizzare le qualità della rosa e dare un’identità chiara alla squadra. La società, dal canto suo, dovrà supportare il nuovo corso con scelte coerenti e una comunicazione più equilibrata, capace di proteggere il gruppo e di ricostruire un rapporto di fiducia con la piazza.
Una lezione per il futuro
L’esperienza di Del Zotti, seppur breve, lascia spunti di riflessione importanti. Nel calcio, come nella vita, le aspettative devono essere accompagnate da realismo e pazienza. Costruire un progetto vincente richiede tempo, lavoro e stabilità. Il Chieti ha scelto di cambiare rotta, ma dovrà farlo con la consapevolezza che ogni svolta comporta rischi e responsabilità.
Il futuro del Chieti in Serie D è ancora tutto da scrivere, e la stagione 2025/2026 può ancora regalare soddisfazioni. Ma per farlo, servirà un cambio di passo deciso, dentro e fuori dal campo. Il Chieti ha bisogno di ritrovare se stesso, di riscoprire la propria identità e di tornare a lottare con orgoglio per i propri obiettivi. La Serie D è un campionato duro, ma anche ricco di opportunità. Sta al Chieti in Serie D di dimostrare di saperle cogliere.



