Il Sansepolcro in Serie D rappresenta una delle realtà più longeve e radicate del calcio dilettantistico italiano. È un pezzo di storia che da oltre cento anni accompagna la vita sportiva della città. Fondata nel 1921 come Unione Sportiva Sansepolcro, la società ha attraversato epoche, cambiamenti e difficoltà, mantenendo sempre vivo il legame con il territorio e con i suoi tifosi. Oggi, con il nome Vivi Altotevere Sansepolcro SSD, la squadra milita nel Girone E della Serie D.
Sansepolcro in Serie D: sfide e orgoglio bianconero
Quaranta stagioni in Serie D non si improvvisano. Sono il frutto di lavoro, passione e resilienza. Il Sansepolcro in Serie D ha vissuto momenti di gloria, ma anche periodi bui, come il fallimento del 1978. Da lì, la rinascita nel 1982 con il nome Gruppo Sportivo Borgo, e una scalata che lo ha riportato ai vertici del calcio dilettantistico, passando per la Terza Categoria, la Prima, la Promozione e infine il ritorno del Sansepolcro in Serie D.
Sansepolcro in Serie D, presente tra difficoltà e speranze
La stagione 2025-2026 si sta rivelando complicata. Dopo il pareggio contro il Prato e la sconfitta interna contro il Siena, maturata al 44’ della ripresa, il Sansepolcro in Serie D occupa il terzultimo posto in classifica. Le difficoltà nel mantenere il risultato fino al novantesimo e l’assenza prolungata del bomber Vitiello stanno alimentando dubbi tra i tifosi sulla reale tenuta della squadra in una categoria che si conferma altamente competitiva.
Il Girone E è duro, pieno di squadre blasonate e di giovani formazioni agguerrite. Ogni partita è una battaglia, ogni punto conquistato ha un peso specifico. Il Sansepolcro lo sa, e lo sta vivendo sulla propria pelle. Ma la storia del club insegna che le difficoltà non sono mai state un ostacolo insormontabile. Al contrario, sono sempre state il punto di partenza per una nuova rinascita.
Il Buitoni, cuore pulsante del tifo
Le partite casalinghe del Sansepolcro in Serie D si disputano allo stadio Buitoni, impianto da 2.000 posti che rappresenta il cuore pulsante della tifoseria bianconera. Ogni domenica, il pubblico si stringe attorno alla squadra, creando un’atmosfera calda e coinvolgente. Il Buitoni non è solo uno stadio, ma un luogo di appartenenza, dove si respira la passione per il calcio e per i colori della città.
La società è presieduta da Elisa Boncompagni, figura centrale nella gestione del club, e guidata tecnicamente da Davide Ciampelli, allenatore preparato e determinato, chiamato a dare identità e spirito alla squadra. Il gruppo è giovane, motivato e pronto a lottare, ma ha bisogno di tempo, fiducia e risultati per trovare la giusta alchimia.
In attesa di risposte
I tifosi si chiedono: questa squadra è realmente strutturata per affrontare la Serie D? La risposta non è semplice, ma potrebbe arrivare già nelle prossime giornate, quando il Sansepolcro sarà chiamato a dimostrare se ha davvero la struttura e la mentalità per restare in categoria.
Il calcio, si sa, è fatto di episodi. A Prato, il ribaltone dei locali in un paio di minuti. Al Buitoni, il gol del Siena al 44’ della ripresa. Momenti che fanno la differenza, ma che non devono cancellare il lavoro fatto e la voglia di riscatto. Il Sansepolcro in Serie D ha dimostrato di saper reagire, di avere orgoglio e determinazione. Ora serve continuità, concretezza e un pizzico di fortuna.
Guardando avanti: tra sogni e concretezza
Il futuro del Sansepolcro è tutto da scrivere, ma le premesse sono incoraggianti. La società ha dimostrato di avere le idee chiare, di saper investire con intelligenza e di voler costruire qualcosa di duraturo. La Serie D è un campionato difficile, competitivo e pieno di insidie, ma anche ricco di opportunità per chi sa coglierle.
La squadra deve continuare a lavorare, a crescere e a credere nelle proprie possibilità. Il pubblico è pronto a sostenere i propri colori, la dirigenza è motivata e il gruppo è determinato. Il Sansepolcro in Serie D è una realtà viva, ambiziosa e pronta a stupire. La storia lo dimostra, il presente lo conferma, il futuro lo attende.



